Creato da Giuranna il 05/07/2008
Blog di Giovanni Giuranna - consigliere comunale della lista civica Insieme per cambiare di Paderno Dugnano

AREA METROPOLIS 2.0

CALDERINA (LUGLIO)

 

Area personale

 

Scommettiamo?

Paderno e il Villaggio Ambrosiano sono quartieri diversi ma non tanto da non poter camminare insieme!
Varie cose li uniscono: le due scuole dell'infanzia e le due elementari appartengono all'I.C. De Marchi, le due parrocchie dal 1° settembre 2007 formano un'unica Comunità Pastorale con un solo parroco.
La nostra scommessa è che possiamo crescere insieme, valorizzando le rispettive risorse e potenzialità.

 

La scommessa è un blog di Paderno Dugnano Responsabile Giovanni Giuranna (da giugno 2014 consigliere comunale per la lista civica Insieme per cambiare).

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Testi e immagini

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica né può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62/2001. I testi sono liberamente riproducibili citando la fonte. Le foto presenti su questo blog sono prese in larga parte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarmelo. Provvederò prontamente alla rimozione delle immagini utilizzate.

 

Le mie radio

 

Messaggi di Maggio 2011

ANCHE IN ALTRE SCUOLE PADERNESI LA FESTA E' PER L'ITALIA

Post n°1936 pubblicato il 23 Maggio 2011 da Giuranna
 

Ho saputo che anche in altre scuole di Paderno Dugnano sabato si è svolta la festa di fine anno scolastico, in cui si è dato grande risalto al tema dell'Unità d'Italia. Così è avvenuto all'elementare Fisogni di Palazzolo e alla don Milani di Calderara.

Mi fa molto piacere osservare che le scuole, che tanto hanno fatto in passato per educare generazioni e generazioni di italiani, diano oggi una testimonianza spontanea di amore per il nostro Paese andando al di là delle polemiche e delle evidenti miopie che hanno caratterizzato il dibattito politico dei mesi scorsi.

Siamo in Lombardia, ma l'Italia è un valore che non può essere messo in discussione!

Le foto si riferiscono alla scuola Don Milani.

 

 

 

 

 
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IL 1° CIRCOLO IN FESTA PER LA FINE DELL'ANNO E PER L'ITALIA

Post n°1935 pubblicato il 23 Maggio 2011 da Giuranna
 

Grande festa sabato al Villaggio Ambrosiano.

Nel giardino della scuola primaria Curiel si sono dati appuntamento i circa 800 bambini (e le loro famiglie) che frequentano le quattro scuole del 1° Circolo Didattico (via Tunisia, via Battisti, Curiel e De Marchi).

La mattina è stata interamente dedicata allo spettacolo delle varie classi che si sono alternate sul palco, messo a disposizione dal Comune.

Sul fondale del palcoscenico erano stati sistemati due grandi pannelli, preparati dalle maestre e dai genitori, che comunicavano con immediatezza il senso della festa: siamo tutti "fratelli d'Italia", anche se non siamo tutti uguali ma proveniamo da paesi e storie diverse... Il 150° anniversario dell'Unità d'Italia non è una ricorrenza lontana dalla nostra vita, ma è un "compleanno" che ci coinvolge nella gioia e nell'impegno per il futuro.

I bambini hanno presentato canti e drammatizzazioni sul tema dell'Unità d'Italia: Goccia dopo goccia (Zecchino d'Oro), La pazienza, La bandiera dei tre colori (Tricarico), La storia del dottor Rispetto, Il ballo del rispetto, W il tricolor, Garibaldi fu ferito, Le regole più belle si imparano all'asilo, Mamma mia dammi cento lire e altre canzoni popolari delle varie regioni, Va' pensiero e, infine, l'inno di Mameli.

Sono rimasto colpito dalla serietà e dall'impegno con cui i bambini hanno cantato "Fratelli d'Italia". A giudicare da quanto ho visto, credo che i più piccoli abbiano capito al volo quanto sia importante essere una comunità nazionale unita e coesa. E' un messaggio che non ha bisogno di tante spiegazioni, ma passa in modo efficace... "per contagio".

Per questo, anche come presidente del Consiglio di Circolo, mi sento di dire GRAZIE ai bambini, alle insegnanti, al Comitato Genitori e al Dirigente Scolastico che hanno saputo costruire una festa che è stata ben più di una festa di fine anno scolastico...

Attraverso momenti intensi come quello vissuto sabato si costruisce - silenziosamente ma efficacemente - il futuro del nostro Paese.




Dopo lo spettacolo, è stata aperta la cucina per il pranzo e nel pomeriggio si sono svolti vari giochi e laboratori e, in palestra, il torneo di Basket.

Al termine sono stati estratti i biglietti vincenti della lotteria, che potete leggere cliccando sull'immagine qui sotto.

 

Per ingrandire clicca sull'immagine

 

 

 

 
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PROMUOVIAMO "DAL BASSO" I REFERENDUM SULL'ACQUA

Post n°1934 pubblicato il 23 Maggio 2011 da Giuranna
 

 

La TV non parla dei referendum perché qualcuno evidentemente punta al non raggiungimento del quorum. E' necessario pertanto l'impegno di tutti...

Copia il link di questo simpaticissimo video realizzato dal Comitato milanese Acquapubblica e segnalalo ai tuoi amici per e-mail o Facebook: http://youtu.be/fbBkQObenCA

Con l'occasione ricordo un importante appuntamento promosso dalla Diocesi di Milano in collaborazione con vari enti e associazioni: L'acqua è nostra (Gen. 26,20): dono di Dio e bene comune (martedì 31 maggio, ore 17,45-19,30 a Milano presso Fondazione Culturale San Fedele).

Leggi il programma dettagliato sulla locandina.

 

*   *   *

 

Mi spiace che su un tema così importante Città 2000 abbia scelto di ricorrere a sofismi che non aiutano a discernere l'essenziale. Oltre all'illustrazione dei quesiti referendari, il mensile cattolico padernese presenta a pagina 2 un confronto a due voci "Pro e contro i quesiti sulla gestione dell'acqua" (Diego Spinello ed Erminio Saita).

