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Il tuo ricordo di Padre Aldo

Post n°1 pubblicato il 17 Marzo 2008 da amici.padrealdo

Questo spazio lo puoi usare per lasciare il tuo ricordo personale su Padre Aldo.

 
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Anonimo il 23/03/08 alle 15:13 via WEB
Un granello di Sabbia. Karibu Bwana “Benvenuto nella mia casa” queste erano le parola che ho più sentito nei quasi 7 mesi trascorsi con te tra le tue genti. Accoglievi tutti, non hai mai fatto distinzione di Etnia, religione, provenienza o ceto sociale. Chi ti ha conosciuto li, proprio li a Morijo nel cuore di uno stato il Kenya (pieno di contrasti A volte crudeli) non ti potrà mai dimenticare. Lo dimostrano tutti gli amici che oggi, da tutta Italia sono venuti a darti il loro saluto, consapevoli che quell’uomo che ogni mattina alle sei accendeva assieme alle macchine della falegnameria anche un cuore malandato, rimarrà per sempre una luce guida inesauribile. Il tuo curriculum, che rimane l’unico tuo scritto autobiografico, inviato all’ amministrazione Comunale per il Prestigioso Premio Totila lo scorso settembre, termina cosi: “Ho visto i capi predoni dei Samburu, dei Turkana e dei Pokot trasformati in agenti di pace; li ho visti mangiare nello stesso piatto; ho sentito cantare la pace: mi sembra di godere la gioia della mia prima infanzia. Come un bambino vorrei ricominciare: la pace deve trasformarsi rapidamente in progresso, economico e sociale; le comunicazioni tra questi uomini devono diventare moderne, con strade e telefoni cellulari. Così deve andare la vita. Una vita spesa per amore e solo per amore! Magari vale un granello di sabbia. Sono già vissuto 76 anni, ma nonostante tutto mi sento ancora giovane.” Lo spirito che ti ha pervaso fino all’ultimo momento è stato quello di colui che ogni giorno aprendo la finestra inspira tutta l’energia del creato, per poi dispensarla con amore assoluto a chi ne ha bisogno dando tutto ma proprio tutto anche qualche pedata sul sedere ma solo per poi riaprire le braccia come un padre per un figlio. Dopo neppure un’ora dal tuo decesso, un giornalista mi ha chiesto di raccontare chi tu fossi. Questa domanda mi ha trovato completamente spiazzato perché a descriverti Caro Zio, non possono essere le innumerevoli opere: dighe, pozzi, strade, scuole, canali per l’acqua di cui tu non ti sei mai vantato, non amavi infatti sfarzi o celebrazioni perché dicevi di fare solo il tuo dovere, ma il modo con cui hai dato dignità a qualunque essere umano. Dicevi sempre che c’è del buono in tutti e chi non si commuove non è un uomo. Così al Giornalista ho raccontato di quel uomo incontrato a 150km dalla tua missione, nel deserto di pietre che unisce South HOr al Loyangali (e chi c’è stato sa di che inferno parlo) + di 50 gradi che ti tolgono la ragione. Camminava vestito solo di una coperta e un bastone e appena ci incrociò si inginocchiò dinanzi alla vecchia Toyota urlando Magi Magi (acqua Acqua) Antony il mio compagno di viaggio versandogli la poca acqua in nostro possesso gli chiese:” Cosa ti spinge a camminare di giorno con questo sole aspetta almeno il tramonto” “ Devo raggiungere Morijo il prima possibile rispose ansimando. E Antony ancora: “Ma ci sono altre missioni prima di Morijo fermati li” e lui abbassando lo sguardo disse a bassissima voce: “ Non sono una bella persona; ho ammazzato ingannato fatto cose orribili, ora sono solo e senza niente. Solo Padre Aldo so che mi darà qualcosa magari un lavoro; lui non guarda la tua storia ma solo chi sei veramente.” Lo so per chi non ti ha conosciuto bene ciò sembra impossibile, sembra qualcosa di fiabesco o mitologico, ma è il tuo grande amico Padre ramponi a definirti nel suo saluto arrivato Giovedì in questo modo:” Padre Aldo era tutto di tutti e il suo cuore viveva i battiti di tutti quanti. La sua missione era certamente atipica anche nella carità. Non chiedeva mai: ‘’cosa vuoi?’’ ma la domanda immancabilmente era: ‘’cosa posso darti?’’. E nella sua tenda o nella sua capanna non c’era solo un cuore aperto pronto ad ascoltare ma era disponibile anche la dispensa, anche la scansia del pane, anche il portamonete. Ci vorrà tempo per rimettere in ordine i dettagli numerosissimi di tutto quello che hai fatto e volevi fare nella tua vita letteralmente esemplare di missionario, sacerdote, apostolo, pioniere, iniziatore, sociologo, stratega e antropologo. Avresti diritto a tutti i titoli che indicano relazione con la vita umana e sociale, organizzativa e ecclesiale. Sei stato un comunicatore nato e la tua missione è cominciata così: comunicando con la gente, ascoltando, aspettando di capire e accompagnando nello sforzo di entrare in contatto per essere utile, per aiutare, per servire. Soprattutto sei stato un uomo di pace e le tue ultime opere avevano questo scopo, creare la pace tra i popoli. Mikitanapa nKai, che Dio ti porti come la mamma porta il proprio bambino. Amen. Grazie aldo
 
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