Parole in cammino

Post N° 469


Ricevo da Ossimora la gatta da pelare dei cinque magnifici film. Ringraziando per l'onore (si sente lo stridìo di denti?) apro una parentesi per dire che non ricordo da quanti anni non metto piede in un cinema, i film in genere li vedo molto tempo dopo la loro uscita, quando vengono trasmessi in TV o quando mi regalo un DVD. Tanto per dire, Matrix l'ho visto tre settimane fa. Chiusa parentesi.Ricordo che l'anno scorso girava per i blog un giochetto simile a questo in cui i film da elencare erano sette e già mi trovai in difficoltà a fare la dovuta scrematura, ora con cinque la vedo davvero dura.Allora avevo iniziato con "Lezioni di piano" di Jane Champion e credo di poterlo riconfermare. Mi sono rimasti nel cuore l'eleganza del racconto, i silenzi, gli spazi e la colonna sonora. Un film su cui ho sospirato e sospiro tuttora. Seguiva "Il pranzo di Babette"di Gabriel Axel. Lo trasmisero su rete4 una notte di mille anni fa e ricordo che era tardi, avevo freddo e sonno, ma me ne rimasi raggomitolata sul divano fino alle tre, dispiacendomi quando partirono i titoli di coda. Da vedere e rivedere senza mai annoiarsi."Il danno" di Louis Malle. Film che quando l'ho rivisto mi è mancato qualcosa, forse la condivisione di una follia che mi rapì la prima volta. Però è il film che con "L'amante" ha più stuzzicato il mio lato oscuro. "Tutto su mia madre" di Pedro Almodovar (ma potrei dire "Tacchi a spillo" o "Donne sull'orlo di una crisi di nervi", trattandosi di Almodovar, come scegliete scegliete bene).In ultimo, per non smentire il post di cui dicevo prima, stavo per scrivere "La morte e la fanciulla", ma come un flash mi è tornato in mente un altro film ambientato in Sud America. Si intitola "La notte delle matite spezzate" di Hector Olivera. Film terribile, che mi sono costretta a guardare, di notte, da sola, per poter piangere senza imbarazzi. Fuori da questa classifica restano i film di De Sica e di Rossellini, resta fuori Pietro Germi, resta fuori il "Jesus Christ Superstar" e "Urla del silenzio", resta fuori tutto Buñuel e tanto, tanto cinema francese. Bon, mi fermo, e tanto per stravolgere un poco il format, non lascio il testimone a nessuno. Se chi passa vuol favorire, si accomodi.Aggiornamento delle ore 15.20Non c'entra nulla con il cinema, ma sempre una visione è....Sto guardando il concerto degli Inti Illimani nel estadio nacional, registrato nel 2002 e sto godendo come una riccia la prima notte di nozze con il riccio.Il cinema è cosa buona e giusta, ma la musica....ah! La musica!