Creato da geko1963 il 24/04/2007
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Ciao Geko
Post n°34 pubblicato il 04 Dicembre 2007 da Windness
Ciao Geko, per prima cosa ti volevo fare i complimenti per il tuo blog, mi fa tanto ma tanto piacere che Libero ti abbia dato l'opportunità di esprimerti liberamente on line e di far conoscere alla gente la realtà del carcere. Grazie anche per avere risposto al mio messaggio, come ti ho già accennato mio marito, il mio amore, la mia vita, è in carcere, me lo hanno portato via a distanza di otto anni dal fatto, dopo che si era ricostruito una vita, dopo che aveva un lavoro stabile e sicuro, dopo che ci eravamo sposati e costruiti il nostro nido d'amore. Fa male, tanto male. Fa male quando sul giornale leggi l'articolo con tanto di nome e cognome e sembra quasi che tuo marito sia il peggiore dei delinquenti, fa male quando le persone che credevi amiche di punto in bianco ti voltano le spalle e ti fanno la morale, fa male quando scopri che hai solo 6 ore di colloquio al mese, fa male quando ci si ama alla follia ma si è costretti a stare distanti. La solo cosa che mi fa andare avanti è che prima o poi tutta questa storia finirà, lui tornerà a casa da me e ricominceremo dall'inizio io e lui, il momento più brutto è quando arriva la sera e mi ritrovo a casa da sola, tutto sembra più grande e freddo del solito e piango nel mio letto stingendo al petto la sua fede che ora porto sempre con me. Grazie Geko, grazie per essermi stata ad ascoltare, e grazie per avermi accolta nel tuo blog, sicuramente avrò bisogno di qualche info a livello giudiziaro, perchè non so praticamente nulla ed ora tocca a me cercare di fare il possibile perchè mio marito torni presto a casa, poi in separata sede ti raccoterò meglio come sono andate le cose. Un saluto. W. |
HASTA SIEMPRE COMANDANTE GUEVARA
Il potere ha sempre paura delle idee e per arginare la lotta degli sfruttati comanda la mano di sudditi in divisa e la penna di cervelli sudditi. Assassinando vigliaccamente il Che lo hanno reso immortale, nel cuore e nella testa degli uomini liberi. Negli atti quotidiani di chi si ribella alle ingiustizie. Nei sogni dei giovani di ieri, di oggi, di domani!
Siti web consigliati
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ART.1 L. 26 LUG 1975, N. 354
Il trattamento penitenziario deve essere conforme ad umanità e deve assicurare il rispetto della dignità della persona.
Il trattamento è improntato ad assoluta imparzialità, senza discriminazioni in ordine a nazionalità, razza e condizioni economiche e sociali, a opinioni politiche e a credenze religiose.
Negli istituti devono essere mantenuti l'ordine e la disciplina. Non possono essere adottate restrizioni non giustificabili con le esigenze predette o, nei confronti degli imputati, non indispensabili a fini giudiziari.
I detenuti e gli internati sono chiamati o indicati con il loro nome.
Il trattamento degli imputati deve essere rigorosamente informato al principio che essi non sono copnsiderati copevoli sino alla condanna definitiva.
Nei confronti dei condannati e degli internati deve essere attuato un trattamento rieducativo che tenda, anche attraverso i contatti con l'ambiente esterno, al reiserimento sociale degli stessi. Il trattamento è attuato secondo un criterio di individualizzazione in rapporto alle specifiche condizioni dei soggetti.
ART. 27 COSTITUZIONE
La responsabilità penale è personale.
L'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte, se non nei casi previsti dalla legge (La pena di morte non è più prevista dal codice penale ed è stata sostituita con la pena dell'ergastolo)
TESTI CONSIGLIATI
Sociologia della devianza, L. Berzano e F. Prina, 1995, Carocci Editore.
Asylums. Le istituzioni totali: i meccanismi dell'esclusione e della violenza, E. Goffman, Edizioni di Comunità, 2001, Torino.
Condizioni di successo delle cerimonie di degradazione, H. Garfinkel.
Perchè il carcere?, T. Mathiesen, Edizioni Gruppo Abele, 1996, Torino.
Il sistema sociale, T. Parsons, Edizioni di comunità, 1965, Milano.
Outsiders. saggi di sociologia della devianza, Edizioni Gruppo Abele, 1987,
Torino. La criminalità, O. Vidoni Guidoni, Carocci editore, 2004, Roma.
La società dei detenuti, Studio su un carcere di massima sicurezza, G.M. Sykes, 1958. Carcere e società liberale, E. Santoro, Giappichelli editore, 1997, Torino.
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