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In Italia, secondo le ultime statistiche sanitarie, vi sono milioni di bambini e ragazzi affetti da paramorfismi dell’età evolutiva, questi sono costituiti in massima parte da atteggiamenti viziati che possono essere correggibili, ma che, se non opportunamente trattati, possono evolvere in dimorfismi che sono costituiti da vere e proprie deformità di ossa ed articolazioni che interessano il tratto colpito. I paramorfismi principali sono: atteggiamenti scoliotici, ipercifosi dorsale ed iperlordosi lombare. I dimorfismi principali sono le scoliosi vere, le ipercifosi secondarie ad osteocondrosi vertebrali, il piede piatto, il ginocchio valgo e la tibia vara. Queste affezioni, allo stato iniziale sono di lieve entità e quindi possono passare inosservate a genitori, medici curanti ed insegnanti, ma possono essere individuate da personale medico esperto e qualificato nelle fasi più precoci, consentendo così di poter attuare i provvedimenti preventivi necessari. I fattori etiologici dei paramorfismi e dismorfismi sono molteplici, oltre a quello idiopatico della scoliosi, di cui non si conosce la causa, sono riconosciuti , quali fattori e concause, le predisposizioni eredo-familiari, la carenza di attività motorie, gli atteggiamenti viziati che spesso i bambini assumono durante le ore di studio o guardando la televisione o quando sono al computer ed il sovraccarico conseguente a cartelle e zainetti pieni di libri.
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Post n°91 pubblicato il 20 Marzo 2011 da the.orthopedic
Cari Amici, come sapete da anni mi interesso delle problematiche ambientali e della salute; con l’associazione “Napoli Centro Storico” ho promosso campagne di prevenzione, convegni ed incontri sulla salute, inoltre l’amore verso la nostra Città, autentico serbatoio di arte e cultura, mi ha invogliato ad organizzare visite guidate, concerti , mostre ed altre manifestazioni in alcuni dei posti più belli e suggestivi di Napoli, e della provincia, non escludendo anche escursioni e percorsi di interesse naturalistico Purtroppo la realtà del nostro territorio è condizionata da un perenne degrado che origina nell’incuria e nell’incompetenza di coloro che avrebbero dovuto salvaguardare e valorizzare il nostro patrimonio. Di recente ho cominciato a condurre alcune battaglie a colpi di veri e propri reportage fotografici sulle situazioni di degrado più eclatanti del centro storico , allo scopo di sensibilizzare quella parte di cittadini che svolgono un ruolo di spettatori passivi, e di stimolo e provocazione nei confronti delle istituzioni che latitano. La crisi MONDIALE , che da circa un decennio sta sconvolgendo i sistemi economici e finanziari del pianeta, viene accusata in modo particolare nel sud ed a Napoli in particolare , in quanto essa è considerata la capitale del SUD e di fatto è la terza città di Italia per numero di abitanti. L’assistenzialismo e gli ammortizzatori sociali hanno sempre fatto leva sull’economia povera risucchiando energie e denaro alle casse dello stato e degli enti locali aggravando sempre di più la crisi , portandoci ad una irrefrenabile inflazione, crisi dei settori commerciali ed artigiani con inevitabile calo dell’occupazione, portandoci di fatto alla soglia della povertà. Oggi dobbiamo vedere le cose sotto un’ottica diversa… come detto prima, Napoli ha un patrimonio inestimabile di monumenti, opere d’arte, siti archeologici e naturalistici che da soli potrebbero sviluppare una economia forte e propulsiva nel settore del turismo e dei vari settori ad esso collegato, da quello alberghiero alla ristorazione , dall’artigianato al commercio ed a tutti i compartimenti del’indotto. La valorizzazione del territorio rappresenta il presupposto principale per invogliare a frequentare la nostra città, in primis a quelle persone che amano l’arte, la cultura, la tradizione, l’enogastronomia, la natura, il mare, e di conseguenza avvicinerebbe anche gli investitori, che in prospettiva di un favorevole sviluppo potrebbero impiegare capitali nelle attività che poi producono occupazione; Ma soprattutto eviterebbero l’allontanamento dalla città di quegli investitori Napoletani che trovano più conveniente esportare capitali altrove. Molti giovani, soprattutto quelli che ne hanno la possibilità, lasciano il meridione per andare a studiare o lavorare al Nord o all’Estero, restano prevalentemente gli anziani e chi per un motivo o per un altro non ha la possibilità di farlo. Certo il discorso non può esaurirsi in poche parole , ci sarebbe da scrivere un trattato di economia applicata al turismo, ma è facile comprendere come questo può diventare il settore trainante per la nostra città e per la nostra Regione. Per fare questo bisogna risolvere anche e soprattutto i vari problemi di degrado che affliggono atavicamente la città e l’interland; il degrado, lo smaltimento dei rifiuti, la manutenzione delle strade e del patrimonio edilizio pubblico e privato e tutti gli elementi che favorirebbero il miglioramento dell’aspetto e delle condizioni di vita innanzitutto per chi vi abita, ma anche per chi viene a trascorrere il proprio tempo ospite di questa meravigliosa capitale. Ovviamente per fare questo occorre innanzitutto uno sforzo da parte delle istituzioni a favorire lo sviluppo dei progetti rivolti in tal senso, ma soprattutto cambiare il modo di lavorare e di far lavorare chi altri, ovvero con amore e dedizione, incentivando lo spirito di iniziativa soprattutto dei giovani che rappresentano il futuro del nostro paese. Tutti sappiamo che le situazioni di degrado , oltre alla povertà, sviluppano le malattie, prime fra le quali i tumori, che negli ultimi tempi si stanno incrementando in maniera esponenziale, soprattutto nei bambini, e questo viene favorito anche da una gestione distorta dello smaltimento dei rifiuti ordinari ed ancor di più di quelli tossici, quindi necessita anche un cambio di rotta in questo settore, con una gestione consapevole e responsabile dei rifiuti, attraverso una seria raccolta differenziata ed il riciclo dei materiali, anche in questo caso una nuova “industria” potrebbe creare economia e benessere. La politica degli ultimi anni ha prodotto i danni che sono avanti agli occhi di tutti, per questo occorre cambiare anche modo di fare politica, in questa ottica si fa strada il proposito di contribuire alla crescita ed allo sviluppo attraverso una azione rivolta a creare progetti per il territorio, per il lavoro, per una città a misura d’uomo. Grazie dell’attenzione. Antonio Vitale |
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