Mi resta una curiosità: l'amico Erminio Saita voterà sì o no ai referendum sull'acqua? O non andrà a votare? Dalla lettura del suo articolo non mi è chiaro. In apertura infatti dice: "A scanso di equivoci, lo scrivo: sono contrarissimo alla privatizzazione dell'acqua!". Ma nel seguito critica fortemente i referendum...

Posta in questi termini, la riflessione di Saita disorienta il lettore.


 

 
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MA NON VI VERGOGNATE DI UNO COSI'?

Post n°1933 pubblicato il 22 Maggio 2011 da Giuranna
 

La pernacchia di Bossi a Formigoni (oggi in via Farini a Milano)

 

Provo un senso di nausea di fronte a certe uscite di Bossi che evidentemente riscuotono grandi consensi tra i sostenitori della Lega.

D'altra parte ho stima dell'Assessore Rodolfo Tagliabue (Attività Culturali) e di altre persone che votano Lega Nord.

Faccio fatica a mettere insieme le due cose.

 

 

 
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CARDINALE RAVASI: LA CHIESA E I BLOG

Post n°1932 pubblicato il 22 Maggio 2011 da Giuranna
 

Sull'Osservatore Romano di oggi il Cardinale Gianfranco Ravasi torna a parlare di blog e nuove frontiere comunicative per la Chiesa cattolica, dopo l'incontro Vatican Blogger Meeting 2011 svoltosi dopo la beatificazione di Giovanni Paolo II.
Sul sito del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali sono disponibili le relazioni e gli interventi (file audio 1, file audio 2, intervento P.Lombardi, intervento Mons. Celli).

 


Il cardinale presidente del Pontificio Consiglio della Cultura sul nuovo "Cortile dei Gentili" che sta nascendo in rete

Tra Chiesa e bloggers un riuscito vis-à-vis

Lo spazio profano e quello sacro stanno trovando una nuova modalità di connessione

