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Splendido cavallo - animali

Post n°59 pubblicato il 04 Aprile 2011 da panta203

 
 
 

FARSOPOLI

Post n°58 pubblicato il 04 Marzo 2009 da panta203

Il ricatto sui diritti TV

Dr.Zoidberg sabato 12 maggio 2007 03:27

Le informative dei carabinieri dedicano (sprecano?) molte pagine al presunto condizionamento operato da Luciano Moggi nei confronti di Aldo Biscardi e di Fabio Baldas, mentre non si fa nessun cenno al ventennale dominio mediatico milanista che, attraverso il suo proprietario (non a caso soprannominato “Sua Emittenza”), si poggia su ben tre televisioni, un paio di quotidiani, un emittente radiofonica, siti internet oltre che riviste e prodotti editoriali di vario genere.
Eppure accenni a questo potere sono contenuti nelle intercettazioni stesse, come nel caso della telefonata 170 del 6 novembre 2004 ove Damascelli informa Moggi su ciò che accade a Il Giornale:
«Luciano, stamattina sul mio giornale, c’è un pezzo di quel pezzo di merda di Ordine, in cui diceva: il potere politico della Juventus, hai capito? Che glielo ha dettato quel… quel vostro amico (Galliani, nda)… glielo ha dettato il pezzo!».


Galliani detta un pezzo denigratorio nei confronti della Juventus e nessuno dice niente? E che dire di questa telefonata (riassunto dei Carabinieri alla 36785 del 18 ottobre 2004):
«[i]i due (Moggi e Lippi) parlano della Juventus messa in cattiva luce nella trasmissione “Striscia la Notizia” in onda sul canale della Mediaset, commentando questo un fatto negativo, iniziato da quando il Milan ha raggiunto in classifica la Juventus e dopo che Galliani è andato alla trasmissione sportiva “Controcampo”, sempre della Mediaset, per dire di andare contro la Juventus come riferito a Luciano Moggi dal giornalista Liguori
».

Non male. E questa (170 del 7 novembre 2004): «(dopo la sconfitta patita dalla Juventus a Reggio Calabria con gli evidenti errori di Paparesta) Biscardi gli chiede (a Moggi) se fosse comunque un sostenitore di Galliani per la presidenza di Lega. Biscardi gli dice che al Milan gli faranno vincere lo scudetto».

Evidentemente, secondo gli inquirenti era più importante la moviola del Processo.
I media non solo consentono di esercitare un’influenza diretta sul pubblico ma sono talvolta anche un ottimo mezzo di persuasione. È il 10 luglio 2006 e mancano quattro giorni alla sentenza della Caf. Per il Milan il procuratore federale Palazzi ha chiesto la serie B con tre punti di penalizzazione. Come fare? Semplice, basta far valere il proprio potere in termini di diritti televisivi:

Con una lettera firmata dal vicepresidente (Piersilvio Berlusconi, nda) Mediaset ha congelato il pagamento della rata in scadenza nella prima decade di luglio, in attesa che si concluda l’iter giudiziario, che significa la sentenza della Caf attesa per martedì o mercoledì sera, quella della Corte Federale e pure quella del Tar del Lazio, cui le società ricorreranno in caso di punizioni pesanti. Nell’attesa Mediaset ha chiesto alla Lega un incontro per rinegoziare i termini del contratto. (Ansa)

Ecco quello che conta nel calcio.

 
 
 

