Creato da Giuranna il 05/07/2008
Blog di Giovanni Giuranna - consigliere comunale della lista civica Insieme per cambiare di Paderno Dugnano

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Varie cose li uniscono: le due scuole dell'infanzia e le due elementari appartengono all'I.C. De Marchi, le due parrocchie dal 1° settembre 2007 formano un'unica Comunità Pastorale con un solo parroco.
La nostra scommessa è che possiamo crescere insieme, valorizzando le rispettive risorse e potenzialità.

 

La scommessa è un blog di Paderno Dugnano Responsabile Giovanni Giuranna (da giugno 2014 consigliere comunale per la lista civica Insieme per cambiare).

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IL PAPA E LA BIBBIA (CHE MOLTI CRISTIANI NON CONOSCONO)

Post n°2146 pubblicato il 04 Agosto 2011 da Giuranna
 


Ieri il papa Benedetto XVI ha detto una cosa fondamentale che pare scontata e invece non lo è affatto: ha invitato a leggere anche la Bibbia, durante il periodo delle ferie...

Il discorso mi è piaciuto molto soprattutto per il tono dimesso e colloquiale, come pure per la concretezza delle proposta. Credo che l'avrebbe apprezzato anche Martin Lutero, che della Scrittura fece la bandiera della Riforma...

"Perché non scoprire - ha detto ieri il papa - alcuni libri della Bibbia, che normalmente non sono conosciuti? O di cui forse abbiamo ascoltato qualche brano durante la Liturgia, ma che non abbiamo mai letto per intero? In effetti, molti cristiani non leggono mai la Bibbia, e hanno di essa una conoscenza molto limitata e superficiale".

Quest'ultima frase mi fa pensare.

Molto.

Come è possibile essere cristiani e non avere capito che Dio si è rivelato a poco a poco nella storia e che il racconto di questo disvelamento è contenuto nei "libri" che hanno preso forma nel corso di un migliaio di anni e, poi, compiutamente nel suo Figlio Gesù?

Come è possibile che tanti si impegnino con strana veemenza nella difesa del crocifisso e poi non vogliano ascoltare le parole preziose che Dio ci ha affidato?

L'invito del papa va preso sul serio. Non solo però dai vacanzieri!

Anche le nostre parrocchie sono chiamate a rimettere al centro dell'azione pastorale la Bibbia, a rivedere il modo con cui questa è spiegata ai bambini durante il catechismo (insegnando religione nella scuola media mi rendo conto che spesso i ragazzi conoscono la "favoletta" di Adamo ed Eva ma non sono in grado di decodificare il significato profondo del mito biblico!).

Ripartire dalla Bibbia significa comprendere che la fede ebraico-cristiana nasce e si sviluppa nella storia. Significa prendere coscienza che nella Scrittura confluiscono tradizioni e linguaggi diversi (in alcuni casi è proprio difficile tenerli insieme). Significa studiare la Bibbia con serietà (utilizzando il metodo storico-critico e gli altri approcci esistenti), perché come diceva San Girolamo "ignoratio enim Scripturarum ignoratio Christi est" (citato nella costituzione conciliare Dei Verbum n. 25).

E' ora di interrogarci - come cattolici - sulla fragilità di tanta formazione cristiana che viene offerta ai bambini, ai giovani e agli adulti...


 

 
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