di GIANFRANCO RAVASI

Il 21 luglio di cento anni fa nasceva a Edmonton, capitale dello Stato canadese dell'Alberta e grosso centro agricolo, industriale e commerciale, Herbert Marshall McLuhan, il cui nome sarebbe divenuto una sorta di vessillo nell'orizzonte sempre più vasto della comunicazione di massa. Ben presto lo slogan "Il mezzo è il messaggio", ingiusta e un po' banale semplificazione della sua ricerca, si sarebbe trasferito sulle labbra di tanti conferenzieri, e opere come appunto Il medium e il messaggio o La galassia Gutenberg o La città come aula scolastica sarebbero entrate in tutte le biblioteche, perché considerate un "aggiornamento" indispensabile. I suoi asserti, spesso incisivi, colpivano un'evoluzione sempre più accelerata della comunicazione secondo la quale "i modelli di eloquenza non sono più i classici, ma le agenzie pubblicitarie (...) con le quali la moderna Cappuccetto Rosso non avrebbe nulla in contrario a lasciarsi mangiare dal lupo", come scriveva nella sua raccolta di saggi sul "folclore dell'uomo industriale" La sposa meccanica (1955). Ebbene, a distanza di pochi decenni, le sue pagine e le sue teorie, pur suggestive e sempre dotate di echi permanenti, rischiano di sembrare impolverate o di essere simili a voci che provengono da una remota e pur nobile età del ferro. Ad esempio, il ritratto del fenomeno televisivo e dei suoi eccessi che un grande regista come l'appena scomparso Sidney Lumet metteva in scena nel suo attraente Quinto potere (1976) - significativamente intitolato nell'originale americano Network - da allora ha visto ulteriori e sorprendenti scenari, capaci di stupire lo stesso McLuhan, oltre che Lumet, per non parlare dell'Orson Welles del celeberrimo Quarto potere (1941), l'archetipo di questo genere.
Il segno più rilevante di questo mutamento che un sociologo americano, John Barlow, ha comparato alla scoperta del fuoco, è nel fatto che per la civiltà contemporanea la comunicazione non è più uno strumento simile a una protesi dei nostri sensi come supponeva McLuhan, ma un "ambiente" totale, un'atmosfera globale che avvolge e penetra tutto e tutti.
Uno degli emblemi più significativi è certamente il blog, il fitto reticolo comunicativo che ormai ha avvolto l'intero nostro pianeta. È per questo che due dicasteri della Santa Sede, il Pontificio Consiglio della Cultura e il Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, hanno deciso di proporre il 2 maggio scorso, a ridosso del grande evento della beatificazione di Giovanni Paolo II, un incontro tra i bloggers, possibilmente rappresentanti i 157 milioni di abitanti della blogsfera sparsi in tutto il mondo (nonostante "Wired Magazine", nel 2008, avesse annunciato la morte dei blog!).
Non si è trattato, quindi, di un incontro dei bloggers cattolici ma di tutti questi variopinti frequentatori delle pagine della rete, con il loro linguaggio speciale, colorito, soprattutto conciso, quasi ridotto a una sorta di codice. Essi, infatti, non amano i lunghi discorsi e le conferenze, ma i dibattiti on line in diretta, con il sistema del "botta e risposta", quasi come in uno scambio tennistico di impressioni, valutazioni, giudizi, a volte taglienti, comunque diretti e fulminei.
Un appuntamento organizzato attraverso una semplice e-mail, diventata immediatamente viral, che in pochi giorni ha prodotto 750 richieste di partecipazione. Motivi logistici hanno costretto gli organizzatori a scelte non facili, visto che la disponibilità nella sede dell'incontro era di soli 150 posti: cinquanta bloggers sono stati selezionati per garantire la rappresentatività geografica e tematica; altri cento sono stati scelti, invece, attraverso un sorteggio.
In questa cornice suggestiva l'incontro è stato programmato su due panels: il primo ha avuto come protagonisti i bloggers, mentre il secondo ha visto intervenire alcuni rappresentanti della Chiesa impegnati a offrire possibili risposte alle suggestioni presentate dagli interventi e dalle proposte concrete di coloro che frequentano il mondo interattivo del Web 2.0.
I bloggers hanno manifestato, attraverso le loro tipiche modalità espressive, il desiderio di far sentire la loro voce, facendola giungere anche alla Chiesa. Nel contempo hanno chiesto alla Chiesa di accogliere l'interazione, senza temere di adottare un linguaggio talvolta indipendente e anticonformista. Hanno indicato potenzialità enormi per il futuro della comunicazione ecclesiale, con un dibattito onesto e chiaro: esso, anche se non consente di guardare negli occhi l'interlocutore, tuttavia crea un canale comunicativo che arriva alla mente e al cuore anche di persone che non frequentano la Chiesa.
È, dunque, necessario riconoscere la rilevanza di questo fenomeno che si origina dalla base, qualificandosi come popolare, non di nicchia, e che rivela, però, una specifica dimensione culturale. Certo, si tratta di un mondo particolarmente incandescente, portatore degli aspetti più creativi della capacità umana ma, insieme, destinato a inglobare le contraddizioni e persino le possibili degenerazioni del pensiero e della cultura. È indubbio, tuttavia, che non è possibile ignorare una realtà che assume sempre più le caratteristiche di "movimento culturale", capace di intercettare e interagire con un pubblico dalle cifre incontrollabili. Potremmo dire che siamo nelle nuove piazze e nelle nuove cattedrali, spazi virtuali certo, ma abitati da persone che comunicano, esprimono idee, raccontano storie e pongono interrogativi, attendono risposte. Non possiamo, allora, evitare questa richiesta di dialogo, pur tenendo conto che l'esigenza proviene da un mondo fluido, complesso, articolato e in fibrillazione continua.
La varietà delle presenze ha, così, lasciato spazio a idee e temi, delineati dagli interventi dei partecipanti a questo incontro - per tanti aspetti inedito in ambito vaticano - e sviluppati ininterrottamente nella blogsfera. Un contesto in cui si respirava attesa e contemporaneamente desiderio di condividere, di narrare ad altri la propria esperienza di abitanti della rete e del mondo reale.
Si è colta l'aspettativa di creare familiarità, amicizia, comunicazione tra mondi diversi, talvolta antitetici o messi artificialmente in contrapposizione, di dare forma a un mosaico di volti, di parole, di contenuti che superano lo steccato del formalismo e dei paludamenti che possono frenare l'incontro con tante persone che attendono di essere capite nelle loro originali forme espressive.
L'esigenza di libertà si respirava in tutti i presenti, ma anche la disponibilità ad assumere un ruolo di responsabilità nella comunicazione, consapevoli di non essere dei corsari della rete, cavalieri on line dediti a scorribande e incursioni per creare scompiglio, ma protagonisti di un codice comunicativo diverso, dotato di regole proprie.
Il desiderio che reggeva noi, organizzatori di questo evento era, dunque, quello di accogliere, capire, ascoltare le richieste, le speranze, i timori, i dubbi, le aspirazioni e le problematiche di questa vastissima comunità che segue la vita della Chiesa più di quanto noi possiamo immaginare.
Da qui è apparsa la necessità, espressa in maniera chiara durante l'incontro, di decifrare la mentalità, la cultura e la filosofia che anima i bloggers, così che la Chiesa sia capace di una nuova evangelizzazione e di incidere nell'opinione pubblica, imparando a essere interattiva e non ancorata solo alla comunicazione di stampo piramidale che è piuttosto estranea alla cultura del nostro tempo. Si può, così, superare una comunicazione soltanto unidirezionale, senza possibilità di dialogo e di scambio, destinata a lasciare un'impressione di rigidità e di autoreferenzialità.
Rimane come dato inconfutabile che la cultura e la filosofia dei bloggers necessitano di essere decodificate, cercando di superare il pregiudizio che si tratti di una comunicazione non pensata e istintiva. Nel blog non siamo di fronte solo a una casella postale a velocità digitale, in cui le notizie si scambiano in tempo reale e ognuno afferma quello che vuole e come vuole, quasi un notiziario on line in cui tutti possono aggiungere, senza alcuna spesa, le proprie informazioni e riceverne in cambio.
Questo è, certo, un aspetto della blogsfera, ma bisogna segnalare soprattutto la dimensione culturale del fenomeno, anzi, esistenziale: siamo in presenza di a way of life, "uno stile di vita". Infatti, il Web-log (denominazione originaria del blog) è un diario di bordo in formato elettronico che non registra solo i fatti ma li commenta secondo la sensibilità personale, è una riflessione sull'attualità e, per certi versi, un'interpretazione dell'esistenza.
In questa prospettiva va seguito con estremo interesse anche il passaggio dal blogging al micro-blogging che sta assumendo un ruolo sempre più dominante, capace di eludere le censure dei regimi, i tentativi di oscurare eventi e situazioni conflittuali esplosive. Solo a titolo di esempio citiamo il movimento dell'Arab Spring Uprising 2011, a tutti noto: esso è stato condotto anche attraverso il microblogging, per organizzare proteste, adunate in piazza, convocazioni di massa a sorpresa.
Per rendere l'idea del fenomeno pensiamo soltanto al fatto che il nostro incontro del 2 maggio ha originato più di 80.000 tweets. Un tweet (dal verbo inglese "cinguettare") è un testo di 140 caratteri inviato da un utente Twitter a tutti coloro che lo seguono, i suoi followers. Ovviamente, con 140 caratteri a disposizione, la sfida si concentra sull'essere il più concisi possibile.
I tweets possono essere contrassegnati tematicamente da una parola chiave detta hashtag (#). I tweets dedicati al Vatican Blogger Meeting 2011 - contrassegnati dalla parola chiave # vbmII - hanno raggiunto subito lo status di trending, cioè sono entrati nella lista dei dieci argomenti più popolari su Twitter in quel momento, affiancando i commenti sulla notizia della morte di Osama bin Laden, anch'essa annunciata su Twitter. Un tweet tra le migliaia raccolte dagli organizzatori affermava: "One of the Top Catholic Stories for 2011 is definitely going to be the Beatification of jpII. #vbmII will also make the list this year".
Una modalità comunicativa di questo genere apre orizzonti sorprendenti non solo per la pubblicità, ma per la stessa formazione umana e culturale. Proprio in questa linea si dovrebbe studiare il blog e la rete dei bloggers, creando spazi di dibattito e di confronto tematicamente inusuali ma non per questo meno efficaci e incisivi.
Si tratta dei cosiddetti new pockets of dialogue, piccoli gruppi di riflessione, capaci di intercettare altri, singoli o gruppi, alla ricerca di confronto e di risposte su temi oggi molto sensibili.
Lo spazio profano e quello sacro, dunque, stanno trovando una nuova modalità di connessione, che inaugura un vero e proprio "Cortile dei Gentili" in rete dalle possibilità illimitate. L'incontro del 2 maggio ci ha fatto comprendere che sta sorgendo una nuova realtà che comunica emozioni, sentimenti, moti dell'anima, opinioni, racconti secondo una modalità inedita che lo stesso McLuhan non avrebbe mai sospettato. Pensando ai bloggers e ai loro testi lapidari, sincopati, qualche volta al limite dell'ermetismo, viene in mente un aforisma del filosofo greco Talete (VII-VI prima dell'era cristiana): "Molte parole non sono mai indizio di molta sapienza".
Cerchiamo allora di evocare alcune proposte emerse in questo dialogo, scegliendo le più suggestive, le più interessanti e un po' provocatorie, per mettere in luce la necessità di non lasciare che questo incontro dei bloggers rimanga solo un evento da consegnare agli annali della storia, ma diventi il primo passo di un lungo cammino in ascolto di tante persone che desiderano parlare con noi. La prima suggestione ha come riferimento la prossima Giornata Mondiale della Gioventù a Madrid, con la richiesta di organizzare in quella cornice un altro incontro dei bloggers. Una seconda proposta suggeriva di consegnare pure ad alcuni bloggers le stesse cartelle informative che solitamente vengono date, sotto embargo, dalla Santa Sede alla stampa. Si è anche suggerito di iniziare una forma di accreditamento dei bloggers per i grandi eventi ecclesiali, come avviene per gli inviati dei mezzi di comunicazione più usuali, in video, audio e stampa.
È stata avanzata anche la possibilità di dare una forma di oversight ("supervisione") ai blogs cattolici, mentre altri affermavano giustamente di non sottovalutare l'esigenza di libertà. Inoltre, è stato fatto presente che molti giornali, riviste, notizie e contenuti di eventi ecclesiali convergono nei blogs e questo modus operandi ha già dato un notevole contributo alla nuova evangelizzazione, pur considerando le non poche caratteristiche di contestazione presenti nella blogsfera.
Degna di menzione è stata la proposta di pensare all'accesso ai futuri news portals ai portatori di handicap. Da ultimo segnaliamo l'insistenza per l'uso del sistema "multilinguaggi" nei portali di notizie. Queste sono solo alcune delle tante proposte lanciate e che continuano a navigare in rete. Non commentiamo queste proposte, ma le rilanciamo dalle colonne di un giornale molto significativo come "L'Osservatore Romano". Per certi versi il Vatican Meeting for Bloggers è entrato a far parte della storia della comunicazione. La storia è l'esperienza che prende una forma e una direzione. In questo senso ritengo che l'incontro abbia fatto confluire esperienze diverse e ha dato loro una forma. Non c'erano obiettivi rigidi da raggiungere, ma realtà e desideri da verificare, dal momento che nessuno sapeva bene cosa aspettarsi dall'incontro.
Non c'era un programma predefinito su temi e questioni da trattare, ma solamente una struttura per poter permettere uno scambio. Le parole di padre Federico Lombardi sono state significative: "I blogger cattolici rappresentano una porzione rilevante dell'opinione pubblica nella Chiesa. Il magistero conciliare già prevedeva questa realtà". E ancora: "L'ego è un elemento problematico ma significativo della realtà dei blogger. Lo vedo come un problema su cui riflettere anche dal punto di vista esistenziale, anche perché noi viviamo il nostro lavoro di comunicatori sulla parola "servizio". Nella comunicazione la dimensione del servizio al mio interlocutore è la chiave. È un servizio alla crescita della comunità umana nella democrazia, nel rispetto e nel dialogo".
A un certo punto dell'incontro la parola "ascolto" ha fatto breccia ed è stata ripetuta più volte, mentre il twitter feed si aggiornava ritmicamente e ad alta velocità registrava gli umori, le idee, i pensieri e i "feedback" non solo di chi era in sala ma anche di gente che partecipava all'evento via internet. Non ci sono impegni fissi per il futuro, perché il meeting non si è concluso con appuntamenti precisi. Comunque è chiaro che proprio la mancanza di impegni definiti mobilita la fantasia e sta creando nella blogsfera un pullulare di idee e progetti. Il meeting, quindi, continuerà a vivere proprio in quella rete di comunicazione che ormai avvolge tutto il pianeta.

