Creato da Giuranna il 05/07/2008
Blog di Giovanni Giuranna - consigliere comunale della lista civica Insieme per cambiare di Paderno Dugnano

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CARCANO: CONTRO L'INCENERITORE AGISCI SUBITO

Post n°503 pubblicato il 07 Febbraio 2010 da Giuranna
 

Silvana Carcano è davvero quella figura losca descritta dal blog Paderno 7.0 come perturbatrice dell'ordine sociale?

Direi proprio di no.

L'ho conosciuta alla Scuola Materna di via Battisti (le nostre figlie erano in classe insieme) e non ho mai avuto l'impressione che fosse un pericolo pubblico...

Certo, da quando ha deciso di candidarsi col movimento di Beppe Grillo si sta facendo notare, ma... siamo in campagna elettorale e la cosa non mi sembra tanto stana.

Sulla questione "Inceneritore" si stanno muovendo in tanti, ma la Carcano è forse la più concreta di tutti.

Ha scovato sul sito della Regione la possibilità di inviare osservazioni da parte dei cittadini e ha lanciato l'invito a usare anche questo canale per far sentire alle autorità competenti la preoccupazione e la contrarietà verso questo progetto.

Ecco la sua proposta per un'azione immediata:

Buongiorno a tutti,

come abbiamo cercato di spiegare il 4 febbraio alla riunione pubblica di Villaggio, le osservazioni negative alla Regione riguardo il possibile nuovo inceneritore devono essere inviate entro l' 8 febbraio, cioè domani.
Ad oggi nessuna forza politica e nessun comitato ha depositato osservazioni negative al riguardo.

Visto poi che l'unica proposta del Sindaco Alparone è stata quella di chiedere una proroga di ulteriori 60 giorni (proroga che può venire rifiutata!!!!) e di fare un nuovo consiglio comunale (chissà quando!) ho deciso, come semplice cittadina, di fare il possibile che posso fare, inviando io direttamente un'osservazione negativa.

Sollecito chiunque a provare a fare altrettanto tra oggi e domani, mediante:

1. invio di osservazione negativa direttamente a questo link
[cliccare sull'icona mail a destra, sotto la riga verde "Osservazioni"]

2. invio della stessa per posta con raccomandata con ricevuta di ritorno al seguente indirizzo:

Regione Lombardia
Direzione Generale Territorio e Urbanistica
U/O Pianificazione e Programmazione territoriale - Struttura V.I.A.
Via Sassetti, 32/2
20124 MILANO

Di seguito  l'osservazione negativa che ho scritto.

Cordiali saluti,

              Silvana Carcano

*   *   *

 

Ecco il testo proposto da Silvana Carcano. Se non vi convince potete modificarlo a vostro piacimento:

 

Regione Lombardia
Direzione Generale Territorio e Urbanistica
U/O Pianificazione e Programmazione territoriale - Struttura V.I.A.
Via Sassetti, 32/2
20124 MILANO

 

Paderno D.no, lì 07.02.2010

Osservazione negativa alla Istanza di Valutazione di Impatto Ambientale della Società Paderno Energia srl.

Ai sensi dell’art.9 comma 1 del d.p.r. 12.04.96, la sottoscritta Silvana Carcano, nata a ********* e residente a Paderno Dugnano, via *********, in qualità di semplice cittadina padernese, presenta alla Regione osservazione negativa riguardo l'opera soggetta a valutazione di impatto ambientale: l’impianto per il deposito preliminare di rifiuti liquidi e solidi (D13–D15), messa in riserva (R13), termodistruzione (D10) e recupero energetico (R1) di rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi, di smaltimento rifiuti speciali prevalentemente di provenienza ospedaliera.

