Il Pallottoliere

Via dalla mia testa


Ciao piccolaDurante le fasi della mia rinascita, nel purgatorio in terra c'era chi stava bene e chi no. Tra tutti, pur senza fatti gravi, sono di quelli che ne hanno passate di più, ma alla fine sono riuscito a raccontarla. Non per tutti è stato così. Un sentimento strano che vivevo in quel periodo, e continuo a vivere, è una specie di vergogna. Vergogna per avercela fatta. Ogni volta che qualcuno in non buone condizioni mi chiedeva "come stai" e io rispondevo "bene", mi sentivo come in colpa. E spesso ho visto questo senso di impotenza, di sgomento, di una incolpevole colpevolezza, negli occhi di chi mi parlava, durante le mie fasi buie.Oggi continuo a sentirmi colpevole.Colpevole di stare bene, di poter vivere la mia vita con una parvenza di normalità.Ieri è morta una ragazzina di 15 anni. Lei non ce l'ha fatta.La conoscevo, l'ho conosciuta piccolina, vispa e allegra come tutte le bambine. Era figlia di conoscenti. Dio se l'è portata via in poche settimane. Non lo sapevo, ho parlato con lo zio il giorno prima della sua ascesa al cielo, gli ho detto "non preoccuparti, tutto si risolverà".Oggi non me la sono sentita di andare al suo funerale.Mi sarei sentito a disagio, con il mio senso di colpevolezza di fronte ai genitori e al loro dolore così terribile. Talmente colpevole che temevo qualcuno potesse accusarmi: "perchè tu sei qui con noi e lei, così piccola, così indifesa, non potrà più regalarci i suoi sorrisi". E' un senso di colpa che non riesco a scrollarmi di dosso, la colpa di essere vivo.Tempo fa ho rifuggito anche i funerali di mia cugina, diventata angelo così giovane e così immeritatamente, per non dover abbassare lo sguardo dinanzi alla famiglia, che mai e poi mai l'avrebbe detto, e forse mai pensato; ma quelle accuse me le sento continuamente nella testa: "perchè tu sei qui e loro non più? Perchè?"Spero tu stia bene