L'Osservatore Romano 22 maggio 2011

 


 
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WORLD SUNDAY FOR PEACE: ANCHE NOI OGGI A KINGSTON (GIAMAICA)

Post n°1931 pubblicato il 22 Maggio 2011 da Giuranna
 

 

Si celebra oggi la Domenica mondiale per la pace all'interno della Convocazione Ecumenica Internazionale per la Pace indetta dal Consiglio Ecumenico delle Chiese (World Council of Churches). Si tratta di un appuntamento ecumenico che si sta svolgendo a Kingston (Giamaica) dal 17 al 25 maggio e che costituisce la conclusione del "Decennio per superare la Violenza".

L'iniziativa è poco nota in Italia, ma ha un forte significato. A Kingston è presente anche una rappresentanza italiana, tra cui Paolo Colombo delle Acli milanesi.

Leggi in italiano i resoconti da Kingston sul sito www.chiese-e-pace.it oppure visita il Overcoming Violence del WCC (in inglese).

Il momento decisivo della Convocazione di Kingston sarà l’adozione di una "Dichiarazione Comune delle Chiese sulla Pace Giusta" la cui redazione è stata avviata nella forma di una scrittura collettiva di un Documento preparatorio sul quale si sono coinvolti molti gruppi legati alle varie Chiese cristiane, impegnati nei problemi della pace e della riconciliazione.