Innanzitutto rammento, per correttezza, che venga sempre utilizzato il termine “inceneritore” e mai quello di “impianto di termovalorizzazione” per la nota inesistenza di tale termine nella normativa italiana ed europea. Ai sensi del DM 503/1997 e della direttiva 2000/76 l’impianto in questione è un inceneritore, in quanto rientra nella definizione normativa che qui si riporta : “qualsiasi unità e attrezzatura tecnica fissa o mobile destinata al trattamento termico dei rifiuti con o senza recupero del calore prodotto dalla combustione. In questa definizione sono inclusi l'incenerimento mediante ossidazione dei rifiuti nonché altri procedimenti di trattamento termico, quali ad esempio i procedimenti del plasma, sempreché le sostanze risultanti dal trattamento siano successivamente incenerite.”

Pongo innanzitutto all’attenzione le modalità di individuazione e di applicazione di criteri localizzativi di un impianto ad elevato impatto ambientale come l’inceneritore in oggetto, (impianto considerato a rischio di incidente rilevante ai sensi del D.Lgs. 334/1999, con potenziali ricadute esterne sui comuni di Bollate e Cormano), che si intende realizzare nella zona ex Tonolli di Villaggio Ambrosiano, frazione di Paderno Dugnano, zona densamente abitata, zona che coinvolge più Comuni (Paderno D.no, Cormano, Bollate, Novate) e zona frequentata da diversi bambini, vista la presenza di numerosi istituti scolastici di tutti i gradi nell’aria limitrofa all’inceneritore.

Con la direttiva 2006/12/CE l’Unione Europea ha adottato i principi di precauzione e prevenzione e nella tematica di gestione dei rifiuti chiede che venga dato un ordine di priorità che vede in primis la riduzione dei rifiuti, poi il riuso, il riciclaggio e solo da ultimo, l’incenerimento e discarica. Gli Enti regionali hanno il dovere di redarre un Piano che si adegui ai principi e alle norme citate. I Comuni hanno il dovere di eseguire una raccolta differenziata più alta possibile e puntuale (non ancora attuata in territorio padernese) per garantire il raggiungimento degli obiettivi richiesti dall’Unione Europea: prevenzione e riciclo. Nella scelta di Piani e Programmi in materia ambientale i cittadini hanno il diritto di essere informati e partecipare al processo decisionale.

Uno dei principali obiettivi dell’Unione Europea è quello di perseguire una concreta politica ambientale tesa allo sviluppo sostenibile.  Inoltre, con la Comunicazione n. 264 del 2001, la Commissione Europea, dando una risposta alle notevoli sollecitudini del Consiglio Europeo, ha definito sostenibile lo sviluppo che, dissociando il degrado ambientale e il consumo di risorse dallo sviluppo economico e sociale, impone una notevole ridistribuzione degli investimenti pubblici e privati verso nuove tecnologie compatibili con l’ambiente.
Nel delineare le problematiche che ostacolano il perseguimento dello sviluppo sostenibile, la Commissione ha evidenziato quanto segue:

