Creato da Giuranna il 05/07/2008
Blog di Giovanni Giuranna - consigliere comunale della lista civica Insieme per cambiare di Paderno Dugnano

AREA METROPOLIS 2.0

CALDERINA (LUGLIO)

 

Area personale

 

Scommettiamo?

Paderno e il Villaggio Ambrosiano sono quartieri diversi ma non tanto da non poter camminare insieme!
Varie cose li uniscono: le due scuole dell'infanzia e le due elementari appartengono all'I.C. De Marchi, le due parrocchie dal 1° settembre 2007 formano un'unica Comunità Pastorale con un solo parroco.
La nostra scommessa è che possiamo crescere insieme, valorizzando le rispettive risorse e potenzialità.

 

La scommessa è un blog di Paderno Dugnano Responsabile Giovanni Giuranna (da giugno 2014 consigliere comunale per la lista civica Insieme per cambiare).

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Le mie radio

 

Messaggi del 04/12/2013

LA DESTRA AMERICANA CONTRO IL PAPA: PREDICA IL MARXISMO

Post n°4925 pubblicato il 04 Dicembre 2013 da Giuranna
 

 

Cresce l'avversione nei confronti di Papa Francesco da parte degli ambienti conservatori.

Mastrolilli ha pubblicato sulla Stampa di oggi un articolo che racconta il "mal di pancia" crescente della destra cattolica americana nei confronti di Bergoglio.

 
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RHO-MONZA, IL CCIRM ANNULLA ASSEMBLEA PUBBLICA CON SERRAVALLE

Post n°4924 pubblicato il 04 Dicembre 2013 da Giuranna
 

 

Ieri il Comitato Cittadini per l'Interramento della Rho-Monza ha diffuso il seguente comunicato stampa:

CCIRM: l'assemblea pubblica con Serravalle non si farà

I fatti degli ultimi giorni, ovvero il sondaggio telefonico, allo scopo di convincere la cittadinanza della messa in opera di Rho Monza secondo il progetto a 14 corsie e non quindi con l’interramento, effettuato da una società privata per conto della società Serravalle, di cui abbiamo riscontro in questi giorni, hanno di fatto prodotto un peggioramento nei rapporti già difficoltosi tra i cittadini, il CCIRM e la società in questione. La sopracitata non ha mai prodotto un riscontro sull’impatto ambientale dell’opera ne sui danni che l’opera recherà alla salute dei padernesi

Riteniamo che promuovere un sondaggio con domande fuorvianti e di dubbia utilità su un campione ,irrisorio, di 400 cittadini padernesi (meno dell' 1% della popolazione), serva solo a inasprire gli animi e ottenga esattamente l'effetto opposto a quello cui noi miravamo, ovvero cercare un confronto che potesse chiarire le reciproche posizioni e analizzare un progetto, licenziato dalla conferenza dei servizi di settembre, che è tutt'ora sconosciuto alla cittadinanza.

Domande come “ per chi ha votato alle ultime elezioni”, “per quale candidato sindaco” “a che area politica appartiene” NULLA hanno a che vedere con un sondaggio serio se non finalizzato a uno scopo diverso, magari in vista delle prossime elezioni amministrative.

E anche domande mirate sul progetto, che ne sottolineano, secondo l’intervistatore, l’utilità per come è stato previsto e non per come lo ha richiesto Paderno. Domande che distraggono il cittadino millantando un futuro green con frasi del tipo:“saranno piantumati 85000 mq a verde più altri 25000mq ci crede ? Alle quali le opzioni di risposta erano: poco, per niente, abbastanza” molto”. Ci domandiamo che senso abbiano se all'interlocutore non viene data la possibilità di potersi informare, sia sull’opera che sulla situazione di impatto ambientale e sulla salute propria e dei propri figli, oltre alle note importanti riguardanti la pesante svalutazione degli immobili nella zona interessata e in quelle circostanti, proprio come noi abbiamo cercato di fare in questi anni?

Perché, se si era interessati veramente a conoscere il gradimento del campione dei cittadini non è stata fatta anche la domanda “ avrebbe preferito la Rho Monza interrata? Con opzioni SI-NO.”

Tutto ciò, a nostro parere, ha un solo obbiettivo. Costruire un falso consenso.

Se a tutto ciò aggiungiamo le recenti dichiarazioni dell'Assessore Del Tenno che, intervistato pubblicamente risponde ridendo della nostra vicenda e la liquida in modo scorretto e superficiale, allora si capisce che, in questo momento, non esiste spazio per un confronto, anche duro, ma civile.