Per sentirsi spiritualmente uniti all'assemblea di Kingston in questa "domenica mondiale per la Pace" si può recitare questa preghiera ecumenica:

 

PREGHIERA PER LA PACE
domenica 22 maggio 2011

Dio della pace, a cui nulla è impossibile, creatore, redentore, vivificatore: ancora una volta veniamo a Te per implorare la tua misericordia e il tuo perdono. Dacci di poter ricominciare di nuovo e aiutaci a dare un’opportunità alla pace in questo mondo. Sì, vogliamo dare alla pace una possibilità, perché abbiamo mancato tante occasioni, abbiamo impedito tante iniziative e siamo stati a guardare, quando il bene veniva sopraffatto, invece di vincere il male con il bene. Perdonaci, Signore.
Dona nobis pacem. Ti preghiamo, donaci la pace.
Mentre chiediamo il tuo perdono, vorremmo che questo stesso istante diventasse un tempo di pace, in cui rinnovare il nostro impegno di artigiani di pace e di giustizia. Ti rendiamo grazie per il Decennio per superare la violenza, per il lavoro svolto per accrescere la nostra coscienza e il nostro desiderio di pace. Al tempo stesso confessiamo che c’è molto di più da fare se vogliamo davvero dare alla pace una possibilità.
Dona nobis pacem. Ti preghiamo, donaci la pace.
Attraverso il tuo Spirito, ti chiediamo di consacrare alla pace i nostri cuori e le nostre menti e di far sì che le nostre vite stesse siano il punto di partenza della pace, qui ed ora. Aiutaci a cooperare con Te, dando alla pace una possibilità, creando un mondo in cui la pace sia il nostro ethos e la nostra essenza. Donaci la pace, ti preghiamo. Donaci saggezza e coraggio: saggezza per discernere ciò che porta alla pace, e coraggio per essere fedeli e obbedienti a Te.
Dona nobis pacem. Ti preghiamo, donaci la pace.
Dio della pace, a cui nulla è impossibile, facci strumenti della tua pace alla Convocazione internazionale ecumenica per la pace e in ogni luogo, così che possiamo compiere la tua volontà, e dare così alla pace una possibilità. Nel nome del Principe della pace, Gesù Cristo, nostro Signore e Salvatore. Amen.

Preghiera dai Carabi per la Convocazione internazionale ecumenica per la pace.

 

*   *   *

 

 

Di seguito puoi scaricare la versione pdf della presentazione

 


 
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LA GIUNTA GALLEGGIANTE

Post n°1930 pubblicato il 21 Maggio 2011 da Giuranna
 

disegno di Massimo Cavezzali

 

Per illustrare il post ho scelto questo bel disegno di Massimo Cavezzali perché descrive bene la piatta ambiguità della Giunta Alparone-Bogani.

E' una foto di gruppo, certo: si tratta di quattro gatti (diversi per colore, eppure uguali per l'espressione attonita e stralunata). Ma potrebbero essere anche quattro mani intente nel gesto scaramantico delle corna. Oppure quattro forchettoni da cucina o ancora quattro navi vichinghe che solcano il mare...

Insomma, l'immagine è quella giusta per fotografare la Giunta che amministra Paderno Dugnano dal 6-7 giugno 2009.

Dicono di governare la città, ma che cosa fanno in concreto? Quali sono gli atti amministrativi per i quali saranno ricordati?

Chiacchierano tanto (soprattutto il Sindaco), ma alla prova dei fatti non sono efficaci nel comunicare.

Si esercitano a fare giochi di prestigio, senza avere il fascino del prestigiatore.

Fingono una competenza che non c'è.

Galleggiano.

Prima o poi i padernesi si accorgeranno che la Giunta Alparone-Bogani è priva di spessore.

E questa possibilità li spaventa.

 

 

 
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CINQUE PROPOSTE PER DOMENICA 22 MAGGIO

Post n°1929 pubblicato il 21 Maggio 2011 da Giuranna
 

Domenica 22 maggio c'è solo l'imbarazzo della scelta tra le varie proposte offerte dal calendario.

Tra Paderno e Cinisello si svolgerà la Festa del Parco Grugnotorto.

Per le strade di Paderno Dugnano si correrà la Don Bosco Running, giunta alla terza edizione.

Lungo la via Comasina, presso la Chiesetta del Pilastrello, si terrà una cerimonia semplice e significativa: la posa di una icona religiosa donata dalla Cooperativa sociale Emmaus. Per i particolari visita il blog Paderno Dugnano Blogolandia.

All'Anfiteatro Parco Lago Nord è previsto il 2° Raduno Bandistico Amici della Musica: per approfondire leggi sul blog Paderno 7.0

 


A Bollate si svolgerà la manifestazione Bollate alza la testa! Comitati in festa

 

 


 
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'NDRANGHETA, LA DEBOLEZZA DELL'IMPRENDITORE EDILE

Post n°1928 pubblicato il 20 Maggio 2011 da Giuranna
 
Tag: Mafie

 

Immagino che non sia per niente facile fare l'imprenditore edile oggi, anche nel Nord Milano. Se - come dicono gli esperti - il settore dell'edilizia risulta gravemente esposto al rischio di infiltrazioni mafiose, riconosco che non è facile lavorare onestamente.

Per questo rimango molto colpito dalle dichiarazioni rese oggi dall'avvocato di Maurizio Luraghi, per il quale è stata confermata la condanna a quattro anni e mezzo di carcere: 'Ndrangheta cantieri, "Imprenditori soli contro criminalità"

Non è facile, ma che fare?

Se per prime non si levano le "voci oneste" dell'edilizia, come farà la società a liberarsi dal cancro che la affligge?

 

 


 
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RHO-MONZA, I PARROCI DI PADERNO DUGNANO SCRIVONO A PODESTA'

Post n°1927 pubblicato il 20 Maggio 2011 da Giuranna
 


Città 2000 di maggio (da domani in edicola) apre con la notizia: Rho-Monza: lettera al Presidente Guido Podestà. I parroci scrivono alla Provincia.

In esclusiva su Città 2000 il testo dei parroci padernesi a favore dell'interramento.