FARSOPOLI

Post n°57 pubblicato il 04 Marzo 2009 da panta203

 L'assegnazione dello scudetto all'Inter

Dr.Zoidberg domenica 13 maggio 2007 00:30

Come è noto, lo scudetto vinto dalla Juventus nel 2005/06 è stato assegnato all’Inter, giunta terza in quel campionato. Una decisione presa, a quanto dice Guido Rossi, da una commissione di saggi formata da Gerhard Aigner, Massimo Coccia e Roberto Pardolesi. Alla base dell’assegnazione le presunte qualità morali e la correttezza che hanno contraddistinto la squadra nerazzurra negli ultimi anni. Al di là della legittimità di tale scelta quello che stride è la giustificazione data dai media e dalla dirigenza di via Durini: se il primo bara è giusto che il secondo (o il terzo, in questo caso) vinca il titolo, come successe alle Olimpiadi di Seul del 1988 quando, per la squalifica di Ben Johnson, Carl Lewis divenne campione nella gara dei 100 metri piani. Ma ci sono due considerazioni da fare in merito: innanzitutto va detto che una gara di corsa in linea retta è qualitativamente diversa da un campionato con 38 giornate. Nella prima tutti i concorrenti corrono in avanti per circa dieci secondi ed ognuno dà il massimo cercando di sopravanzare gli altri. Se uno dei concorrenti bara è giusto che vinca il secondo. Nel secondo caso, invece, non si tratta di un’unica e breve competizione ma di un complesso enorme di partite e di intrecci. Se si accetta un “illecito strutturato” allora deve essere accettata anche l’idea di un campionato interamente falsato, e non solo nelle prime posizioni. Con questo schema di pensiero tutta la classifica è, in un certo senso, irregolare. Infine c’è una notazione fondamentale che differenzia le due competizioni: nel caso della gara di corsa tutti i concorrenti vengono sottoposti all’esame antidoping, non solo il primo. Nel campionato di calcio 2005/06, invece, solo i telefoni di alcuni dirigenti sono stati messi sotto controllo. Inoltre, come più volte detto da Paolo Bergamo, non si capisce dove siano finite le telefonate da lui avute con i dirigenti interisti (stesso discorso per le telefonate dell’arbitro De Santis con Facchetti e Meani). Va poi sottolineata un’ultima contraddizione: perché revocare un titolo conquistato al termine di un campionato che non è stato nemmeno oggetto di indagini e con i due designatori Pairetto e Bergamo non più in carica (sostituiti da Mazzei)? Lasciamo il commento (ironico) a Christian Rocca:
Finalmente si capisce quale sia il famoso illecito sportivo “concettualmente ammissibile” contestato alla Juve nella prima sentenza Caf. Vi ricordate? La Juve è stata condannata per aver usufruito di “vantaggi in classifica” diversi da quelli ottenibili dall'alterazione del risultato o dello svolgimento di una partita. Nessuno aveva capito come si potessero ottenere vantaggi in classifica senza aver taroccato le partite, ma ora la decisione di Guido Rossi di assegnare lo scudetto all'Inter l'ha spiegato alla perfezione. Eccola finalmente la fattispecie delittuosa: una decisione di Palazzo (presa peraltro da un ex consigliere di amministrazione dell'Inter) ha concesso “vantaggi in classifica” alla medesima Inter (retrocedendo la Juve e togliendo 30 punti al Milan), nonostante l'Inter non abbia taroccato alcuna partita. Illecito sportivo ex articolo 6, secondo la giurisprudenza Ruperto. Ci fosse un giudice serio: scudetto revocato e Inter in B

 

 
 
 

MOGGI SAREBBE UN DELINQUENTE ! E FACCHETTI INVECE? (pace all'anima sua?) UN SANTO CHE PUò PECCARE?

Post n°56 pubblicato il 24 Febbraio 2009 da panta203

"Da Facchetti false fidejussioni". Moggi rinviato a giudizio

Il Gup del Tribunale di Roma rinvia a giudizio l'es dg juventino, citato dal defunto ex presidente dell'Inter per diffamazione a mezzo stampa.

Pubblicato il 24/02/09

 

 

Luciano Moggi torna sul banco degli imputati. Il gup del tribunale di Roma, Filippo Steidl, lo ha rinviato a giudizio per diffamazione a mezzo stampa per una intervista al quotidiano 'La Repubblica' del 17 luglio 2006, nel pieno dello scandalo 'Calciopoli', ritenuta offensiva dall'allora presidente dell'Inter, Giacinto Facchetti.
A sollecitare il processo per l'ex direttore generale della Juventus, recentemente condannato a un anno e sei mesi di reclusione per violenza privata nell'ambito del processo alla Gea World, è stato il pm Pierluigi Cipolla, che ha ritenuto offensivo della reputazione e dell'onore del club nerazzurro un passaggio dell'intervista.
Nell'intervista a Repubblica Moggi, respingendo l'accusa di aver sporcato il mondo del calcio, precisa: "... Fatemi capire, il passaporto falso di Recoba per cui l'Inter ha patteggiato, che cos'è? Qual è la sola società di serie A che ha cointeressenze con una di B? Non è l'Inter con lo Spezia? Fatemi capire, c'è differenza se Moggi va a cena da Bergamo con lo scudetto già in tasca e Giacinto Facchetti si attovaglia, con Bergamo, mentre l'Inter ancora lotta per un posto in Champions? Le fidejussioni false firmate da Giacinto Facchetti per la Reggina, non sono forse illeciti pieni?". (In realtà le fidejussioni furono firmate da una società in seguito fallita, la San Remo S.p.a, i cui rapporti con l'Inter non sono verificabili n.d.r.).
Facchetti sporse immediatamente querela, e la causa è rimasta in piedi anche dopo la scomparsa dello stesso per volontà di Massimo Moratti. Il processo per Moggi prenderà il via il prossimo 4 giugno davanti al tribunale monocratico. Sconcertato il difensore dell'ex dirigente juventino, l'avvocato Marcello Melandri: "Quelle stesse dichiarazioni erano state ripetute da Moggi in un'altra intervista e un giudice di Milano aveva disposto il suo proscioglimento. Non si capisce il diverso orientamento del gup di Roma".

