Cosi è (se vi pare)

USCENDO DA ROMA


E’ mattina presto, esco di casa, profumo intenso di pino e cipresso da villa Ada, eh già! la zona è chic, di fighetti dico a volte. Lascio lei che si è alzata solo per me, assonnata ha preparato il caffè..”non ho sonno” , abbiamo parlato molto, ci siamo detti tanto e la mattina serve solo per partire, mi bacia e l’abbraccio....devo tagliare nuovamente in due l’Italia, occhiali per coprire il sonno e quel poco di sole che si accinge a spegnere le luci della città…Fantastico, è l’ennesima volta che esco da Roma di mattina presto quando la maggior parte delle persone dorme ancora e mi rimane sempre quella stessa sensazione di stupore, l’alba che la contorna, le luci della città sembrano stelle, un colore giallo sfocato delimita i palazzi, gli alberi secolari e ogni vicolo, ogni scorcio, che rimane unico e che cerchi sempre tutte le volte che passi, sembra tutto studiato, pensato per farti dire sempre “a presto”. L’autostrada e il casello interrompono tutto, la A25 e poi la A14 calmano lo stupore, sono percorsi obbligati ma, in fondo, ugualmente simpatici, collegano i miei mondi, è una zona franca, tutto è lecito (a parte l’imprudenza e il limite di velocità), sembra il tempo che passa tra un avvenimento e l’altro, sembra il pensiero prima del fare. Ripenso ai miei giorni trascorsi, mi porto dentro un turbine di sensazioni, di emozioni, mi sono scontrato con me stesso, con quello che sono e ancora una volta ho scoperto nuove sfaccettature, nuovi angoli. In compenso mi sento carico, sono pronto, ho sempre pagato i miei conti e continuerò a farlo, ci saranno nuove partite da giocare e voglio giocarle tutte con i miei occhi, le mie mani, le mie gambe e il mio sudore….ma gioco solo dove c’è partita, dove c’è un campo e un risultato da raggiungere...perché tutto quello che mi accadrà dovrà dipendere anche da me, sempre! Intanto dal CD Vasco canta “..e va bene così, senza parole…”…..per fortuna che ci sono gli autogrill dove si può fare pipì.