Ricordate quel ragazzo che, durante un derby pareggiato 3- 3,
festeggiò il suo gol mettendo l’indice della mano destra e della mano
sinistra ai lati della fronte, simboleggiando le corna del Toro? Bene,
quel ragazzo potrebbe tornare alla Juventus quest’estate se verrà
raggiunto un doppio accordo economico: con il Siviglia, la squadra
nella quale è stato prima parcheggiato in prestito e poi venduto
dall’allora direttore generale bianconero Luciano Moggi, e con il
giocatore stesso. Quel ragazzo, Enzo Maresca, talento da vendere, una
volta testa matta ora testa a posto, è già stato avvicinato dai
dirigenti juventini. L’idea di riappropriarsi della maglia bianconera
da protagonista e non più da comprimario lo stimola parecchio e pure
Didier Deschamps ha dato il suo beneplacito per elevare il tasso di
qualità del centrocampo.
Maresca
ha avuto un rapporto conflittuale con la Juventus in quanto società,
anzi in quanto Triade, idilliaco invece con i tifosi che continuano a
rimpiangerne la passionalità, l’amore per la maglia, la classe, il
trasporto. Il suo cammino in bianconero è stato un continuo
vai-e-vieni: preso nel gennaio 2000 dal West Bromwich Albion, tenuto
per sei mesi a maturare, poi mandato a Bologna, poi ripreso, poi ridato
in prestito al Piacenza, poi ripreso di nuovo, poi dirottato in
comproprietà alla Fiorentina, poi spedito a Siviglia in capo a una
situazione esplosiva nel ritiro di Salice Terme. E adesso che nella
Liga sembrava aver trovato il suo centro di gravità permanente, ha già
la valigia in mano. Lo vuole il Valencia, lo stuzzica la Juventus.
«Come potrei dire di no alla squadra per la quale ho sempre tifato?»,
ha confessato a un suo ex compagno con il quale divide a distanza
l’avventura in Spagna. Potrebbe, sì, se la proposta economica non
fosse all’altezza. Perché Maresca, girando e rigirando, ha tirato su
un bel gruzzolo di quattrini: 2,5 milioni all’anno fino al 2009 è lo
stipendio che percepisce a Siviglia, poco più della metà la cifra
offerta dalla Juventus nei colloqui che ci sono stati con Alessio
Secco, il direttore sportivo. Si tratta, insomma. E non si eseguono
sconti per comitive.
Inviato da: Topkapy1973
il 19/12/2007 alle 23:45
Inviato da: oronzocana555
il 23/05/2007 alle 16:58
Inviato da: semiinnamoro
il 23/05/2007 alle 16:41
Inviato da: luglio.79
il 20/05/2007 alle 19:08
Inviato da: Nikonourumi
il 17/05/2007 alle 16:03