 
 
 

COLLINA DICE CHE IL GOL DI ADRIANO è REGOLARE !! AVEVATE DUBBI? = è NORMALE!!! VENDUTO

Post n°55 pubblicato il 23 Febbraio 2009 da panta203

Collina: Gol Adriano regolare"Il designatore arbitrale ha parlato anche della possibile introduzione del cartellino arancio.

Pubblicato il 23/02/09

collina
Sondaggio 
La federcalcio è disponibile a sperimentare l'utilizzo del doppio arbitro in campo, se l'International Board darà il via libera. Lo ha rivelato il designatore dell'Aia, Pierluigi Collina, a Radio Anch'Io Lo Sport.
 
OK AL DOPPIO ARBITRO - "Il doppio arbitro? Questa sicuramente - ha spiegato Collina - è una idea a cui Platini tiene molto. L'idea iniziale prevedeva due assistenti e per fortuna è stata cambiata. Il presidente Abete ha confermato la disponibilità a sperimentare laddove l'Ifad dovesse decidere di proseguire con questa sperimentazione in Italia e credo che questa sia una grande opportunità per il calcio italiano. Ho parlato con arbitri che hanno fatto questa sperimentazione e mi hanno detto che la sensazione era di avere maggiore controllo su quello che succedeva nelle aree di rigore".

ESPULSIONI A TEMPO - "Sabato all'International Board si parlerà di una sorta di cartellino arancione proposto dalla federazione nordirlandese per istituzionalizzare l'espulsione a tempo proprio per quelle situazioni per le quali il cartellino rosso è forse un po' troppo e quello giallo è troppo poco".

FALLI DI MANO - "Il gol di Adriano nel derby tra Inter e Milan non doveva essere annullato, ma per quello che è stato possibile vedere dal vivo. Quello di Cambiasso contro il Bologna, propiziato da un altro tocco di braccio dell'attaccante brasiliano dei nerazzurri, era regolare in ogni caso". Questo, in sintesi, il pensiero di Collina.

 
 
 

LADRI ... LADRI ... LADRI ... LADRI

Post n°54 pubblicato il 22 Febbraio 2009 da panta203

 

LADRI ... LADRI ... LADRI ... LADRI

 

adriano due

 
 
 

Juve spettacolo a Palermo, ora il Chelsea

Post n°53 pubblicato il 22 Febbraio 2009 da panta203

Juve passa a Palermo, ora il Chelsea

Con un gol per tempo la Juve espugna Palermo e parte carica per la trasferta di Champions sul campo del Chelsea. Torna al gol Trezeguet, di Sissoko la prima marcatura.

Pubblicato il 21/02/09  - PALERMO-JUVENTUS 0-2

 Se serviva un buon viatico alla Juve per andarsi a giocare a Londra l'andata degli ottavi di finale di Champions League, la vittoria di Palermo ha tutte le caratteristiche per esserlo. La squadra di Ranieri mette in tasca tre punti importanti su un campo fra i più difficili della serie A, e conferma di essere tosta e cinica nei momenti che contano seppur ancora un po' appannata e boco brillante in alcuni elementi.

Il successo colto al Barbera racconta anche di un Trezeguet che, in attesa di ritrovare la miglior condizione, ritrova la piacevole abitudine del gol, servito a dovere da  Amauri che, partito dalla panchina in vista di Stamford Bridge, ha dato la marcia in più alla Juve nel momento più difficile, sembrando restituito allo stato di grazia fisico che lo rende imprescindibile per l'attacco bianconero.

Al Palermo, a conti fatti, è mancata più che altro la buona sorte, a fronte di una gara generosa, tecnicamente brillante e tatticamente valida. La squadra di ballardini era partita fortissimo, con una puntatina di Miccoli al 2' sventata da una gran parata di Buffon ed una clamorosa traversa al 4'dello stesso bomber salentino, con Buffon ancora bravo a disinnescare poi il tap-in di testa di Simplicio.

