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IL SALUTO DI UN OTTUAGENARIO

Parenti ed amici, vi ringrazio tutti per essere qui convenuti a festeggiare l'ottantesimo anniversario della nascita di chi vi parla. E vorrei iniziare questo saluto proprio dal posto in cui ci troviamo: questo meraviglioso capannone. Forse non tutti voi sanno che per la sua realizzazione, nella forma e nelle dimensioni attuali, ha dovuto essere superato un piccolo problema legato all'esistenza di una fascia di rispetto cimiteriale - problema la cui soluzione era al cuore del mio impegno politico. Spesso, quando per felici occorrenze ci ritroviamo in uno di questi luoghi che fanno da sfondo al consumo di pasti ipercalorici che accorciano le nostre aspettative di vita, non abbiamo memoria delle questioni che hanno dovuto essere affrontate perché ci potessimo trovare lì, a rendere più brevi e travagliate le nostre esistenze e a ciangottare d'inenarrabili cazzate. Non avete idea, o forse ce l'avete anche voi, di quanti analoghi problemi si affrontino e si risolvano: pensate a quei seminterrati non abitabili trasformati in locali che accolgono sardanapaleschi festeggiamenti...Et de hoc satis. Grazie di nuovo a tutti voi, cari amici, e che chiacchiere e gozzoviglie abbiano inizio."  

IL "LIBERO" ARBITRIO NELL'URBANISTICA

La contestazione di violazioni urbanistiche va considerata frutto di un’obsoleta concezione dirigistica del settore, alla quale va sostituito il regno dell’arbitrio e della discrezionalità, esercitati a esclusivo vantaggio del potere e del profitto di alcuni. In particolare, sarà possibile che, nel medesimo comprensorio, un rustico sia trasformato in struttura ricettizia di tipo alberghiero con la preelettorale assicurazione che si potrà sanare tutto introducendo opportunamente nuova documentazione nel fascicolo della pratica di condono, mentre, a poche centinaia di metri, un altro abuso sarà colpito non per far rispettare la legge, della quale non potrebbe e non deve fregare di meno a tutti, ma unicamente per punire l’eventuale insubordinato che dia fastidio o faccia in qualunque modo il solletico all’Amministrazione.

"GOLDEN RULES" DELL'URBANISTICA

Massima cura dovrà essere riposta affinché sia formato e mantenuto in perfetta efficienza un “circuito integrato” che tenga insieme senza smagliature Amministrazione Comunale, costruttori e studi professionali che vanno per la maggiore in virtù di un’eccezionale buona sorte. I costruttori, prima ancora di acquistare gli appezzamenti di terreno cui sono interessati, chiederanno a livello politico garanzie circa la possibilità di realizzare i piani che hanno in mente – garanzie che otterranno con la tacita condizione che la progettazione sia poi affidata agli studi professionali locali baciati in fronte dalla Dea Fortuna.

REGOLE D'ORO DELL'URBANISTICA

La commissione edilizia comunale, in quanto organo che, dotato di elevata qualificazione professionale, può essere legittimamente sospettato di autonomia nei riguardi dell’Amministrazione, deve essere soppressa, in nome della “snellezza” delle procedure. La gestione tecnica del settore urbanistico deve essere affidata a soggetto non assunto per pubblico concorso, ma per chiamata diretta, di modo che ne sia assicurato il legame a doppio filo con gli Amministratori, la cui volontà deve essere fedelmente eseguita in ogni caso. In particolare, dovranno essere firmate senza fiatare anche concessioni coinvolgenti questioni di salute pubblica che dovrebbero essere approfondite preventivamente e non a posteriori, come quella relativa all’installazione di un’antenna-ripetitore per telefoni cellulari in prossimità del centro abitato. E’ richiesta la capacità di fornire in eventuali Consigli comunali straordinari, senza imbarazzo alcuno e senza che le guance avvampino di rossore, spiegazioni ridicole circa il proprio operato. Saranno gradite anche possibili sotterranee cointeressenze e cordiali amicizie tra organi tecnici e imprenditori del settore. Il formaggio non è forse fatto per i topi?

PROFONDA RICONOSCENZA

Fu anche grazie al suo vuoto che passò la mozione finalizzata a sostituire, sfiduciandolo costruttivamente, il primo cittadino: il beneficato si sentì in obbligo di ricambiarlo e gli procurò un posto da direttore del personale-factotum presso il centro per la cui apertura il beneficato stesso si era battuto, contro gl'interessi dei "piccoli" locali.