Comunicato stampa

 

Ai giornalisti delle testate ed ai gestori dei blog che si occupano di Paderno Dugnano
Ad altre persone a vario titolo impegnate nella comunicazione sociale a livello locale

 

I parroci scrivono alla Provincia sulla questione Rho-Monza

 Per conto dei parroci della città di Paderno Dugnano ed in qualità di direttore del mensile Città 2000, vi scrivo per informarvi che i sacerdoti responsabili delle tre comunità pastorali (Paderno-Villaggio Ambrosiano, Dugnano-Incirano, Palazzolo-Cassina Amata) ed il parroco di Calderara hanno firmato ed inviato una lettera all’amministrazione provinciale di Milano in merito alle questioni relative ai progetti sulla Rho-Monza. I parroci, nell’assoluto rispetto dei differenti ruoli e delle diverse responsabilità, con questa lettera intendono farsi interpreti delle preoccupazioni che hanno colto tra la gente, riguardo all’importante e utile adeguamento infrastrutturale, per sollecitare «un’ulteriore efficace azione di approfondimento che, in collaborazione con gli amministratori e i cittadini dei comuni interessati, sappia individuare la soluzione condivisa, rispettosa della salute dei cittadini, urbanisticamente apprezzabile ed economicamente sostenibile a lungo cercata».

 

I responsabili delle comunità cristiane locali, che hanno seguito il dibattito sviluppatosi in questi anni, esprimono un parere a favore a soluzioni che prevedano anche parziali interramenti, sostenute dal comitato spontaneo dei cittadini, dalla giunta e da tutto il consiglio comunale.

 

La lettera è pubblicata integralmente su Città 2000 di maggio che sarà in edicola e nelle parrocchie da domani.

 

Alberto Manzoni


 

 
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DOMANI 21 MAGGIO: FESTA DEL 1° CIRCOLO ALLA SCUOLA CURIEL

Post n°1926 pubblicato il 20 Maggio 2011 da Giuranna
 

 

Domani, sabato 21 maggio, il bel giardino della Scuola primaria Curiel del Villaggio Ambrosiano resterà aperto per tutta la giornata per ospitare la Festa di fine anno scolastico del 1° Circolo che comprende le Scuole dell'infanzia di via Tunisia e via Battisti e le elementari De Marchi e Curiel.

La manifestazione, organizzata dal Comitato Genitori con la partecipazione attiva delle insegnanti e soprattutto dei bambini, è un appuntamento fisso particolarmente apprezzato dai partecipanti. Quest'anno il tema-guida della festa sarà l'Unità d'Italia: "Tutti insieme con rispetto".

Programma

ore 10: apertura cancelli, bar e mercatino
ore 10,30: SPETTACOLO BAMBINI

ore 12,30: apertura CUCINA (salamelle, patatine fritte, panini, pizze, hot dog, cibi etnici, torte, dolci e gelati)

ore 14: apertura LABORATORI (per bambini dai 3 anni in su)
Inoltre GRANDE GIOCO DELL'OCA organizzato dal Progetto Agorà (con il contributo di Fondazione Cariplo) e in palestra TORNEO DI BASKET.
Al temine estrazione dei biglietti della LOTTERIA.

Scarica il volantino e... vieni!

 

 


 
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DISABILI IN PIAZZA: NON SOLO FISCHI ALLA MORATTI

Post n°1925 pubblicato il 20 Maggio 2011 da Giuranna
 

(dalla photogallery del Corriere della Sera)

 

I grandi mezzi di comunicazione si sono fermati - come avviene spesso - sul particolare giornalisticamente più redditizio: i fischi dei disabili e delle associazioni nei confronti di Letizia Moratti.

Repubblica: Moratti fischiata al presidio dei disabili con Formigoni, un'ovazione per Pisapia

Su quanto è successo ieri mattina davanti al Pirellone conviene leggere il comunicato sul sito di LEDHA (Lega per i diritti delle persone con disabilità): “NO AI TAGLI AI SERVIZI SOCIALI”. Grande successo per il Presidio indetto da LEDHA

Il direttore LEDHA, il padernese Giovanni Merlo, mi ha confermato il grande successo dell'iniziativa (di cui avevo parlato nel post del 16 maggio). "La vera notizia - ha dichiarato Merlo - è che i manifestanti sono riusciti a far scendere in piazza il Presidente Formigoni, l'Assessore Regionale Boscagli e i candidati sindaci Giuliano Pisapia e Letizia Moratti. Sono usciti dal Palazzo per ascoltare le ragioni della protesta e si sono impegnati a fare qualcosa per dare una risposta puntuale alle richieste. Una delegazione delle associazioni è stata ricevuta anche dalla Commissione competente del Consiglio Regionale e sulle questioni al centro delle proteste si è avviato un dialogo".

Naturalmente la mobilitazione va avanti finché a livello nazionale non verranno ritirati i tagli oppure (più verosimilmente) finché la Regione non prevederà nel bilancio di assestamento adeguate risorse per coprire gli effetti negativi delle decisioni del Governo.

In questo senso è importante continuare a segnalare alla Regione il disagio avvertito dalle famiglie delle persone con disabilità, dalle associazioni che operano in questo ambito e dai Comuni. Se infatti la Regione recepirà le richieste formulate, il danno potrà essere contenuto. Altrimenti i più deboli pagheranno pesantemente il costo della politica antisociale del Governo.

 

 


 
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GRILLI PADERNESI: INTERVISTA A SILVANA CARCANO

Post n°1924 pubblicato il 19 Maggio 2011 da Giuranna
 

Alle ultime elezioni amministrative uno dei risultati degni di nota è stato sicuramente quello del MoVimento 5 Stelle di Beppe Grillo. Ieri ne ha parlato Carlo Arcari su PadernoForum: 5 Stelle: una sfida che va accettata; oggi vi propongo l'intervista a Silvana Carcano, anima e "organizzatrice" dei grillini padernesi. Candidata lo scorso anno alle Regionali, ha ottenuto un risultato invidiabile (e certamente invidiato da altre forze politiche locali). Ho posto a Silvana Carcano quattro domande ad ampio spettro, alle quali ha risposto prontamente.

Se altre forze politiche di Paderno Dugnano desiderano proporre un'analisi del voto con riferimento alla realtà locale, sono interessato e disponibile a pubblicare.

 

Il MoVimento 5 Stelle di Beppe Grillo ha ottenuto ottimi risultati. Qual è in generale la tua valutazione?

