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In un editoriale del Corriere del 28 dicembre, il dottor Ernesto Galli della Loggia, critica pesante l'inoperosità del ministro Castelli, dicendo: "non ha mosso un dito in tutti questi anni". Il giorno seguente lo stesso ministro, in un editoriale pubblicato sullo stesso quotidiano, risponde al dottor Galli della Loggia elencando una serie di numeri e iniziative intraprese: Carceri operativi (aperti di recente) Bollate, Caltagirone, Castelvetrano, S Angelo dei Lombardi,  Laureana di Borrello, Perugia, a febbraio sarà pronto il penitenziario di Ancona. In costruzione quattro istituti di cui due a Savona e Rovigo. Conoscendo la lungaggine per la costruzione delle opere, il ministro ha pensato ad una forma di leasing e la costituzione di una società, la Dike Aedifica, capace di impiegare i fondi da carceri fatiscenti. Inoltre, sempre per rispondere al commento del dottor Galli, che definisce le carceri in uno stato pietoso, il ministro cita quanto costi il mantenimento di ogni detenuto ai cittadini italiani: 130 euro contro i 63 dollari negli Stati Uniti. Inoltre, riguardo alle guardie carcerarie, è nuovamente il ministro che elenca le cifre: 43.0000 unità a fronte di 44.0000. Questo significa, in ogni modo, un agente ogni 1,4 detenuti. La media europea è un agente ogni tre detenuti. Mentre negli USA uno ogni sette detenuti. Perciò, in considerazione che a volte, i numeri, sono molto più scomodi delle parole, forse qualche informazione il dottor Galli della Loggia avrebbe dovuto sentirsi in dovere di farlo. Magari per criticare in ogni caso l’operato del ministro Castelli, ma non nel modo come è apparso in maniera così ridondante e negativa nel titolo dell’articolo.