  • le emissioni dei gas a effetto serra prodotte dall’attività umana sono alla radice del riscaldamento globale. Il cambiamento climatico potrebbe causare fenomeni meteorologici estremi (come uragani o inondazioni), con gravi implicazioni per gli ambienti naturali, per la salute umana, per le infrastrutture e i beni immobili (per cui, aggiungo io, bisogna ridurre le fonti di produzione di gas serra, responsabili del riscaldamento del pianeta);
  • la salute pubblica è seriamente minacciata dalla comparsa di nuove forme di patologie resistenti agli antibiotici e potrebbe risentire anche degli effetti a più lungo termine di molte sostanze chimiche pericolose utilizzate oggi quotidianamente, mentre i pericoli per la sicurezza alimentare sono sempre più motivo di preoccupazione (per cui, aggiungo io, bisogna ridurre l’immissione in ambiente di sostanze chimiche pericolose per la salute pubblica e in grado di alterare la sicurezza degli alimenti);
  • un cittadino europeo su sei vive in povertà. La povertà e l'esclusione sociale hanno un enorme impatto diretto sui cittadini: basti pensare alle scarse condizioni di salute, ai suicidi e alla disoccupazione persistente (per cui, aggiungo io, bisogna ridistribuire la ricchezza supportando soluzioni di sviluppo economico del territorio che aumentano l’occupazione diffusa); tali soluzioni non sono gli inceneritori bensì altre forme oggi presenti sul mercato di impianti di trattamento  dei rifiuti come ad esempio il Centro Riciclo di Vedelago che determina maggiore aumento occupazionale, impatto sostenibile ed ecologico e maggiore redditività per l’impresa che gestisce l’impianto, per il Comune che ospita l’impianto e per la cittadinanza in generale;
  • se da un lato l’allungamento dell’aspettativa di vita è, unito a tassi di natalità bassi, un dato ovviamente confortante, il conseguente invecchiamento della popolazione minaccia di rallentare il tasso di crescita economica, oltre che la qualità e la sostenibilità finanziaria dei sistemi pensionistici e di assistenza sanitaria pubblica (per cui, aggiungo io, bisogna contenere la spesa sanitaria, riducendo le fonti di pericolo e di minaccia per l’uomo);
  • negli ultimi decenni la perdita di biodiversità in Europa ha subito una drastica accelerazione: le risorse ittiche delle acque europee sono vicine al crollo; il volume dei rifiuti è aumentato più rapidamente del PIL; la perdita di suolo e una minore fertilità stanno erodendo la sostenibilità dei terreni agricoli (per cui, aggiungo io, bisogna adottare politiche volte alla salvaguardia e tutela della fauna e della flora, da un lato, riducendo sull’ambiente l’impatto del trattamento e smaltimento dei rifiuti, e dall’altro, recuperando sostanza organica da destinare ai terreni agricoli minacciati dal processo di desertificazione);
  • la congestione dei trasporti è in rapido aumento e si sta raggiungendo la paralisi. Il fenomeno riguarda soprattutto le aree urbane come le nostre che sono interessate anche da problemi quali il degrado dei centri cittadini, l’espansione delle periferie e la concentrazione acuta di sacche di povertà ed esclusione sociale. Gli squilibri regionali all’interno dell’Unione Europea rimangono un motivo di seria preoccupazione (per cui, aggiungo io, bisogna adottare politiche che riducano al massimo l’uso eccessivo di trasporto di cose e persone su gomma, migliorare la mobilità tra centro e periferia urbana, eliminare dai centri urbani forme di degrado cittadino e di esclusione sociale).

La LR 12/05, Legge per il governo del territorio, individua il Piano Territoriale Regionale quale atto  fondamentale di indirizzo agli effetti territoriali, della programmazione di settore della Regione e di  orientamento della programmazione e pianificazione dei comuni e delle province. Per questo segnalo la presenza del Parco delle Groane e del Parco Nord Milano all’interno della fascia di area di 3,5 km di raggio considerati che verrebbero ad essere coinvolti dalla presenza dell’inceneritore e delle relative emissioni inquinanti.

Di fronte a tale situazione, è evidente che tutte le politiche regionali, provinciali e comunali vanno indirizzate verso scelte che mirino a ridurre il consumo delle risorse naturali, aumentare l’efficienza, eliminare l’inquinamento. L’azione di tutta la Regione, perciò, deve mirare ad incorporare gli obiettivi ed i criteri di prevenzione dei rifiuti nella politica di sviluppo economico regionale, promuovendo la politica integrata di prodotto (IIP), la certificazione di gestione ambientale delle imprese e degli Enti locali (EMAS, ISO 14000) e la riduzione dell’uso di sostanze chimiche pericolose da parte dell’industria locale (applicazione della direttiva IPPC, oggetto delle osservazioni); comunicazioni sull’uso delle sostanze chimiche “REACH” e sull’applicazione delle tecnologie per lo sviluppo sostenibile della COM(2004)38).
L’obiettivo principale di una seria politica sostenibile non è quello di perfezionare i metodi di distruzione, ma piuttosto quello di perfezionare i metodi di produzione.

Silvana Carcano

*   *   *

Pubblico questa proposta perché mi sembra un'azione concreta fattibile entro la scadenza prevista dell'8 febbraio.

Se poi verrà accolta la proroga richiesta dalla Giunta Alparone, meglio per tutti. Intanto però le autorità competenti potranno avere un messaggio chiaro da parte dei cittadini.

Non mi pare una cattiva idea...

 
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