Questi risultati dimostrano parecchie cose e costringono tutti i vecchi politicanti a fare i conti con un panorama politico trasformato e dotato di caratteristiche ben diverse da quelle dei partiti politici tradizionali. Utilizziamo strumenti sconosciuti ai più, superiamo barriere fisiche e culturali nemmeno percepite dai partiti, attiviamo dialogo e partecipazione in maniera diffusa e coinvolgente, senza mediatori, dirigenti, coordinatori, leader. Siamo risultati più consistenti della cordata dei reduci (Fini-Rutelli-Casini) e, nonostante tutto, in queste ore, i media e la politica-casta, continuano a trattarci con un astio pesantissimo. Il che vuol dire che cominciamo a fare paura. Noi, con i nostri candidati sindaco "ragazzini" nati sul web, noi che non spendiamo un euro per la campagna elettorale, e che abbiamo programmi che spesso hanno ispirato anche gli altri partiti, noi che pretendiamo referendum deliberativi e propositivi senza quorum, noi che ci prestiamo alla politica per fare servizio civile, un'offerta di tempo per il proprio paese, noi che siamo stati tacciati di tutto, proprio noi oggi abbiamo ottenuto quello che volevamo ovunque ci siamo presentati.
Chi non attribuisce valore a questa scelta dell'elettorato sbaglia a fare politica. La gente ci ha votato non con la pancia, come sperano i più, ma con la testa. Perchè è alla consapevolezza delle persone che miriamo, non andiamo a fare ricerca di voti facendo leva sull'irrazionale come hanno fatto ormai da decenni i nostri politici (come il Partito dell'Amore, la Lega del "ce l'abbiamo duro", la sinistra del "volemose bene tutti, non mi arrabbio con nessuno perchè faccio lo zerbino a tutti"). Noi miriamo ad accrescere la partecipazione dei cittadini, non a rappresentarli, a chiedere loro di riavvicinarsi alla politica, non di votarci. Chiediamo di spegnere le televisioni e di chiudere negli scantinati le parole svuotate del loro significato, per riappropiarsi della comunicazione fatta di parole dotate del loro significato. Ad esempio, da decenni i partiti politici (destra e sinistra) parlano di democrazia insultando questo sostantivo, denigrandolo con comportamenti e linguaggi del potere e della casta, che nulla hanno a che fare con la democrazia. Giovanni Sartori scrisse in Democrazia e definizioni, parlando della democrazia, "se uno stesso vocabolo può nobilitare pratiche tanto opposte e ripugnanti, è chiaro che quel nome non significa più nulla, e che non sappiamo di cosa stiamo parlando".
Nei partiti politici tutto vuol dire il contario di tutto. Ogni parola viene derubata del suo potere, negata il giorno successivo, riproposta con significato opposto e rispiegata meglio per confondere maggiormente le acque. Nessuno, nei partiti politici, è più credibile. Hanno tutti manipolato deliberatamenti i significati delle parole e quindi della conoscenza delle persone, riducendone il potere trasformativo. E questo è un duro colpo per la democrazia, i partiti devono farsi carico di questa responsabilità.
Per il M5S invece le parole hanno il loro peso. Ci dicono, ad esempio, che abbiamo rubato i voti. Per qualcuno che ruba qualcosa, c'è un altro che ne detiene la proprietà. Diversamente non c'è furto. La sinistra crede di avere la proprietà degli elettori? E la libertà? In cosa è diverso questo ragionamento dall'acquisto di parlamentari fatto da Berlusconi per stare a galla? Il M5S è l'alternativa e l'abbiamo dimostrato.
"Chiamare le cose con il loro nome è un gesto rivoluzionario", disse Rosa Luxemburg.
Noi vogliamo restituire il significato a parole violentate come la democrazia, perchè le parole servono a produrre trasformazioni e a cambiare la realtà quando tornano ad avere il loro giusto significato.
Ormai la gente l'ha capito.
 
Grillo non ha voluto dare indicazioni di voto in vista del secondo turno, ma Calise ed altri hanno fatto capire che preferiscono Pisapia alla Moratti.

Abbiamo ripetuto allo sfinimento che non faremo apparentamenti con nessuno e che non daremo nessuna indicazione di voto. Siamo un Movimento, che vi piaccia o no non siamo un partito con dei dirigenti che credono di pensare e decidere per tutti. Ognuno può decidere liberamente cosa fare. Certo è che spingeremo per incrementare l'informazione così che i cittadini possano scegliere con più consapevolezza. E l'informazione la si trova in rete. Il nostro candidato Sindaco di Napoli, Roberto Fico, ha espresso ieri un pensiero molto significativo, che condivido: "La nostra percentuale non è un pacchetto di voti sul mercato. E’ l’espressione libera di tante scelte individuali che non hanno bisogno di una dichiarazione ufficiale per orientarsi ora. L' indicazione di voto è l’espressione dell’arroganza che si rivolge alla massa informe e non agli individui consapevoli."
 
Perché a Milano il MoVimento 5 Stelle non è "esploso" come è successo invece a Bologna, dove ha ottenuto quasi il 10%?

Bologna è praticamente una delle prime, se non la prima città, in cui il M5S fonda le sue radici. Giovanni Favia era già consigliere a 5 stelle nelle scorse amminsitrative bolognesi. E in Emilia abbiamo già due consiglieri. E' normale che in quella Regione e in particolare a Bologna ci sia stato un risultato più consistente frutto di una lunga e intelligente semina protratta negli anni.
Milano poi è oggettivamente una città molto più complessa, dal punto di vista politico. Per noi il risultato di Mattia consigliere non era affatto scontato. Ci ha ripagato l'aver ascoltato la voce di chi solitamente viene deriso, i giovani. Derubati di tutto, oggi i giovani hanno la possibilità di avvicinarsi alla politica in maniera snella, semplice, efficiente, propositiva con il M5S. Ed è da loro, con loro e per loro che si cambia il mondo. I ventenni cambiano il mondo. Mattia Calise su Milano è davvero l'esempio di una nuova politica, espressione di un movimento che restituisce ai giovani la parola.

Guardando alla realtà di Paderno Dugnano, che cosa è cambiato dall’anno scorso quando nel nostro Comune il MoVimento 5 Stelle ha raccolto 831 voti pari al 3,95%? Quanti siete, come vi siete organizzati, che cosa state facendo?

