Creato da Giuranna il 05/07/2008
Blog di Giovanni Giuranna - consigliere comunale della lista civica Insieme per cambiare di Paderno Dugnano

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La scommessa è un blog di Paderno Dugnano Responsabile Giovanni Giuranna (da giugno 2014 consigliere comunale per la lista civica Insieme per cambiare).

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Messaggi del 31/10/2010

HALLOWEEN AGAINST ALL SAINTS?

Post n°1140 pubblicato il 31 Ottobre 2010 da Giuranna
 

 

 

Ricevo da Alberto Manzoni la seguente riflessione sulla festa di Halloween, che ormai dilaga tra le giovani generazioni. Tra cattolici l'argomento è controverso: c'è chi non la sopporta e la combatte con animosità, chi la tollera storcendo un po' il naso, chi la apprezza perché è simpatica e intrigante e chi, infine, si interroga su come rielaborarla perché non rimuova la festa di Tutti i Santi e la Memoria dei  Defunti.
Personalmente mi colpisce l'«effetto diserbante» che questa festa, di fatto, provoca: in pochi decenni è stata capace di far piazza pulita di tradizioni secolari. Interessante, no?


Ciao Giovanni, ti scrivo... tu dirai “finalmente”. Sì, ci sono tanti argomenti che tratti sui quali mi verrebbe istintivo di dirti la mia. Ma poi lascio perdere, un po’ per il poco tempo a disposizione, un po’ per la mia ritrosia – non sto qui a dir le ragioni – verso strumenti come questo del blog, che pure svolge una funzione importante nel panorama dei mezzi di informazione, specialmente se è condotto in modo serio.

Ma veniamo subito al dunque. Non so se è per il fatto che non fosse in cima ai tuoi pensieri, oppure hai preferito ignorare volutamente l’argomento proprio per non dargli troppo rilievo, non ho visto interventi – e mi permetto di proportene uno – sulla “cosiddetta festa” di Halloween, e sottolineo “cosiddetta” perché a me e credo alla maggioranza degli italiani non risulta una festa nel senso proprio del termine.

Mi rendo conto che, fra morti sul lavoro e terremoti nazionali e mondiali, uomini più o meno importanti che soddisfano i loro svariati capricci e mass-media che ne fanno oggetto di cronaca togliendosi così la fatica di fare inchieste sui problemi reali del Paese, le zucche e i cappelli da strega rivestono un’importanza di grado molto basso. Tuttavia, di fronte a ragazzini di ambo i sessi, che ho sentito a scuola o in altri ambiti programmare questa serata, e ad adulti impegnati a cercare oggetti utili alla stessa e magari a scuole od altre realtà educative che inseriscono questa “cosiddetta festa” nelle loro attività perché tanto ormai la fanno tutti, ho provato un senso di frustrazione, di rabbia e di pena.

Mi rendo conto che scagliarsi contro questa “cosiddetta festa” assumendo toni da crociata può far sortire la reazione opposta, ma mi pare che il silenzio in questo caso sia sinonimo di connivenza o per lo meno di sopportazione nei confronti di una cosa importata dal mondo anglosassone esclusivamente per scopi commerciali. Si tratta né più né meno di un prodotto – o di un insieme di prodotti – piazzato al consumatore dopo che questi è stato “lavorato” per benino dalla pubblicità, specie negli ultimi due decenni circa. Mi fa rabbia e pena insieme vedere bambini e ragazzi “indotti” da un battage mediatico a “fare festa” per qualcosa che non fa parte della loro vita e della loro tradizione.

Uno mi dirà: ma anche il Natale è diventato consumistico e le ditte di panettoni e spumante lavorano per quello. D’accordo, ma intanto Natale è una festa che ha un senso per l’Italia e per il mondo intero (viene Gesù Bambino, non Babbo Natale, grazie!); ciascun Paese lo solennizza alla sua maniera, non credo che in Perù o nelle Filippine mangino il panettone; non siamo obbligati da nessuno a spendere un mare di soldi e fare i doni è una cosa normale per la gente normale, si possono fare anche a santa Lucia o all’Epifania (non Befana, grazie!).

Un altro mi dirà: ma dobbiamo accogliere anche culture diverse. Va bene: se un ebreo di Milano o provincia mi invita a celebrare la Pasqua ebraica con lui, o dei musulmani vogliono condividere la fine del Ramadan, o con i fratelli ortodossi – presenti in numero significativo nelle nostre città – vogliamo distinguere il Natale nelle diverse date dei nostri calendari, capisco. Ma io non ho mai sentito che ci siano inglesi o statunitensi immigrati fra di noi, che abbiano sentito l’esigenza di manifestare le loro tradizioni invitandoci a condividere questa “cosiddetta festa”.

Un altro ancora mi dirà: non ti piace perché è una festa di origine pagana. Certo, sappiamo benissimo che Halloween tende a desacralizzare la festa dei Santi e soprattutto la commemorazione dei fedeli defunti, puntando proprio sullo “scherzetto” di un fantasma o altro figuro peregrinante per far dimenticare che la morte è una cosa seria, che i nostri defunti non ci fanno paura ma anzi ci aiutano a vivere meglio con uno sguardo che va oltre il presente. È ancor più pagana adesso, visto quello che ho appreso da un “servizio” (chiamiamolo così) televisivo, che intervistava ragazze con cosce scoperte e mascherina da streghetta e dove un compassato signore spiegava – più o meno – che ciascuno interpreta la trasgressione come gli pare. Siccome dobbiamo essere puri come le colombe ma scaltri come i serpenti, prova a pensare a quale genere di trasgressione alludeva il tizio!

