L'addio di Deschamps non ha colto di sorpresa la dirigenza bianconera,
che è rimasta spiazzata solo dai tempi e dai modi scelti dal tecnico.
In realtà, da tempo è in atto un tentativo di convincere Marcello Lippi
ad anticipare il suo ritorno in panchina e a tornare a guidare la Juve.
L'ex cittì non ha ancora sciolto i dubbi, ma sta vacillando di fronte
al fascino della Vecchia Signora. Le alternative sono Vialli e
Novellino.
La Juventus e Marcello Lippi, una vita insieme, un legame profondo, una
storia a tappe. Da quando Luciano Moggi lo scelse per aprire un nuovo
ciclo bianconero, l'allenatore viareggino è stato il simbolo e
l'orgoglio del club che ha dominato la scena italiana per quasi un
decennio. Ci sono state anche dolorose separazioni, ma mai traumatiche
e sempre di comune accordo, perché uno spogliatoio era saturo del fumo
del suo toscano o perché un'altra sfida lo stuzzicava. Mai uno screzio,
però, tanto che qualcuno ha sottolineato che l'aura di vincente del
buon Marcello sembrava scomparire lontano dalla Mole. Fino alla notte
di Berlino e alla Coppa stretta nelle mani di quel finto burbero dai
capelli d'argento, passato da tecnico più antipatico del lotto a eroe
nazionale. Ora la Vecchia Signora sembra avere di nuovo bisogno di lui
e Lippi potrebbe anche decidere, per un insieme di motivi, di correre
al suo capezzale.
L'addio di Deschamps è arrivato in un momento in cui le strategie
bianconere non erano ancora definite, scuotendo l'ambiente e lasciando
una scia polemica difficilmente ignorabile. La situazione impone, anche
per calmierare la tensione della piazza, indispettita dalla partenza di
un tecnico che aveva imparato ad amare e dalle continue cadute di una
dirigenza ancora tentennante, un colpo che ridia fiducia. Lippi è
l'uomo giusto, eroe di mestiere e juventino d'adozione. Per questo sia
il presidente Cobolli Gigli che l'ad Jean Claude Blanc si erano già
lasciati sedurre dall'idea del ds Alessio Secco di riportare l'ex cittì
a Torino. Adesso che la panchina è vacante, quella del tecnico diventa
l'istanza principale, superando addirittura la soluzione della grana
legata al futuro di Gigi Buffon. Anche perché l'arrivo di Lippi sarebbe
un incentivo a restare notevole per il portiere bianconero, molto
vicino al toscano, professionalmente e personalmente. Inoltre, il nome
dell'allenatore campione del mondo è chiaramente spendibile anche in
sede di trattative in entrata, esercitando certo un fascino particolare
su buona parte dei giocatori nel mirino. Perché Lippi dovrebbe prendere
una Juve in piena ricostruzione? Per un carattere e un ordine di valori
tutto suo, che fa del club bianconero il suo trampolino di lancio e,
per questo, una parte importante della sua carriera a cui essere sempre
vicino.
Non c'è solo l'ex commissario tecnico sul taccuino di Secco e
compagnia. Gianluca Vialli è il nome dell'ultim'ora, ma sembra un
azzardo, anche guardando i precedenti e la difficoltà di un compito
come quello che attende il prossimo allenatore bianconero. Più
plausibile l'arrivo di Walter Alfredo Novellino, liberato dalla
Sampdoria e bravo nel gestire situazioni in cui valorizzare i giovani e
motivare giocatori non troppo convinti del futuro.
Inviato da: Topkapy1973
il 19/12/2007 alle 23:45
Inviato da: oronzocana555
il 23/05/2007 alle 16:58
Inviato da: semiinnamoro
il 23/05/2007 alle 16:41
Inviato da: luglio.79
il 20/05/2007 alle 19:08
Inviato da: Nikonourumi
il 17/05/2007 alle 16:03