Il nocciolo duro che già aveva lavorato alle regionali si è ingrandito, di frequente qualcuno ci scrive e si aggrega. Serve poco per "diventare" attivisti del Movimento 5 Stelle, non ci sono tessere da fare, non ci sono particolari regole da rispettare. Basta non essere iscritti a partiti, consocere la Carta di Firenze e il non Statuto. E avere dimestichezza con la tecnologia informatica. Ognuno è libero di partecipare con progettualità concrete da sviluppare. E' un vantaggio lavorare molto in rete perchè nell'immediato si trovano competenze di cui si ha bisogno, si partecipa e, cambiando idea, si può decidere di non partecipare più a quel progetto. Nessun vincolo. Certo, a volte, è anche una debolezza. Gli infiltrati e coloro che hanno come unico obiettivo farci perder tempo e insinuare malignità non mancano mai. Ma il tempo aiuta a capire chi vuole davvero partecipare e costruire.
Non abbiamo un'organizzazione e nemmeno dei coordinatori. So che può risultare difficile da comprendere (anche per questo attiriamo maggiormente giovani che hanno frame mentali maggiormente vicini all'immagine del cervello plastico piuttosto che gente adulta con strutture che richiamano a ideologie e verticismi decisionali). Eppure non esistono strutture.
Un esempio chiarisce tutto: una decina di attivisti del M5S hanno scritto una Proposta di Legge ad Iniziativa Popolare Regionale, chiamando competenze specifiche richieste per scrivere tale proposta per dimezzare gli emolumenti dei consiglieri regionali lombardi. Hanno messo in rete tale Progetto, la legittimazione naturale che ne è derivata è evidente nel movimento lombardo che, all'unisono, ha attivato tutte le persone per depositare i moduli nei propri comuni, per l'organizzazione dei banchetti, per la stampa del materiale, etc. Il tutto senza nessun coordinatore o struttura. Ad oggi, in due mesi, abbiamo il sito www.zeroprivilegi.org, abbiamo depositato i moduli per le firme e i cittadini possono già recarsi nei propri comuni e firmare. A Paderno, nello specifico, ci saranno anche banchetti il 22, il 29 maggio e il 5 giugno al Lago Nord.
Sarà l'occasione anche per chiedere la partecipazione ai referendum, per informare sui temi caldi padernesi (no inceneritore, interramento Rho-Monza, questione amianto, Eureco, etc.) e per farci conoscere sempre più.

 

 


 
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FIGUS (PD): "SODDISFAZIONE PER IL RISULTATO DI PISAPIA"

Post n°1923 pubblicato il 19 Maggio 2011 da Giuranna
 

Ricevo da Oscar Figus, coordinatore cittadino del PD:

Voglio esprimere la nostra grande soddisfazione circa i risultati del primo turno delle elezioni amministrative, il vantaggio di Giuliano Pisapia ed il grande successo ottenuto dal Partito Democratico a Milano. Soddisfazione non tanto e non solo di bandiera ma proprio sul metodo scelto per la campagna elettorale.

Perché Giuliano Pisapia è stato scelto con delle primarie vere, con una applicazione di democrazia più unica che rara nel panorama politico italiano di cui il nostro Partito è il principale artefice.

Perché Pisapia è una persona seria e onesta, che ha parlato di programmi facendo proposte costruttive, mentre la sua avversaria, Letizia Moratti, ha scelto di farne una campagna di immagine tappezzando, fino all’eccesso, la Città di sue icone e cercando continuamente e come abbiamo visto, di buttarla in rissa fino ad arrivare alla menzogna più spudorata.

Ma soprattutto perché tra le proposte di Pisapia ci sono proposte interessanti anche per noi, ad esempio quella di istituire l’assemblea permanente dei sindaci dell’area metropolitana, perché oggi non è più possibile governare Milano senza confrontarsi con l’intera area metropolitana dialogando su tutte le questioni di interesse sovra-comunale.

Su tanti temi, in questi anni di governo del centrodestra, Milano è rimasta egoisticamente chiusa in se stessa fino ad arrivare a comportamenti assurdi della Moratti sindaco, capace di ordinare alle forze dell’ordine di spostare la prostituzione subito fuori dai confini comunali e di vantarsi di non avere accettato profughi in città mentre ne vengono sistemati centinaia a pochi chilometri di distanza, a Pieve Emanuele.

Un’operazione di maquillage, perché se la prostituzione e i profughi sono un problema quella della Moratti non è la soluzione e su queste come su altre questioni, ad esempio sull’ambiente e sul lavoro ma anche sulla cultura, l’ambito d’intervento non può che essere quello dell’area metropolitana nel suo complesso.

Oggi, a destra, molti dicono che bisogna abbassare i toni e tornare a parlare alla gente dei problemi della gente, noi diciamo che questo bisognerebbe farlo sempre e non solo durante le campagne elettorali, va fatto anche quando si vince e si assumono responsabilità di governo che è troppo facile dare la colpa a qualcun altro per i propri errori, come fa oggi la Moratti e come sempre fanno i politici di centro-destra, anche quando vincono dove – a sentir loro - c’è sempre una eredità disastrosa.

Anche nella nostra Città, dove a sentire Lega e PDL, i soldi mancano sempre a causa di buchi di bilancio delle amministrazioni precedenti salvo poi avvantaggiarsi dei riconoscimenti che il nostro comune prende grazie alle politiche di bilancio passate,  dove la Biblioteca Tilane è una cattedrale nel deserto salvo poi essere sempre presenti per potersene vantare, dove riescono ad attribuirsi inaugurazioni di piste ciclabili fatte invece dall’amministrazione precedente e addirittura a dare la colpa a chi c’era prima per la  scelta del tipo di asfalto causa di tante buche nelle strade.

Molto si è sentito dire sulla responsabilità della debacle del centro destra a Milano, una campagna elettorale dai toni sbagliati, errata impostazione della comunicazione,   volontà di farne un indicatore nazionale e pochi hanno il coraggio di dire che la vera grande colpa e della coppia Moratti/Berlusconi: non per come hanno fatto la campagna elettorale ma per come hanno governato fino ad ora.

Grazie per l’attenzione e buona giornata

Oscar Figus
Coordinatore Cittadino
Partito Democratico
Paderno Dugnano

 


 
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