Creato da Giuranna il 05/07/2008
Blog di Giovanni Giuranna - consigliere comunale della lista civica Insieme per cambiare di Paderno Dugnano

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GRILLI PADERNESI: INTERVISTA A SILVANA CARCANO

Post n°1924 pubblicato il 19 Maggio 2011 da Giuranna
 

Alle ultime elezioni amministrative uno dei risultati degni di nota è stato sicuramente quello del MoVimento 5 Stelle di Beppe Grillo. Ieri ne ha parlato Carlo Arcari su PadernoForum: 5 Stelle: una sfida che va accettata; oggi vi propongo l'intervista a Silvana Carcano, anima e "organizzatrice" dei grillini padernesi. Candidata lo scorso anno alle Regionali, ha ottenuto un risultato invidiabile (e certamente invidiato da altre forze politiche locali). Ho posto a Silvana Carcano quattro domande ad ampio spettro, alle quali ha risposto prontamente.

Se altre forze politiche di Paderno Dugnano desiderano proporre un'analisi del voto con riferimento alla realtà locale, sono interessato e disponibile a pubblicare.

 

Il MoVimento 5 Stelle di Beppe Grillo ha ottenuto ottimi risultati. Qual è in generale la tua valutazione?

Questi risultati dimostrano parecchie cose e costringono tutti i vecchi politicanti a fare i conti con un panorama politico trasformato e dotato di caratteristiche ben diverse da quelle dei partiti politici tradizionali. Utilizziamo strumenti sconosciuti ai più, superiamo barriere fisiche e culturali nemmeno percepite dai partiti, attiviamo dialogo e partecipazione in maniera diffusa e coinvolgente, senza mediatori, dirigenti, coordinatori, leader. Siamo risultati più consistenti della cordata dei reduci (Fini-Rutelli-Casini) e, nonostante tutto, in queste ore, i media e la politica-casta, continuano a trattarci con un astio pesantissimo. Il che vuol dire che cominciamo a fare paura. Noi, con i nostri candidati sindaco "ragazzini" nati sul web, noi che non spendiamo un euro per la campagna elettorale, e che abbiamo programmi che spesso hanno ispirato anche gli altri partiti, noi che pretendiamo referendum deliberativi e propositivi senza quorum, noi che ci prestiamo alla politica per fare servizio civile, un'offerta di tempo per il proprio paese, noi che siamo stati tacciati di tutto, proprio noi oggi abbiamo ottenuto quello che volevamo ovunque ci siamo presentati.
Chi non attribuisce valore a questa scelta dell'elettorato sbaglia a fare politica. La gente ci ha votato non con la pancia, come sperano i più, ma con la testa. Perchè è alla consapevolezza delle persone che miriamo, non andiamo a fare ricerca di voti facendo leva sull'irrazionale come hanno fatto ormai da decenni i nostri politici (come il Partito dell'Amore, la Lega del "ce l'abbiamo duro", la sinistra del "volemose bene tutti, non mi arrabbio con nessuno perchè faccio lo zerbino a tutti"). Noi miriamo ad accrescere la partecipazione dei cittadini, non a rappresentarli, a chiedere loro di riavvicinarsi alla politica, non di votarci. Chiediamo di spegnere le televisioni e di chiudere negli scantinati le parole svuotate del loro significato, per riappropiarsi della comunicazione fatta di parole dotate del loro significato. Ad esempio, da decenni i partiti politici (destra e sinistra) parlano di democrazia insultando questo sostantivo, denigrandolo con comportamenti e linguaggi del potere e della casta, che nulla hanno a che fare con la democrazia. Giovanni Sartori scrisse in Democrazia e definizioni, parlando della democrazia, "se uno stesso vocabolo può nobilitare pratiche tanto opposte e ripugnanti, è chiaro che quel nome non significa più nulla, e che non sappiamo di cosa stiamo parlando".
Nei partiti politici tutto vuol dire il contario di tutto. Ogni parola viene derubata del suo potere, negata il giorno successivo, riproposta con significato opposto e rispiegata meglio per confondere maggiormente le acque. Nessuno, nei partiti politici, è più credibile. Hanno tutti manipolato deliberatamenti i significati delle parole e quindi della conoscenza delle persone, riducendone il potere trasformativo. E questo è un duro colpo per la democrazia, i partiti devono farsi carico di questa responsabilità.
Per il M5S invece le parole hanno il loro peso. Ci dicono, ad esempio, che abbiamo rubato i voti. Per qualcuno che ruba qualcosa, c'è un altro che ne detiene la proprietà. Diversamente non c'è furto. La sinistra crede di avere la proprietà degli elettori? E la libertà? In cosa è diverso questo ragionamento dall'acquisto di parlamentari fatto da Berlusconi per stare a galla? Il M5S è l'alternativa e l'abbiamo dimostrato.
"Chiamare le cose con il loro nome è un gesto rivoluzionario", disse Rosa Luxemburg.
Noi vogliamo restituire il significato a parole violentate come la democrazia, perchè le parole servono a produrre trasformazioni e a cambiare la realtà quando tornano ad avere il loro giusto significato.
Ormai la gente l'ha capito.
 
