Creato da Giuranna il 05/07/2008
Blog di Giovanni Giuranna - consigliere comunale della lista civica Insieme per cambiare di Paderno Dugnano

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La scommessa è un blog di Paderno Dugnano Responsabile Giovanni Giuranna (da giugno 2014 consigliere comunale per la lista civica Insieme per cambiare).

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RHO-MONZA: ULTIME NOTIZIE

Post n°3839 pubblicato il 17 Febbraio 2013 da Giuranna
 

 

Ferruccio Porati (CCIRM) ha diffuso per e-mail la consueta rassegna stampa con le ultime informazioni sulla vicenda della riqualificazione Rho-Monza:

La politica padernese nell'articolo del "Notiziario": Rho-Monza, il PD: riconsiderare il progetto. Bogani: meglio non fare più l'opera.

In settimana, a Novate: Rho-Monza il PD di cinque Comuni si schiera contro i progetti in superficie, si è svolta la conferenza stampa a tema del coordinamento intercomunale del PD, alla presenza dei deputati e dei candidati in Parlamento. Notevole anche il dito puntato verso la città di Milano, finora abbastanza ai margini della questione, ma che dovrà entrarci pesantemente, perchè questo della Rho-Monza è un grosso argomento per la "città metropolitana".

E' chiaro, ormai, l'orientamento di tutto il territorio del Nord Milano: se si vuol fare la Rho-Monza o si fa sulla base delle indicazioni del progetto alternativo condiviso dalle amministrazioni, dai comitati, dalle associazioni e dai cittadini, oppure si va a piedi.

Getta, al solito, benzina sul fuoco delle polemiche (questa volta partendo dalla situazione di Baranzate, allargando poi il fronte a Paderno Dugnano ed al candidato al Parlamento Ezio Casati), l'inconcepibile (ed incomprensibile) G. De Nicola e lo fa dalle pagine del "Giorno": Rho-Monza, la Provincia "Senza il nostro sì nessun cambiamento".Incontro rinviato e polemica con Baranzate. Fra le righe dell'articolo si viene a conoscenza che della tratta "Serravalle" si dovrebbe riprendere il filo del discorso dopo le vacanze estive, in settembre. Quindi, se fosse davvero così, questa realizzazione non avrebbe davvero più niente a che fare con EXPO e, quindi, ancora una volta, non si avrebbe più il motivo pretestuoso legato alla fiera per volerla realizzare ad ogni costo con questo progetto a cielo aperto che nessuno vuole. Si rende noto che alcuni cittadini padernesi, a valle della pubblicazione di Regione Lombardia del dispositivo di bocciatura del progettato inceneritore, hanno provveduto ad inoltrare al Ministero dell'Ambiente un'integrazione alle osservazioni mandate in autunno, anche se formalmente non più consentito. Il motivo sta proprio negli importanti temi e motivazioni di salute pubblica, analisi atmosferica, classificazione dell'area in relazione agli inquinanti ed alle polveri (che è la stessa della Rho-Monza) che la Regione Lombardia ha usato per affossare l'iter dell'inceneritore e del tutto applicabili al caso Rho-Monza. Essendo il documento del 31 gennaio 2013, evidentemente non avrebbe mai potuto essere inviato nell'autunno del 2012, a meno di non disporre della macchina del tempo, quella stessa utilizzata sempre dal nostro assessore De Nicola nella famosa intervista al "Giorno" di dicembre 2010, quella in cui amava definire "iene e sciacalli" parte di quelle persone che, già di loro, "non sono Capri (n.d.r.)", pretendendo risposte dei comitati già nel 2007, quando ancora non solo dovevano formarsi, ma nessuno sapeva nulla...

A proposito: su "Petizioni on line" si può sempre firmare per le dimissioni del nostro assessore ai trasporti della Provincia di Milano.

