Creato da Giuranna il 05/07/2008
Blog di Giovanni Giuranna - consigliere comunale della lista civica Insieme per cambiare di Paderno Dugnano

AREA METROPOLIS 2.0

CALDERINA (LUGLIO)

 

Area personale

 

Scommettiamo?

Paderno e il Villaggio Ambrosiano sono quartieri diversi ma non tanto da non poter camminare insieme!
Varie cose li uniscono: le due scuole dell'infanzia e le due elementari appartengono all'I.C. De Marchi, le due parrocchie dal 1° settembre 2007 formano un'unica Comunità Pastorale con un solo parroco.
La nostra scommessa è che possiamo crescere insieme, valorizzando le rispettive risorse e potenzialità.

 

La scommessa è un blog di Paderno Dugnano Responsabile Giovanni Giuranna (da giugno 2014 consigliere comunale per la lista civica Insieme per cambiare).

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Messaggi del 15/06/2012

MASSETTI (PD): PROGETTARE LA CITTA' METROPOLITANA

Post n°3082 pubblicato il 15 Giugno 2012 da Giuranna
 

 

Ricevo dal consigliere comunale Gianfranco Massetti (PD) e volentieri pubblico:

Città Metropolitana
Una discussione utile, a Novate Milanese

“L'area metropolitana milanese è l'agglomerato urbano più ricco e produttivo del Paese.
È il centro economico d'Italia e continua ancora oggi a garantire la creazione di circa il 10% del PIL nazionale.
La necessità di enti di governo di area vasta è una discussione che ricorre in modo costante nel dibattito politico del nostro Paese senza aver trovato però una concreta attuazione ..“
Da  queste premesse è partito il dibattito, a Novate Milanese, tra esponenti del PD, SEL, IDV e FDS. Presente Daniela Benelli, l’Assessore di Milano che ha la delega all’Area Metropolitana. L’obiettivo dichiarato era quello di far aderire il Comune di Novate al “Comitato per l’istituzione della Città Metropolitana” che ha già visto l’adesione di molti comuni.

Antonello Patta, fondatore dell’Associazione per Città Metropolitana ha ricordato come nonostante la legge 142/90 e la riforma  costituzionale del 2001 nulla sembrava muoversi ma ora, con la legge Salva Italia che ridimensiona  fortemente le Province entro il 31 dicembre, c’è una grande occasione: non facciamocela sfuggire.

Antonello Boatti, prof. di Urbanistica del Politecnico di Milano paventa subito i rischi: chi controllerà la coerenza tra piani comunali e disegno sovracomunale? E poi è possibile pensare ad una nuova dimensione amministrativa senza Monza?
Se si vuole costruire una proposta in grado di competere con le grandi aree metropolitane il nodo saranno i poteri reali sull’urbanistica e quanto potere/sovranità locale verrà concesso alla Città Metropolitana. Ci vuole coraggio. Mettiamo al centro i valori e innoviamo profondamente: sostenibilità dello sviluppo, consumo di suolo, inquinamento, agricoltura, aree produttive, edilizia sociale. Pensiamo  anche a costruire nuovi Municipi che vadano oltre le dimensioni e i confini attuali. Milano deve esportare eccellenze, decentrare i servizi e recuperare verde ed abitanti.

Daniela Benelli: La Città Metropolitana sarà una forte innovazione perchè farà sparire due istituzioni: la Provincia  e il Comune di Milano. il Comitato che abbiamo costituito deve vedere un ruolo dei comuni perché  la nuova realtà amministrativa sarà su base volontaria Per noi la Città Metropolitana dovrà avere i Municipi e non dovrà essere  di secondo  livello. Sarà forte e con poteri che andranno definiti perché dovrà competere con le aree metropolitane  del mondo. Serve un consenso ampio per raggiungere l’obiettivo.
Anche le forze economiche sono  favorevoli perché la crisi ci dice che così non ce la facciamo più.

Stefano Zamponi, capogruppo IDV in Regione, ha affrontato il tema del centralismo regionale che preoccupa e ricordato come Milano sia sempre stata matrigna  nei confronti dell’hinterland. Servono idee innovative come l’ apertura di ATM alla proprietà dei comuni..

Marco Banderali, architetto del  PGT di Novate ha affrontato il tema degli insuccessi della pianificazione sovracomunale. Ci sono pericoli forti in questo momento transizione: chi deciderà delle politiche sovracomunali, chi decide sulla Rho/Monza?
Perché la Città Metropolitana  possa funzionare bisognerà avviare un sistema di perequazione degli oneri e dei benefici (tasse, suolo, insediamenti..) ed affidarsi ad un forte un sistema partecipativo.

Questo il dibattito e tra il pubblico una seria consapevolezza che questo sarà il problema dei nostri territori

E Paderno Dugnano? Si può restare fermi e aspettare?
No.Perché dobbiamo e possiamo  giocare un ruolo positivo per valorizzare il nostro territorio e le nostre eccellenze. Per evitare ulteriori problemi  (Rho-Monza, Inceneritore..) e affrontare insieme i problemi dell’area vasta milanese (trasporti, rifiuti, acqua, pianificazione urbanistica..)
Quello che non ci  serve è  restare al margine dei processi e del dibattito pubblico che sta investendo gli enti locali, la provincia e l’ area milanese e finire così per diventare, ancora,  periferia degli altri.

Non è questo che si merita una città come Paderno Dugnano.