Grillo non ha voluto dare indicazioni di voto in vista del secondo turno, ma Calise ed altri hanno fatto capire che preferiscono Pisapia alla Moratti.

Abbiamo ripetuto allo sfinimento che non faremo apparentamenti con nessuno e che non daremo nessuna indicazione di voto. Siamo un Movimento, che vi piaccia o no non siamo un partito con dei dirigenti che credono di pensare e decidere per tutti. Ognuno può decidere liberamente cosa fare. Certo è che spingeremo per incrementare l'informazione così che i cittadini possano scegliere con più consapevolezza. E l'informazione la si trova in rete. Il nostro candidato Sindaco di Napoli, Roberto Fico, ha espresso ieri un pensiero molto significativo, che condivido: "La nostra percentuale non è un pacchetto di voti sul mercato. E’ l’espressione libera di tante scelte individuali che non hanno bisogno di una dichiarazione ufficiale per orientarsi ora. L' indicazione di voto è l’espressione dell’arroganza che si rivolge alla massa informe e non agli individui consapevoli."
 
Perché a Milano il MoVimento 5 Stelle non è "esploso" come è successo invece a Bologna, dove ha ottenuto quasi il 10%?

Bologna è praticamente una delle prime, se non la prima città, in cui il M5S fonda le sue radici. Giovanni Favia era già consigliere a 5 stelle nelle scorse amminsitrative bolognesi. E in Emilia abbiamo già due consiglieri. E' normale che in quella Regione e in particolare a Bologna ci sia stato un risultato più consistente frutto di una lunga e intelligente semina protratta negli anni.
Milano poi è oggettivamente una città molto più complessa, dal punto di vista politico. Per noi il risultato di Mattia consigliere non era affatto scontato. Ci ha ripagato l'aver ascoltato la voce di chi solitamente viene deriso, i giovani. Derubati di tutto, oggi i giovani hanno la possibilità di avvicinarsi alla politica in maniera snella, semplice, efficiente, propositiva con il M5S. Ed è da loro, con loro e per loro che si cambia il mondo. I ventenni cambiano il mondo. Mattia Calise su Milano è davvero l'esempio di una nuova politica, espressione di un movimento che restituisce ai giovani la parola.

Guardando alla realtà di Paderno Dugnano, che cosa è cambiato dall’anno scorso quando nel nostro Comune il MoVimento 5 Stelle ha raccolto 831 voti pari al 3,95%? Quanti siete, come vi siete organizzati, che cosa state facendo?

Il nocciolo duro che già aveva lavorato alle regionali si è ingrandito, di frequente qualcuno ci scrive e si aggrega. Serve poco per "diventare" attivisti del Movimento 5 Stelle, non ci sono tessere da fare, non ci sono particolari regole da rispettare. Basta non essere iscritti a partiti, consocere la Carta di Firenze e il non Statuto. E avere dimestichezza con la tecnologia informatica. Ognuno è libero di partecipare con progettualità concrete da sviluppare. E' un vantaggio lavorare molto in rete perchè nell'immediato si trovano competenze di cui si ha bisogno, si partecipa e, cambiando idea, si può decidere di non partecipare più a quel progetto. Nessun vincolo. Certo, a volte, è anche una debolezza. Gli infiltrati e coloro che hanno come unico obiettivo farci perder tempo e insinuare malignità non mancano mai. Ma il tempo aiuta a capire chi vuole davvero partecipare e costruire.
Non abbiamo un'organizzazione e nemmeno dei coordinatori. So che può risultare difficile da comprendere (anche per questo attiriamo maggiormente giovani che hanno frame mentali maggiormente vicini all'immagine del cervello plastico piuttosto che gente adulta con strutture che richiamano a ideologie e verticismi decisionali). Eppure non esistono strutture.
Un esempio chiarisce tutto: una decina di attivisti del M5S hanno scritto una Proposta di Legge ad Iniziativa Popolare Regionale, chiamando competenze specifiche richieste per scrivere tale proposta per dimezzare gli emolumenti dei consiglieri regionali lombardi. Hanno messo in rete tale Progetto, la legittimazione naturale che ne è derivata è evidente nel movimento lombardo che, all'unisono, ha attivato tutte le persone per depositare i moduli nei propri comuni, per l'organizzazione dei banchetti, per la stampa del materiale, etc. Il tutto senza nessun coordinatore o struttura. Ad oggi, in due mesi, abbiamo il sito www.zeroprivilegi.org, abbiamo depositato i moduli per le firme e i cittadini possono già recarsi nei propri comuni e firmare. A Paderno, nello specifico, ci saranno anche banchetti il 22, il 29 maggio e il 5 giugno al Lago Nord.
Sarà l'occasione anche per chiedere la partecipazione ai referendum, per informare sui temi caldi padernesi (no inceneritore, interramento Rho-Monza, questione amianto, Eureco, etc.) e per farci conoscere sempre più.

 

 


 
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