Infine, le questioni Baranzatesi continuano a tener desta l'attenzione in città, sia per il discorso legato alla sicurezza, che per le ipotesi progettuali a cielo aperto:

"Basta morti su questa strada"

Cittadini baranzatesi nuovamente in strada per chiedere sicurezza lungo le strade

Molto interessante l'incontro di ieri, sabato 16 febbraio, tenutosi presso il salone ACLI di via della Signora, in pieno centro di Milano, a tema infrastrutture. Personalmente ho potuto cogliere quali potenziali disastri sono insiti dietro il concetto di "project financing" all'italiana, il quale, non solo applicato alle infrastrutture autostradali, ma anche al tanto decantato sistema sanitario lombardo, rischia seriamente di far scoppiare nei prossimi anni una questione di grave debito pubblico. Se quello che gli specialisti del settore ci hanno spiegato corrisponde a verità, l'uso di forme progettuali diverse da quella dell'appalto è un'alchimia non solo contabile per fare debiti sul tempo a venire (in modo incontrollato ed incontrollabile...), mostrando in equilibrio i conti del presente. La cosa più grave di queste scelte è che chi le ha operate aveva già ben chiaro quali potenziali conseguenze distruttive ci sono dietro, per il semplice fatto che da queste esperienze paesi come l'Inghilterra ci sono passati già dieci anni fa. Anche per l'uso dei derivati bancari in ambito di amministrazioni pubbliche l'Inghilterra ci era già passata con 10 anni di anticipo rispetto a noi e, quando le amministrazioni italiane degli anni passati si impegolarono con i derivati bancari, in Inghilterra questo era già stato proibito per legge. Al solito, il nostro strutturale ritardo, anzichè essere sfruttato per non ripetere gli errori altrui e recuperare l'arretratezza, ci fa fare due volte la figura dei cretini agli occhi del mondo.

Sebbene fossero stati invitati all'incontro tutti coloro che ambiscono a governare la Lombardia, ho notato solo la candidata 5 stelle Silvana Carcano, qualcuno della struttura di Ambrosoli, nessuno di tutti gli altri. Le espressioni dei comitati e dei cittadini presenti, fra cui il CCIRM di Paderno dugnano, hanno potuto far sentire la loro voce.
A parte la posizione chiaramente ribadita dalla Carcano contro tutto ciò che è autostrada, nel corso del convegno è emerso, almeno, che le autostrade non cantierizzate andranno riesaminate tutte, alla luce dei fallimenti di pianificazione economica e di copertura di tutte le opere in corso, come Pedemontana e TEM.
Mi ha destato qualche perplessità qualche voce che non vorrebbe mettere in discussione quei progetti che sono finanziati (come formalmente sarebbe la Rho-Monza, n.d.r.): nel nostro caso, ammesso e non concesso che essa sia finanziata, ormai è chiaro a tutti che sarebbe finanziata una porcheria colossale. Qui mi si accende un campanellino di allarme. Come un altro campanellino di allarme mi si accende ricordando quel relatore che ha detto che il problema delle autostrade non sarebbe tanto l'autostrada in sè, ma i centri commerciali attorno. Infine mi ha lasciato ancora più preoccupato la lettura di uno stralcio del PGT della città di Milano, letto da un cittadino milanese, dalle cui righe si ricaverebbe (uso il condizionale perchè non ho il documento e non lo conosco) che l'attuale amministrazione cittadina non sarebbe contraria a tutte le opere autostradali che conosciamo (Rho-Monza compresa), perchè "alleggerirebbero" il carico di veicoli sulla città di Milano. Questo però - ha continuato il relatore - striderebbe con il pianificato potenziamento a raggiera delle vie di comunicazione da e per Milano. In sala non c'era nessun rappresentante dell'amministrazione milanese, per cui non abbiamo una replica da riportare.

Devo dire che sono uscito dalla sala con più dubbi che certezze, anche pensando all'impegno che cittadini, da una parte e forze popolari, dall'altra, ci stanno mettendo nei comuni del nord Milano, per poter tentare una revisione dell'attuale questione Rho-Monza, da Paderno fino a Baranzate. Spero tanto che l'appello rivolto in settimana alla città di Milano dalla conferenza stampa di Novate Milanese (di cui qui sopra abbiamo dato notizia in rassegna) non abbia trovato già risposta negativa nelle pagine del PGT di Milano stessa.

Sarei felicissimo di aver capito male.

Buona lettura.

                         CCIRM

 

 


 
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