Creato da: CarloCarlucci il 22/08/2004
"Pensieri oziosi di un ozioso"

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

I miei Moblog preferiti

FACEBOOK

 
 

Ultime visite al Blog

beth68danibiaMoonlight_6okkiazzurri0108Alessia.CorFab.Phillary.canevarokashmira85giovi8527extraiCarloCarluccifattodinientelelizabethminsterr999
 

Chi può scrivere sul blog

Tutti gli utenti registrati possono pubblicare messaggi e commenti in questo Blog.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

 
« Messaggio #43Messaggio #45 »

Post N° 44

Post n°44 pubblicato il 20 Gennaio 2005 da CarloCarlucci

Non sono la stessa cosa, il Divino e il Sacro.
Che il senso del Sacro discenda e dipenda dal senso del Divino è cosa che si può anche, eventualmente, capire. Si può anche capire, cioè, che il senso del Divino si ammanti, nel rispetto che gli è dovuto, di Sacro.
Si può arrivare a comprendere che Sacro sia tutto ciò che attiene alla manifestazione del Divino. Ma nel far ciò si riconosce che non può esservi Sacro ove manchi il Divino.

Il Divino è l'inesprimibile del Mondo: è ciò da cui il Mondo proviene, ha origine. Il Sacro è il riconoscimento della sua manifestazione. Ove il Divino ha avuto luogo, si è manifestato, il Sacro interviene in sua difesa, a sua protezione.
E Sacro è anche il rispetto della Differenza tra Divino e Mortali; e tra Linguaggio e cose. Tra essere ed ente. 

Ma il Sacro inibisce in quanto preserva; chiude in quanto garantisce; soffoca in quanto eleva.
Il Sacro è veramente Sacro quando rispetta la folle creatività del Divino; la sua imprevedibile vitalità.
Il Sacro è veramente Sacro quando promuove la vita, e la rende libera.
E si perde quando invece di seguire il Divino, lo precede, quasi pretendendo di istruirlo.

Quando il Sacro prende il posto del Divino, sono i Mortali a farsi i Celesti.
Che ridicolo spettacolo, la pretesa di riconoscere il Significato delle Cose, fissato in un Carnevale della Ragione!

Il Sacro privato del Divino: ecco la profonda tristezza della povertà dei Mortali sulla Terra. La celebrazione della loro solitudine.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Commenti al Post:
diombreedirose
diombreedirose il 22/01/05 alle 17:20 via WEB
Interessante. La prima parte mi trova d'accordo. Mentre ritengo che a celebrare la propria solitudine sia solo il Divino. I mortali non sono abbastanza grandi per poterlo fare :-).
(Rispondi)
 
 
john.keating
john.keating il 22/01/05 alle 19:54 via WEB
Quando i Mortali pretendono di sostituirsi ai Celesti, li allontanano dal Mondo, e restano nella loro solitudine. Questo intendevo. :)
(Rispondi)
 
 
 
diombreedirose
diombreedirose il 23/01/05 alle 01:58 via WEB
Lo so che intendevi questo. Lo so. :-)
(Rispondi)
 
lamiapelle
lamiapelle il 22/01/05 alle 17:44 via WEB
mi sono dovuta impegnare e non poco, per capire. Posso scegliere tra due commenti. O "ecco" o "sì". Per evitare di mettere puntini...ecco
(Rispondi)
 
 
john.keating
john.keating il 22/01/05 alle 19:50 via WEB
:) di scolastica heideggeriana trattasi, e il lessico usato, di conseguenza, non è mio. Sorrido.
(Rispondi)
 
 
 
lamiapelle
lamiapelle il 22/01/05 alle 20:18 via WEB
allora mi meraviglio di me e mi chiedo come ho fatto a capire ciò che volevi dire. E rido di più di te
(Rispondi)
 
 
 
 
lamiapelle
lamiapelle il 22/01/05 alle 20:20 via WEB
no rido...sorrido. e ora guardiamo chi è scolastica heideggeriana. No, meglio di no...
(Rispondi)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963