Creato da Giuranna il 05/07/2008
Blog di Giovanni Giuranna - consigliere comunale della lista civica Insieme per cambiare di Paderno Dugnano

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Paderno e il Villaggio Ambrosiano sono quartieri diversi ma non tanto da non poter camminare insieme!
Varie cose li uniscono: le due scuole dell'infanzia e le due elementari appartengono all'I.C. De Marchi, le due parrocchie dal 1° settembre 2007 formano un'unica Comunità Pastorale con un solo parroco.
La nostra scommessa è che possiamo crescere insieme, valorizzando le rispettive risorse e potenzialità.

 

La scommessa è un blog di Paderno Dugnano Responsabile Giovanni Giuranna (da giugno 2014 consigliere comunale per la lista civica Insieme per cambiare).

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PADERNO DUGNANO: IL 17 APRILE SI VOTA

Post n°7499 pubblicato il 10 Aprile 2016 da Giuranna
 

Video ironico 

 

Oscar Figus (PD / Radicali) precisa: Votiamo sì, ma il referendum non ferma le trivelle

La Lega Nord si è espressa per il SI' al referendum del 17 aprile, ma il Carroccio padernese non si è particolarmente esposto per invitare la cittadinanza al voto... Colgo l'occasione per fare una proposta al Vicesindaco Gianluca Bogani, al Capogruppo Fabrizio Riboldi e al neosegretario cittadino Rodolfo Tagliabue: se volete rilasciare una dichiarazione, un'intervista o anche preparare un intervento-video per dire ai padernesi IL 17 APRILE VOTA SI', il mio blog è a disposizione. In ogni caso, fatevi sentire perché molti padernesi non sanno che domenica prossima è importante andare a votare.

Quanto a Forza Italia, gli esponenti locali hanno fatto sapere tramite Il Notiziario che non si recheranno alle urne.

La lista civica Paderno Dugnano cresce sembrerebbe non aver preso posizione ma su facebook qualche consigliere si è dimostrato favorevole al SI' e qualcun altro contrario.

La posizione di Insieme per cambiare è chiara: Invitiamo a votare SI'

Il PD appare diviso anche a livello di onorevoli (a differenza di Ezio Casati l'on. Eleonora Cimbro di Bollate si è espressa su facebook per il SI'):

Questa mattina (sabato 9 aprile, NdR), dibattito sul Referendum trivelle. Alcune riflessioni:

1) il Referendum è stato promosso da 10 (poi 9 con l'uscita dell'Abruzzo) consigli regionali, prima volta nella storia. 7 sono a guida PD.

2) dei 6 quesiti posti ne è rimasto uno, perché gli emendamenti alla legge di stabilità hanno in buona parte recepito le istanze e corretto il tiro. Quindi aver posto una serie di questioni a seguito del decreto Sblocca Italia ha delle ragioni.

3) il quesito sopravvissuto si riferisce al rinnovo per sempre oppure a scadenza delle concessioni delle piattaforme che estraggono gas e petrolio entro le 12 miglia dalla costa. Queste 22 concessioni contribuiscono al fabbisogno energetico per neanche il 4%.

4) una concessione su un bene dello stato a vita è concettualmente sbagliata: per la manutenzione, il controllo, la sicurezza, la dismissione delle piattaforme, la libera concorrenza.

5) sui posti di lavoro sono state date cifre variabili. In ogni caso, la dismissione delle piattaforme può continuare a dare occupazione e anche la successiva riconversione sulle rinnovabili.

6) se vince il sì, le concessioni andranno in scadenza in un arco temporale che va dal 2018 al 2034, con l'obbligo di smantellare tutto in sicurezza e in tempi certi.

Quindi: senza voler ideologizzare il tema che abbiamo di fronte, che poco c'entra con le politiche energetiche del nostro Paese, decise in altri contesti, con altre modalità e contenuti; poiché queste concessioni influiscono in minima parte al fabbisogno energetico; poiché esiste il rischio concreto che una concessione a vita non aiuti gli investimenti sulla sicurezza dei siti e nemmeno quella sulle dimissioni degli impianti e stiamo parlando di piattaforme nei nostri mari, elementi fondamentali per la nostra economia e il turismo;

Andiamo a votare e razionalmente votiamo SÌ!


Come è noto, il Movimento 5 Stelle nazionale sostiene il referendum. A livello locale non ho visto iniziative, salvo la chiarissima dichiarazione del consigliere Achille Cezza:

Trivella si, trivella no... mi sembra di sentire la "terra dei cachi".
Infatti il referendum è stato proposto da alcune regioni, molte PD (il comitato che lo portava avanti, con molti esponenti del PD) non aveva raggiunto le firme. Quindi ovvio che già in partenza c'era tanto che non quadrava. Se andiamo nel tecnico troviamo tanti di quei cavilli per il si o per il no... non ne usciremo mai!!! Diciamoci la verità. E' IMPORTANTE PER UNA QUESTIONE POLITICA. ORA PIU' CHE MAI. E' il segnale che vuoi dare, la direzione che vorresti che prendesse la comunità alla quale appartieni. Non si tratta di discutere sui 3 giacimenti su cui può intervenire questo referendum. Visto che spendiamo 'sti 300 milioni andiamo a dire se siamo per una società pro trivelle, airgun, TAP, TAV oppure se siamo pro energia solare, difesa delle coste, della fauna e della flora. Vi assicuro che anch'io sono contrario a scelte "politiche" piuttosto che di merito ma in questo caso e con tutto quello che è successo NON POSSIAMO STARE FERMI CON LE MANI NELLE MANI!!! ... citazioni musicali a go go
ANDIAMO A VOTARE SI'.
ABBIAMO UN'OCCASIONE? BENE, SFRUTTIAMOLA PER FARCI SENTIRE.

 
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