La Juve tiene compatte le linee del 4-4-2, ma teme il rombo a centrocampo dei rosanero e stringe a turno con Nedved e Camoranesi, ed i padroni di casa hanno buon gioco a sfruttare i cambi di campo e le percussioni laterali sotto la regia di Liverani. La Signora mette sul tavolo i muscoli, ed al 26' Sissoko sblocca la partita con una vigorosa percussione centrale conclusa con un destro secco sotto la trsversa appena entrato in area.

Nella ripresa affiora un po' di appannamento fra i bianconeri, Trezeguet e Iaquinta non riescono più a ribaltare l'azione, ed il forcing del Palermo si fa pesante. Buffon è decisivo su Nocerino, in area piovono palloni velenosi, Ranieri corre ai ripari al 70' con Marchionni per Camoranesi e soprattutto con Amauri per Iaquinta.

Col brasiliano in campo ed il Palermo generosamente in avantl'impatto offensivo della Juve diventa devastante: prima Amelia è bravo a respingere la girata ravvicinata di Amauri servito da un encomiabile Nedved, poi lo stesso numero 8 sfonda a sinistra e serve a Trezeguet la palla del comodo 2-0 che chiude la gara.

Mercoledì a Londra si riforma la coppia Del Piero-Amauri, Camoranesi ha messo nelle gambe un'ora di gioco su buoni livelli e partirà molto probabilmente titolare, da valutare se in mezzo al campo, al fianco di Sissoko, Ranieri opterà per la qualità di Tiago o per i muscoli di Poulsen.

 
 
 

IL PIRLA MORETTI !!!

Post n°52 pubblicato il 31 Gennaio 2009 da panta203

Inter, ancora veleni

Procura continua con l'inchiesta e per Moratti 'e' una buffonata'

(ANSA) - MILANO, 30 GEN - Clima teso in casa Inter: un rapporto informativo di polizia getta ombre sulla volata verso l'ultimo scudetto. Nel rapporto allegato agli atti dell'inchiesta sulle fuga di notizie che porto' alla pubblicazione delle telefonate tra il sarto Domenico Brescia (poi arrestato per droga) e alcuni interisti, e' contenuta l'ipotesi che Roberto Mancini e alcuni giocatori abbiano rallentato apposta nel testa a testa finale con la Roma. Lo avrebbero fatto per rianimare il mondo delle scommesse, altrimenti fermo quando il vantaggio sembrava incolmabile. La relazione definisce ''un po' particolari'' due episodi: la scelta del tecnico di tenere a riposo il decisivo Ibrahimovic fino al 51' dell'ultima sfida a Parma e il rigore sbagliato dal difensore Materazzi contro il Siena dopo aver sottratto l'incombenza al designato Cruz. Il 'Giornale' ha sbattuto la notizia in prima pagina, titolando 'Il Pm indaga sull'Inter: 'Ha voluto favorire le scommesse''. Un titolo definito 'fuorviante' dal club, che e' pronto ad andare per vie legali.

''E' una buffonata'', ha commentato Massimo Moratti. ''Una ricostruzione fantasiosa'', ha aggiunto l'a.d. Ernesto Paolillo. E dalla procura milanese e' arrivata la conferma che non e' stata aperta alcuna inchiesta sul campionato 2007/2008 ne' sull'Inter in particolare. A completare la giornata turbolenta alla 'Pinetina' l'ennesimo 'spiffero' nello spogliatoio, con Balotelli che a fine allenamento e' stato visto piangere, dopo aver subito un rimprovero da un compagno di squadra.

 
 
 

ANCHE PAPARESTA ADESSO SI PENTE ? è TARDI PURTROPPO

Post n°51 pubblicato il 31 Gennaio 2009 da panta203

La verità di Paparesta:
"Mai chiuso in spogliatoio"
: ma allora è un pazzo !!!!

L'arbitro in tv a La7: "Moggi e Giraudo entrarono agitati, e si lamentarono del mio operato, poi però se ne andarono via. Con me c'erano assistenti, quarto uomo e un osservatore. Se fosse accaduto qualcosa, qualcuno l'avrebbe segnalato. A volte mi chiedo perchè non arbitro più"

MILANO, 30 novembre 2009 - "Finalmente posso dire l'unica verità su quel 6 novembre 2004: non sono mai stato chiuso in uno spogliatoio da Moggi". Gianluca Paparesta, l'arbitro pugliese coinvolto nello scandalo di Calciopoli, lo ha rivelato nel corso dell'intervista concessa alla trasmissione de La7 Niente di personale, condotta da Antonello Piroso, che andrà in onda questa sera alle 21.