Ma la questione è anche un’altra: anche la giubianna, ossia il pupazzo vestito da strega che si brucia in alcune zone della Lombardia, anche vicino a noi, l’ultimo giovedì di gennaio, di solito mangiando il risotto, risente sicuramente di feste pre-cristiane. Però – ribadisco quanto detto sopra – “è festa” perché ha un senso per chi la vive. Così penso che sia significativo che i vescovi cattolici inglesi abbiano invitato i fedeli – seppure in minoranza nel Paese – a non adeguarsi alla moda di Halloween e invece attendere la solennità di Ognissanti accendendo un cero alla finestra.

Ho usato toni da crociata? Non lo so. Ripetendomi – scusami – ritengo che sul costume e sulla comunicazione dobbiamo essere chiari. Ho letto su Famiglia cristiana (ebbene sì, sono un suo lettore assiduo, la leggo da quando ho imparato a leggere) la presa di posizione di don Antonio Mazzi riguardo al Grande fratello, altra gran baggianada che suscita pietà prima che ribrezzo, e non vedo come sia possibile non usare i suoi termini, sia da un punto di vista razionale che da uno di fede.

Non volevo fare un trattato filosofico sopra il senso della festa, ma la passione che penso emerga dalle mie righe è la stessa che mi fa di solito sostenere che dobbiamo salvare il Carnevale, invitare a festeggiare i nostri ragazzi e giovani in modo allegro, magari un po’ goliardico, ma sempre ricordandoci che lo scherzo è bello quando fa divertire chi lo riceve. E poi, come dico a volte provocatoriamente, dovrebbe festeggiare il Carnevale solo chi poi osserva la Quaresima. Altrimenti non ha senso.

Ci risiamo. Scusa, sarà che cose senza senso non riesco a farle... neppure scrivere o fare una festa.

Grazie dell’attenzione e a presto.

Ciao,

        Alberto Manzoni

 
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MORTI CHE SI AGGIRANO VERAMENTE PER LE NOSTRE STRADE

Post n°1139 pubblicato il 31 Ottobre 2010 da Giuranna
 

Halloween?

Parliamo piuttosto di morti che veramente si aggirano per le nostre strade mentre noi facciamo finta di non vederli...

Omicidi di mafia al nord (2005-10)

A Paderno Dugnano la reazione della città stenta a prendere forma:

  • l'Osservatorio antimafia proposto  con grande enfasi dai sindaci del Nord Milano non si è ancora riunito (dal mese di luglio!) perché, come riferisce questa settimana Il Notiziario, "si aspetta l'OK del Prefetto"
  • la Commissioncina antimafia varata dal Consiglio Comunale di Paderno sta lavorando sub secreto (secondo alcune indiscrezioni riferite anche da Padernoforum sarebbe stato eletto a presiederla  il consigliere Cerioni, IdV, per fare un dispetto al PD che aveva proposto Coloretti)
  • la manifestazione antimafia che avrebbe dovuto svolgersi nel mese di  settembre è ormai archiviata. Durante l'ultimo Consiglio Comunale il Sindaco ha detto che si riferiva all'inaugurazione dell'Osservatorio presso il Centro Falcone e Borsellino, alla quale parteciperanno i sindaci della zona.

Eppure, la situazione "mafie in casa nostra" richiederebbe ben altra attenzione!

Date un'occhiata all'inchiesta pubblicata da L'Espresso una decina di giorni fa, dopo la notizia dell'uccisione e scioglimento nell'acido di Lea Garofalo:

Che cosa stia succedendo [a Milano e in Lombardia, NdR], lo spiega il pm Roberto Pennisi nell'ultima relazione annuale, finora inedita, della Direzione nazionale antimafia (Dna).
"Tra le Province di Milano, Varese e Novara diverse decine di associati di 'ndrangheta, attraverso estorsioni, usura, riciclaggio, omicidi e ferimenti, detenzione illecita e porto d'armi, stupefacenti e rapine sono riusciti ad ottenere il controllo completo del territorio (...) per conservare la gestione monopolistica non solo delle attività criminose, ma anche di interi settori produttivi, commissionando reati di estrema gravità e realizzati con modalità esecutive spettacolari".

Un fenomeno "di dimensioni inimmaginabili". Una situazione che, secondo il magistrato della superprocura, "appare del tutto sovrapponibile a quella che negli anni '80 e '90" caratterizzava "il territorio di Reggio Calabria"
.

Leggi integralmente l'articolo de L'Espresso e scarica la relazione annuale (finora inedita) della Direzione Nazionale Antimafia - Distretto di Milano (dicembre 2009).

Guarda anche la mappa interattiva delle cosche nel milanese.

Detto questo... godetevi Halloween!

 

 
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PARLIAMO DI ROM IN MODO SERIO

Post n°1138 pubblicato il 31 Ottobre 2010 da Giuranna
 

E' difficile oggi parlare di Rom. Non offre convenienze politiche per chi non voglia strumentalizzare la questione. Tutt'altro.

Proprio per questo occorre affrontare l'argomento in modo serio e mostrando concretamente alcuni percorsi virtuosi di integrazione.

Vi invito a leggere l'editoriale di Aggiornamenti Sociali, mensile dei gesuiti di Milano (numero di novembre 2010), Fare posto ai rom: missione impossibile? a firma del direttore padre Giacomo Costa.

Dal blog di Fabio Pizzul (consigliere regionale PD ed ex presidente diocesano di Azione Cattolica) segnalo un breve video pubblicato venerdì scorso su YouTube nel quale si racconta una bella storia.

 

 
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