Gianfranco Massetti

13 giugno 2012

 

 


 
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METROPOLIS, STASERA OMAGGIO A MARCELLA PEDONE

Post n°3081 pubblicato il 15 Giugno 2012 da Giuranna
 

 

Stasera ad Area Metropolis 2.0 ore 21:

 

OMAGGIO A MARCELLA PEDONE:
LA SCOPERTA DI UNA GRANDE DOCUMENTARISTA

Venerdì 15 giugno, ore 21


Presso Area Metropolis 2.0 venerdì 15 giugno alle ore 21 Fondazione Cineteca Italiana, in collaborazione con l’Archivio di Etnografia e Storia Sociale (AESS) – Direzione Generale Cultura – Regione Lombardia, propone la proiezione di C’era una volta in Italia. I filmati di Marcella Pedone, un’antologia di filmati inediti realizzati dalla documentarista Marcella Pedone tra la metà degli anni Cinquanta e gli anni Sessanta. A seguire, nell’atrio di Area Metropolis 2.0 verrà inaugurata con un brindisi l’installazione dedicata al lavoro di Marcella Pedone che resterà ad abbellire l’atrio del cinema per tutta l’estate.

Accompagnate dalla musica appositamente composta dalla pianista Francesca Badalini, le opere di questa documentarista milanese d’adozione costituiscono una preziosa testimonianza etnografica di quell’Italia fatta di tradizioni locali e particolarismi regionali che il boom economico ha cancellato.

Fotografa di professione con una carriera spesa soprattutto nel campo dell’editoria scolastica, Marcella Pedone per un breve periodo ha, infatti, girato l’Italia da sola in roulotte producendo delle pellicole di grande valore, all’insegna perlopiù di un documentarismo indipendente e avventuroso, decisamente all’avanguardia nel lambire, da una posizione personalissima, i territori del cinema etnografico, del corto d’autore e del film industriale.
Riscoperte circa un anno fa, grazie a un deposito di Regione Lombardia, queste pellicole sono state restaurate da Fondazione Cineteca Italiana che, data l’importanza del ritrovamento, ha scelto di dedicare alla documentarista anche un libro, attualmente in vendita presso la cassa di Spazio Oberdan. Si tratta del volume C’era una volta in Italia. I filmati di Marcella Pedone (a cura di Luigi Boledi, Milano, 2012, 128 pp.), l’ultimo nato della collana “Quaderni della Fondazione Cineteca Italiana”, in cui viene ricostruita tutta la produzione cinematografica della regista e che contiene, inoltre, nel DVD in allegato, un’intervista esclusiva con Marcella Pedone e un’antologia di suoi filmati.

Schede dei film e biografia della regista

C’era una volta in Italia. I filmati di Marcella Pedone
R.: Marcella Pedone. Musiche: Francesca Badalini. Ricerche musicali: Elisa Piria. Italia, anni ’50 – ’70, b/n e col., 60’. Restauro digitale a cura di Fondazione Cineteca Italiana realizzato nel 2012.
Antologia dei filmati realizzati da Marcella Pedone tra la fine degli anni Cinquanta e i primi Settanta. Nati per onorare un contratto di collaborazione promozionale con la ditta Ferrania, questi documentari, tutti inediti, travalicano i limiti della commissione e si volgono, con intuizioni ancora acerbe ma nondimeno sorprendenti, verso la documentazione etnografica e il cinema industriale. Alla loro origine sta il non comune talento figurativo dell’autrice, protagonista, negli anni precedenti il boom economico, di una solitaria quanto pionieristica testimonianza cinematografica dall’Italia profonda (il Mezzogiorno) e “minore” (il repertorio folkloristico dell’appennino e di alcune regioni del Nord).

Toscana di nascita ma milanese d’adozione, Marcella Pedone ha una formazione prettamente umanistica, prima di intraprendere un viaggio di studio che la fa approdare ad Amburgo. Qui avviene l’incontro con la fotografia e si manifestano i primi segni di un talento che si farà, negli anni a venire, professione di una vita. Nella seconda metà degli anni Cinquanta Pedone propone alla italiana Ferrania una collaborazione, subito accettata, in campo cinematografico: Ferrania fornirà la pellicola, compresa la nuova 16 mm a colori che ha appena immesso sul mercato; Pedone, dal canto suo, metterà a disposizione la sua apparecchiatura di ripresa (una Bell & Howell, ovviamente 16 mm) allo scopo di propagandare, con proiezioni pubbliche e varie occasioni seminariali, i prodotti della casa ligure.  Negli anni centrali del decennio, dunque, Pedone percorre l’Italia a più riprese lungo la direttrice nord - sud e viceversa, catturando immagini delle realtà locali e delle tradizioni popolari del nostro paese. Il Piemonte delle feste popolari e l’assolata Maremma dei butteri, il furore delle sagre patronali calabresi e l’accesa dinamica della Mattanza nel Trapanese sono solo alcune dei luoghi da lei documentati. Una volta consegnate alla Ferrania, le pellicole non verranno però utilizzate e resteranno confinate in un oblio da cui sono riemerse solo di recente quando Marcella Pedone ha deciso di depositarli presso l’AESS della Regione Lombardia.

Prezzi
Ingresso gratuito con Cinetessera fino ad esaurimento posti.
Chi presenzierà a questa proiezione avrà inoltre diritto a un ingresso scontato per il film di prima visione delle ore 22.30.
Biglietti in prevendita a partire da una settimana prima dell’evento.

Info per il pubblico
Area Metropolis 2.0: Tel. 02.9189181 www.cinetecamilano.it

 

 

 
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