IL RACCONTO - "Moggi e Giraudo entrarono agitati, e si lamentarono del mio operato - ha spiegato Paparesta riferendosi a quanto accadde al termine di Reggina-Juventus, conclusasi con la vittoria per 2-1 dei calabresi -. Nessuno però mi ha chiuso dentro lo spogliatoio. Si sono solo lamentati in maniera decisa perchè non avevo concesso loro un rigore e avevo annullato il gol del pareggio proprio un attimo prima del finale, cosa che per altro dimostra che non soffrivo certo di sudditanza. Poi se ne sono andati via e io ho solo sbagliato a non inserire nel referto di gara l'episodio". "Questa non è la mia versione ma la realtà - ha aggiunto Paparesta - non ero solo, con me c'erano assistenti, quarto uomo e un osservatore. Se fosse accaduto qualcosa, qualcuno l'avrebbe segnalato".

AI MARGINI - Paparesta non ha poi voluto commentare il fatto che altri suoi colleghi coinvolti in Calciopoli, e tutt'ora sotto processo penale davanti alla procura di Napoli (dove invece la sua posizione è stata archiviata), siano ancora in attività: "A volte mi chiedo perchè non arbitro più, ma a me non interessa la posizione di altri miei colleghi, a cui invece auguro di essere completamente prosciolti come me. Ho dimostrato la mia estraneità davanti agli organi inquirenti e, ora che sotto l'aspetto disciplinare sono pulito, solo Collina può dire se potrò tornare ad arbitrare o meno. Solo il designatore può dire se sono in grado di arbitrare dal punto di vista tecnico".

LA TELEFONATA A MOGGI - Il fischietto, che nel frattempo è stato nominato responsabile del protocollo d'intesa tra i comuni di Bari e Milano in vista dell'Expo2015, ha anche affrontato il tema legato alla telefonata fatta a Moggi l'8 novembre 2004, due giorni dopo la gara di Reggio Calabria: "È stato il mio unico errore. L'ho chiamato perchè era partita nei miei confronti una campagna mediatica incredibile di cui lui si vantava. Molti, anche della mia associazione (l'Aia), dicevano che dovevo smettere di arbitrare, e così l'ho sentito per chiarire. Se lui pensava che non ero in grado di arbitrare si doveva rivolgere alle sedi competenti anche perchè se la campagna fosse continuata io mi sarei dimesso".

LA TELEFONATA A MEANI - Infine, Paparesta ha spiegato la telefonata all'addetto agli arbitri del Milan, Leonardo Meani: "Io sono un cittadino italiano e un commercialista, prima che un arbitro. Dopo aver appreso la notizia, durante il mio lavoro di revisore dei conti, di una possibile procedura d'infrazione contro l'Italia da parte dell'Unione Europea per violazione delle norme sul protocollo di Kyoto in relazione alle energie alternative, ne ho parlato col Meani visto che il presidente del Milan è anche il premier italiano".


 
 
 

MAFIA NERAZZURA !!!!!

Post n°50 pubblicato il 31 Gennaio 2009 da panta203

Inter, la procura smentisce
"Punti persi, nessuna inchiesta"

MA ERA OVVIO !!!! AVEVATE DEI DUBBI?

I pubblici ministeri di Milano intervengono dopo un'indagine della polizia. I nerazzurri - secondo alcune voci - avrebbero perso partite dello scorso campionato, quando in panchina c'era Roberto Mancini, per incentivare le giocate e vincere il titolo all'ultimo turno
Fonti della procura della Repubblica di Milano hanno smentito l'apertura di un'inchiesta sul presunto comportamento illecito dell'Inter nella fase finale dello scorso campionato. A riportare la notizia dell'indagine era stamane il quotidiano Il Giornale citando un rapporto di polizia nel quale si ipotizza che i nerazzurri avrebbero deliberatamente perso alcune gare della passata stagione per rendere la competizione più avvincente e incentivare le scommesse.

In quella fase del campionato la Roma si riavvicinò all'Inter capolista che conquistò il titolo soltanto all'ultima giornata. Secondo quanto si è appreso, il rapporto di polizia sarebbe allegato a un'altra indagine, quella sulla fuga di notizie relative all'inchiesta sul sarto Domenico Brescia (che sfiorò alcuni giocatori nerazzurri e l'allora tecnico Roberto Mancini), ma non è stato utilizzato per aprire un'inchiesta autonoma sull'ultimo campionato
(30 gennaio 2009)

 
 
 

MAFIOSI !!!!! ANCORA UNA VOLTA INSABBIERETE TUTTO... CHE SCHIFO

Post n°49 pubblicato il 30 Gennaio 2009 da panta203

Scandalo scommesse, Moratti: "Una buffonata" come sempre !!! eh denti gialli? Fonti della procura di Milano hanno smentito l'apertura dell'inchiesta.