CCIRM

 
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PERCHE' I SALESIANI VOGLIONO CHIUDERE LA LIBRERIA DON BOSCO

Post n°4923 pubblicato il 04 Dicembre 2013 da Giuranna
 

 

Andando a scuola o tornando mi capita sovente di fermarmi alla Libreria Don Bosco di via Melchiorre Gioia. E' un punto di riferimento per moltissimi clienti della zona, eppure la proprietà ha deciso (incomprensibilmente) che deve chiudere per fine gennaio. Il Giorno dedica oggi un servizio a questo tema.

In solidarietà ai lavoratori che conosco personalmente e stimo pubblico di seguito la lettera da loro indirizzata ai giornali di area cattolica senza ottenere risposta:

Egregio Direttore,

Partiamo dai fatti: Mercoledì 30 Ottobre 2013, alle ore 10:30, presso la nostra Libreria Don Bosco Elledici di Milano, sono entrati il direttore generale salesiano Don Valerio Bocci ed il suo fido direttore amministrativo Alessandro Cavalitto per annunciarci che la Libreria Don Bosco Elledici di Milano (sessant'anni di storia l'anno prossimo), sarebbe stata smantellata entro Gennaio 2014. Tutti i dipendenti licenziati (tre full time e due part time) e che l'azienda non riteneva opportuno offrire alcun ammortizzatore sociale come supporto. Nel giro di poche ore lo stesso avveniva presso le Librerie di Firenze e di Roma. Totale diciassette dipendenti licenziati in tronco. In base a quel che ci han detto giuslavoristi che ci stanno seguendo gratuitamente, il costo della cassa integrazione per la casa editrice salesiana Elledici sarebbe di circa 50 euro a persona al mese...Ulteriore ciliegina: la casa editrice salesiana Elledici ha aperto la pratica di licenziamento, senza nemmeno avvisarci ufficialmente con uno scritto.

Venerdì 29 Novembre si è tenuta a Roma la seconda vertenza nazionale tra le parti: la casa editrice salesiana ha ribadito che non intende concedere ammortizzatori. Per Milano non si prospetta ancora soluzione alcuna.

Superato lo sconcerto iniziale, abbiamo cominciato a porci delle domande.

1) Perché la casa editrice salesiana Elledici (Ragione sociale Istituto Bernardi Semeria - Ente Ecclesiastico salesiano civilmente riconosciuto) ha deciso di chiudere in così breve tempo le librerie di Milano, Firenze e Roma senza nemmeno tentare qualche strada alternativa (esattamente come hanno fatto le catene San Paolo che hanno i dipendenti in cassa integrazione o le catene Feltrinelli che usufruiscono di contratti di solidarietà)?

2) Qual è il senso di chiudere a Maggio 2013 le librerie di Genova e Messina e Padova (in tutto otto dipendenti) ed esattamente 180 giorni dopo noi, Roma e Firenze (altri 17 dipendenti), così da impedirci anche l'accesso alla mobilità? Cosa ne sarà delle poche librerie Elledici che rimarranno aperte con un totale dipendenti così basso da non potersi garantire in alcun modo, nel caso di futuri tagli?

3) E la domanda delle domande è questa: può un Ente Ecclesiastico, civilmente riconosciuto, lasciare a casa famiglie (solo nella nostra libreria si parla di otto figli dagli zero ai quattro anni) in questi tempi cupi, senza alcuna intenzione di fornire qualche forma di ammortizzatore? 

Papa Francesco, proprio in questi giorni, ammonisce il mondo che "seguire gli idoli del potere, del profitto, del denaro, al di sopra del valore della persona umana, è diventato norma fondamentale e di funzionamento e criterio decisivo di organizzazione. Ci si è dimenticati e ci si dimentica che al di sopra degli affari, della logica e dei parametri di mercato, c'è l'essere umano e c'è qualcosa che è dovuto all'uomo in quanto uomo, in virtù della sua dignità profonda: offrirgli la possibilità di vivere dignitosamente e di partecipare attivamente al bene comune".

Queste bellissime parole non dovrebbero valere anche per l'editrice cattolica salesiana Elledici?

Grazie per l'attenzione: abbiamo bisogno della vostra solidarietà.

Cordiali saluti.

Libreria Don Bosco Elledici di Milano
Via Melchiorre Gioia 62
tel. 0267072085
milano@elledici.org

 
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