Ordinaria Follia

Appagamento.


Confuso.Già, si, ecco quello che sento.Confusione. Unito ad un inconfondibile senso di leggerezza.Leggerezza.Già, si, ecco quello che sento.Qualcuno saltella davanti a me e mi indica sorridendo.Altri annuiscono fieri e mi guardano soddisfatti.Altri ancora, che non conosco, continuano a cacarsi nelle mutande.Io sono lì e mi sento appagato.Già, si, ecco quello che sento.Appagamento.Mi accendo una sigaretta. La più buona, completa, gustosa sigaretta che di colpo mi riempie i polmoni e chissà che cazzo combina là dentro, forse dovrei chiedermi.Non questa volta. Non oggi.Riavvolgo il nastro di qualche minuto e torno indietro lentamente.Piccole paranoie alate si rincorrono nel mio cervelletto prendendosi a sciabolate sui denti: paranoie inutili e soltanto controproducenti considerando che non esiste nulla, nulla davvero, che potrebbe andare storto.Ma, certo, se così non fosse sarei il solito stronzo, insensibile, inutile cazzone.E allora le lascio andare, quelle piccole paranoie, le lascio vagare senza meta a destabilizzare quelle due cartelle in punto doc che oramai conosco a memoria.Altri ignoti, di fianco a me, sembrano tanti piccoli pacman che smandibolano al vuoto chiacchierando terrificati e facendo il punto della situazione.Il loggione è là in fondo, mi guarda e sorride, ma nemmeno la più intima manata sullo scroto può avvicinarsi a me: sono solo con me stesso, ora, pronto a sfoderare i coglioni e a sbatterli su un incudine. Perchè è questo, ora, quello che devo fare. E farlo, davvero, non sarà mai facile come oggi.La situazione merda è sotto controllo, merito forse del ferrero rocher fagocitato di buon’ora: questo è ciò che mi conferma l’estrema, palese, inequivocabile semplicità di tutta la giornata.Entro dentro ed esco che nemmeno mi accorgo. Ed è il solito coretto frivolo, che fino ad ora avevo solo intonato ad altri, che mi entra nelle orecchie e per qualche giorno echeggierà prepotentemente.Buonaserà dottò.Esco da quella merda di università e penso di non doverci entrare mai più.E questo mi fa venire una gran voglia di ubriacarmi: di vino, di poesia e di virtù.Ubriachezza.Già, si, ecco quello che sento.Ubriachezza.Statemi bene.