Pubblicato il 30/01/09 in Home, Calcio|TAG: serie a, inter, scandalo scommesse, mancini, materazzi  

Inter-Siena: il rigore clamorosamente sbagliato da Materazzi
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L'ANTEFATTO 
Mancini e Materazzi nel mirino: Il caso delle intercettazioni telefoniche

Fonti della procura della Repubblica di Milano hanno smentito l'apertura di un'inchiesta sul presunto comportamento illecito dell'Inter nella fase finale dello scorso campionato.
 

A riportare la notizia dell'indagine era stato il quotidiano 'Il Giornale'. Tutto è nato da un’indagine del sostituto procuratore di Milano Stefano Civardi, che avrebbe ordinato un rapporto alla polizia giudiziaria su una fuga di notizie dello scorso maggio riguardante alcune intercettazioni tra Domenico Brescia, pregiudicato poi arrestato per traffico di droga, e alcuni interisti, il tecnico Roberto Mancini e i giocatori Marco Materazzi e Javier Zanetti. Da questa indagine sarebbe poi stato stilato un rapporto di polizia nel quale si ipotizzava che alcuni tesserati dell'Inter, Mancini e Materazzi in primis, avessero compiuto azioni tese a perdere terreno sulle inseguitrici e rilanciare le scommesse sullo Scudetto.
 
Il commento del presidente, Massimo Moratti è stato laconico: "Una buffonata", ha replicato ai giornalisti all'uscita dagli uffici della Saras che gli hanno domandato della notizia mentre la società nerazzurra ha fatto sapere che tutelerà la propria immagine nelle sedi giudiziarie competenti.
 
Su quanto pubblicato dal 'Giornale', è intervenuto stamane anche l'amministratore delegato dell'Inter, Ernesto Paolillo, liquidando la vicenda con una battuta. "Sono stupidaggini - ha detto - ci rido sopra a queste ricostruzioni fantasiose. Sono ipotesi che non vale neppure la pena di commentare".
 
Effettivamente, anche a leggere il resoconto del quotidiano, le presunte prove a carico dei nerazzurri appaiono piuttosto deboli, concentrandosi soprattutto sulle scelte di formazione dell'allenatore Mancini e sul rigore fallito da Materazzi. Nel mirino ci sarebbero anche il fatto che Ibrahimovic è rientrato solo nell'ultimo spezzone dell'ultima partita e che Balotelli è rimasto fuori. 
 
 
 

COBOLLI INTERISTA?????????????? SEMBRA DI SI

Post n°46 pubblicato il 25 Gennaio 2009 da panta203

Juve, operazione aggancio
Cobolli Gigli avverte l'Inter: «Lo scudetto può solo perderlo, però è diventata un po' più umana»











Cobolli Gigli (Ap)
Cobolli Gigli (Ap)

