Ordinaria Follia

Discorsi di merda (quella vera).


Siamo tutti, indistintamente, vincolati dalla merda.Davvero?Eh si, amico mio. Davvero.Ti alzi la mattina con lo strana sensazione intestinale da svuotare immediatamente. Ma se fosse così facile tutti sorriderebbero di più, anche i lunedì mattina.Qualcuno ha bisogno di un caffè.Qualcun altro di caffè e sigaretta.Altri ancora, i più esigenti, di caffè, sigaretta e gazzetta della sport.Proprio così, amico mio. Anche la gazzetta dello sport.Qualcuno non può defecare immediatamente dopo essersi svegliato, ricercando così l’avvincente accoppiata cacata/doccia nel tripudio dell'autostima più sfrenata. Ma è un traguardo che in pochi raggiungono, purtroppo. In realtà tutto si trasformerà in una pre-cacata/doccia/cacata, nella tristezza di un risciacquo che in molti avrebbero evitato.Ma tant’è.La verità è che tutti noi abbiamo bisogno di una nostra normale regolarità, senza l’aiuto della cavalla che ci dica cosa assumere.Si arriva persino a puntare la sveglia trenta minuti prima, calcolando inutilmente i tempi di risposta allo stimolo intestinale. Ma la beffa o l’imprevisto sono sempre dietro l’angolo. Quel dolcetto a fine pasto, cristo di un dio, è proprio quello che farà slittare tutto.Vincolati dalla merda, siamo tutti quanti vincolati dalla merda.Quanti di noi, usciti dal bar e al freddo di un cazzuto mattino di febbraio, non vorrebbero adagiare le natiche nella dolce ciambella e lasciarsi andare completamente? Caffè o peggio cappuccino, aria fredda/aria calda, sigaretta, movimenti fisici: nononono, purtroppo è arrivato il momento. Quello giusto, questa volta.Molto spesso, però, non si può. E’ troppo tardi, amico mio, è davvero troppo tardi.Dovrai cacare in ufficio, o all’università, o a scuola, curandoti bene di non fare troppo rumore, nella speranza che quei cazzo di peperoni verdi della sera prima non si facciano troppo sentire in tutto il loro splendore.Eppoi il problema bidet non è da sottovalutare: camminare con un coltello fra le chiappe non è proprio quello che ci aspettavamo dalla nostra gaudiosa giornata.E’ così ci ritroviamo a pregare che il nostro cessetto lindo ci aiuti, la mattina, appena svegli, ricercando nel caffè, nella sigaretta, o nella gazzetta dello sport amici rubicondi che ci possano aiutare.Ma tutto questo spesso è inutile, amico mio. E allora non ci resta che sfidare noi stessi, nella speranza che il rotolo di cartaigenica, nel bagno dove finiremo, ci sia e sia sufficientemente morbido.Nella speranza che qualche stronzo prima di noi non abbia fatto un bel laghetto giallo paglierino tutto intorno.E nella speranza, soprattutto, che quelle fottute turche di merda le abbiano definitivamente abolite.Il corpo sciolto.