Creato da Blordo il 10/09/2005

Ordinaria Follia

Chiaro come un lago senza fango; così limpido come un cielo d'estate sempre blu.

 

 

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Niente.

Post n°123 pubblicato il 27 Settembre 2008 da Blordo

Stare male non è la scusa, ma è la prima che mi viene in mente.
Sentirsi cesso dentro, con tanto di sciacquone ben rifinito, magari lavorato a mano con tanto di brillantini rosa e violetto.
Vomitare merda.
Gesù nono, non è propriamente una bella cosa.
Masticare chewingum poi non penso possa risolvere il problema, nemmeno stemperarsi la lingua con dentifricio mentolato da 3 euro e 50 comprato all' Auchan.
Nonono.
Ma come si fa, se capita?
Come giustificarsi, con chi ti vede?
E come andare avanti nella vita?
Tzè tzè tzè.
Febbre, catarro e diarrea non possono aiutarti nella difficoltosa scelta.
Lavorare precariamete con gente che ti apprezza e poi magari te la colloca nel deretano ma gentilmente, con cura, chiedentoti per favore, non può evitare l'uso della beneamata vasellina.
La realtà è l'irrealtà.
Crogiolarsi nel pensiero di vincere la lotteria e aprire quel fottuto bar a Cuba, o in Brasile, o a Santo Domingo, dove sorseggi mojito e la gente si limita a chiederti como estas o que tal amigo mio.
E intanto scopi la mulattona amica del tuo migliore amico che apprezza la performance e giura che ti ama quando è solo per poterti chiedere il televisore al plasma da 700 dollari del centro commerciale giù a down town.
Ma cristo dio, che casino.
Cosa dico, cazzo, non sto facendo casino?
Aspirina aulin birra e grappona balorda con bottiglione antiestetico.
Seghe mentali o seghe fisiche, giorni chiuso in casa in una merda di città che non senti tua e che vorresti abbandonare.
Ma in cui sei rinchiuso, per ora, senza possibilità di fuga.
Indulto.
Vorrei scappare.
Vorrei tirarmi giù dal cavo d'acciaio come in Tango e Cash e atterrare nel fango al di là delle mura lontano da quei ciccioni omosessuali che sognano di scopare il mio culetto ancora vergine.
Forse ho bisogno d'aiuto?
Forse sto impazzendo?
Forse ho semplicemente bisogno di scopare, già che è un po e inizio a sentirne la mancanza.
Ma come si fa a rilassarsi se il contesto intorno a te è improvvisamente diventato una grossa, nauseabonda nuvola di diarrea?
Accendo una sigaretta e penso a tutto questo mentre mi suona il cellulare.
Cazzo fai dove sei esci stai male ma no ma vaffanculo dai allora quando stai meglio ci ribecchiamo.
In realtà io non vorrei ribeccarti, ma è la sola cosa che posso fare.
La mancanza di alternative valide mi manda fuori di testa.
Ma non c'è proprio uno stracazzo di niente che per il momento possa farmi godere.
Viva Iddio. E viva la vita.



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Commenti al Post:
skrikkioli
skrikkioli il 09/10/08 alle 12:30 via WEB
Cazzo ti leggo solo ora! Mi dispiace che stai cosi e in fondo mi ricordo molto bene come ci si sente. Il mondo e' effettivamente di merda ma quando ci si sente cosi sembra ancora piu' di merda. Passera', non cercare un cambiamento istantaneo o una salvezza repentina. Lasciati andare all'oblio della depressione, crogiolati e riposati, la tesi e' stato un periodo stressante e ora non hai piu' un impegno che ti stressi. Riposa e lascia passare il momento e se scopi trova una ragazza dolce che ti lecchi l'anima con tenerezza.
 
 
Blordo
Blordo il 19/10/08 alle 23:34 via WEB
Ciao skrikkio, il problema è esattamente quello: avrei bisogno di qualcosa di talmente forte che mi occupasse tutto il cazzo di giorno senza farmi pensare alla infinita tristezza che avvolge tutti noi. Ehhhh..ma che cazzo si capisce, qui!
 
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Ve lo dico io di cosa parla Like a Virgin. Parla di una ragazza che rimorchia uno con una fava grossa così. Tutta la canzone è una metafora sulla fava grossa. Parla di una figa che scopa come una matta a destra e a sinistra, giorno e notte, mattina e sera. Cazzo.cazzo, cazzo-cazzo, cazzo-cazzo, cazzo-cazzo, cazzo! Finchè un bel giorno incontra un tipo cazzuto alla John Holmes. E allora..vai alla grande! Cioè uno che con l'attrezzo ci scava i tunnel, come Charles Bronson ne "La grande fuga". Lei ci da dentro come una maiala fino a che sente una cosa che non sentiva da un secolo: dolore. Dolore! Le fa male. Non dovrebbe perchè la strada è bella che asfaltata, ormai, ma quando il tipo la pompa le fa male. Lo stesso dolore che sentì la prima volta, capite? Il dolore fa ricordare alla scopatrice di quando era ancora vergine. E quindi, Like a Virgin.

 
 
 
 

Questa particolare storia si svolge in un cesso pubblico. Perciò devi conoscere tutto di quel cesso pubblico. Devi sapere se c'erano gli asciugamani di carta o il getto d'aria calda. Devi sapere se i pisciatoi avevano le porte oppure no. Devi sapere se c'era il sapone liquido o quella schifossissima polvere rosa che si usava al liceo. Devi sapere se c'era o no l'acqua calda, se c'era puzza. Se qualche pezzo di stronzo schifoso bastardo figlio di puttana aveva schizzato di diarrea una delle tazze. Devi sapere tutto quello che riguarda quel cesso. Perciò quello che devi fare è raccogliere tutti i dettagli e farli tuoi. Le cose importanti da ricordare sono i dettagli. I dettagli rendono la storia credibile.

 
 
 
 

Sono sepolto in questo buco, prendo meno di un negro alla catena, lavoro anche nel giorno di riposo, quelle cazzo di saracinesche si sono bloccate, ho a che fare con i peggio balordi di questo pianeta, puzzo di lucido da scarpe, la mia ex ragazza è in catalessi dopo aver scopato con un cadavere e la mia attuale ragazza si è ciucciata trentasei cazzi.
Deciditi o cachi o tiri su le braghe. O cachi, o braghe.
Parlo di quello che ti senti, questa incapacità che hai di migliorare il tuo stato. Te ne stai li a lamentarti che la vita ti ha fregato, ti avessi mai visto prendere la responsabilità di dare una svolta alla tua situazione. Se ti fa schifo questo posto, e chi ci viene, e se ti caca il cazzo di essere qui il tuo giorno libero, ma perchè allora non ti licenzi?  Tu che fai il melodramma sei naturale come uno che caca dalla bocca.

 
 
 
 
 

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