DAL NOSTRO INVIATO
TORINO — Il 29 giugno 2006 Giovanni Cobolli Gigli diventava presidente di una Juventus retrocessa in B e penalizzata di 30 punti. Oggi gli unici punti che gli interessano sono i 3 che separano i bianconeri dall'Inter e da un sogno chiamato scudetto.
Presidente, che effetto fa ritrovarsi di nuovo in alto così alla svelta?
«Un bell'effetto. Quando accettai la carica in piena Calciopoli, il primo obiettivo era quello di salvare dal fallimento sportivo ed economico la società. Direi che ci siamo riusciti».
È passato alla storia come il primo presidente della Juve in serie B.
«Preferisco pensare che sono stato il primo presidente della Juve a conquistare una promozione dalla B alla A».
Però i tifosi bianconeri sono abituati a traguardi più importanti.
«E lo dice a me, che sono juventino da sempre? Certo che vorremmo vincere sempre, e vincere tutto. Ma dobbiamo darci obiettivi e raggiungerli di volta in volta. E finora, oggettivamente, la società non ha perso un colpo. Vogliamo ricordare dove stavamo due anni fa?».
Ricordiamolo.
«Stavamo in B con una penalizzazione pesante. Ci eravamo ripromessi di salire subito in A e ci siamo riusciti. L'anno successivo abbiamo conquistato un posto in Champions. E quest'anno siamo in corsa per scudetto, Champions e Coppa Italia. E ora che siamo qui, a vincere ci proviamo ».
Quanti scudetti ha vinto la Juve?
«Perché me lo chiede?».
Per capire come si pone sulla questione dei due titoli cancellati a tavolino.
«Mettiamola così: su tutti i documenti ufficiali della società, dal bilancio alle copertine dei fax, c'è scritto ‘‘29 scudetti di cui 2 revocati''. Nella nostra testa gli scudetti vinti sul campo restano 29. Poi c'è la giustizia sportiva... ».
...che ha specificato che i campionati vinti dalla Juve sono 27...
«...e noi abbiamo accettato questo verdetto. L'abbiamo accettato dopo un arbitrato che è una pietra tombale sulla questione. Però, come Galileo Galilei, mi sento in diritto di pensare ‘‘eppur si muove''».
E se dalla giustizia ordinaria uscissero sentenze di assoluzione?
«Non cambierebbe nulla. Vorrei che sia chiaro. La Juve ha accettato di far parte di un club e ne rispetta le regole. Anche se il club deve prendere decisioni ‘‘affrettate'', e non lo dico in senso negativo ma solo temporale, per garantire la propria sopravvivenza. Però...».
Però?
«Però può darsi che un giorno l'opinione pubblica pensi che veramente quei due scudetti appartengano alla Juve. I tifosi juventini ne sono già convinti. I giocatori che hanno cambiato maglia, da Ibrahimovic in giù, hanno dichiarato di sentire loro quei due scudetti conquistati sul campo. Quindi non faremo ricorso, ma concedeteci almeno di pensarla come Galileo».
Ricorda la frase «la retrocessione in B potrebbe essere una punizione congrua»?
«Certo: la pronunciarono i nostri legali durante il processo sportivo».
E che cosa è cambiato da allora?
«Il momento storico. C'era una grande carica colpevolizzante. Alla fine non è stato riscontrato nessun illecito, ma tanti peccati veniali».
Vi siete pentiti di quella frase?
«C'era il rischio che venisse accettata la richiesta del procuratore Palazzi, che di fatto ci voleva in C. In questo caso non ci sarebbe rimasta altra soluzione che portare i libri in tribunale. Non potevamo rischiare».
Ricorda la frase «Vogliamo essere vincenti, simpatici, trasparenti»?
«Certo, l'ho pronunciata io. E l'aggettivo ‘‘simpatici'' ci è costato molto, quando lo risento mi viene un po' di prurigine».
Motivo?
«I tifosi pensarono: chi se ne frega di essere simpatici, noi vogliamo essere vincenti. Avevano ragione».
Quindi, ripensandoci, non vorreste più essere simpatici...
«Ci basta essere stati accettati. Anzi, omologati».
Com'è il rapporto della nuova Juve con i tifosi?
«Premessa necessaria: i tifosi sono sempre stati vicini alla Juventus. Detto questo, all'inizio hanno giustamente esercitato il diritto di essere osservatori critici. Volevano vedere che cosa combinavamo».
E oggi?
«Credo che mostrino un giusto, corretto, moderato gradimento».
Ci sono ancora i nostalgici di Moggi?
«Le nostalgie sono per una squadra che è stata possente e autoritaria. Ma l'apprezzamento per Ranieri e il suo gruppo continua a crescere».
Un aggettivo per definire Ranieri.
«Maturo. Sta gestendo benissimo un gruppo che sta crescendo».
Ha passato un periodo difficile, a inizio stagione.
«Ma non è mai stato in discussione. I risultati vanno valutati sul medio termine, non su 2 o 3 partite».
Questa Juve le piace?
«Tantissimo. E piacerebbe anche all'avvocato Agnelli. Da presidente una delle emozioni che mi posso permettere è quella di avere libero accesso agli spogliatoi dopo le partite. E lì dentro si respira un grande senso del gruppo, una bellissima atmosfera».
Scelga un giocatore.
«Del Piero».
Non vale, troppo facile.
«Ma io sono delpierino e delpierista da sempre».
Appunto. Un altro giocatore?
«Allora dico Marchisio. Serio, estremamente maturo, determinato. Ma tutto il settore giovanile ci sta dando grandi soddisfazioni, Airaudo è solo l'ultimo esempio».
Siete da scudetto?
«Siamo a 3 punti dall'Inter, l'acquolina ci è venuta. Detto questo, continuo a pensare che sia più facile che il campionato lo perdano i nerazzurri, piuttosto che lo vincano gli altri. Però, ora che l'Inter ha dato piccoli segnali di essere più umana, abbiamo l'obbligo di provarci».
L'avrebbe mai detto, due anni e mezzo fa?
«Se anche l'avessi detto, mi avrebbero creduto in pochi».



Roberto De Ponti
24 gennaio 2009

 
 
 

FANTOCCI

Post n°45 pubblicato il 22 Gennaio 2009 da panta203

MA COME SI FA A NON ODIARLI !!!!!!!!

 
 
 

COSA SUCCEDE ?

Post n°44 pubblicato il 22 Gennaio 2009 da panta203

Mourinho-Inter al veleno: "Scudetti vinti senza meriti" Spunta un burrascoso retroscena dopo il ko con l'Atalanta. Moratti furioso.

Pubblicato il 22/01/09 in Home, Calcio, Serie A|TAG: mourinho, inter, retroscena

 mourinho

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Il chiarimento tra Adriano e Mourinho. Foto
La vittoria sulla Roma e la qualificazione in semifinale di Coppa Italia hanno riavvicinato Mourinho ai suoi e addolcito l'ira furente del tecnico. Perchè, negli spogliatoi di Bergamo, dopo il crollo con l'Atalanta, sarebbero volate frasi pesantissime. Secondo quanto riportato da "Repubblica", Mourinho era così inferocito e avvelenato con la squadra che avrebbe detto: "Il primo scudetto ve l'hanno dato in segreteria, il secondo lo avete vinto perché non c'era nessuno, il terzo all'ultimo minuto. Siete una squadra di m...". E su sollecitazione di Crespo ("Mister, ci ridice quella cosa, per favore?") la questione sarebbe stata ripresa lunedì alla Pinetina. Con esiti sconsolanti per l'umore generale e della stessa società, a cominciare da Moratti.

 
 
 

ECCO PERCHè VINCONO? ... FESTEGGIANO DALLA MATTINA ALLA MATTINA !!!!!!

Post n°43 pubblicato il 21 Gennaio 2009 da panta203

GIORNATA TIPO DELL'INTER Condividi
Oggi alle 16.42
ore 8.00: Mourinho si alza e dolcemente dice ti amo allo specchio.

ore 8.30: Adriano chiude la discoteca e va all’allenamento (di regola si addormenta mentre sta guidando).

ore 9.00: i giocatori arrivano al campo di allenamento. Muntari chiede a Materazzi se può aiutarlo con la
lingua visto che é l’unico italiano. Dopo cinque minuti lascia perdere, regala un dizionario a Materazzi e chiede a Javier Zanetti.

ore 10.00: chiama Mancini per sapere perché questo mese non gli é stato accreditato lo stipendio, visto che deve pagare l’estetista. Risponde Mourinho e Mancini riattacca subito e telefona sul cellulare a Moratti piangendo: “Mi hai detto che con quello era finita!!!”.

ore 10.10: Quaresma prova la trivela. Tre piccioni morti.

ore 10.20: un tifoso boy scout aiuta Figo ad attraversare la strada ed a raggiungere l’allenamento.

ore 10.30: Mourinho prova lo schema “palla ad Ibrahimovic e che Dio ce la mandi buona”.

ore 11.00: Quaresma riprova la trivela. Grave infortunio di un operaio che lavorava su un impalcatura lì vicino.

ore 14.00: Cordoba, Samuel e Materazzi organizzano un simpatico mattatoio a metà campo coi ragazzi della primavera e successivamente presentano il loro nuovo libro, scritto a più mani con alcuni extracomunitari clandestini, dal titolo “Tanto comunque vada non ci potete espellere”.

ore 15.00: Mourinho si invia una lettera d’amore.

ore 15.30: Quaresma riririprova la trivela. Colpito il catetere di Figo.

ore 16.00: Mourinho prova lo schema “Ibra pensaci tu”.

ore 17.00: Burdisso con uno stop a seguire segna all’incrocio opposto.

ore 17.15: Quaresma ririririprova la trivela. Mourinho gli fa notare che sono finiti i palloni, che non possono recuperarli sempre a Malpensa e che ha leggermente rotto i marroni.

ore 18.00: arriva Adriano e chiede a che ora si mangia.

ore 18.15: Mourinho interroga i giocatori. Alla domanda: “Allora ragazzi avete capito cosa dovete fare?”, tutti in coro “Diamo la palla ad Ibra”. Tutti tranne Materazzi che risponde “presente”.

ore 18.30: i giocatori tornano alle rispettive case, Adriano torna all’Hollywood, Figo all’ospizio.

ore 22.00: Mourinho fa ripetutamente l’amore con sé stesso ed alla fine si dice “Sei stato magnifico come sempre”.

ore 24.00: a letto, non visto da nessuno, quasi in silenzio, Quaresma fa una trivela

 
 
 

SENTENZA CALCIOPOLI

Post n°42 pubblicato il 20 Gennaio 2009 da panta203

Calciopoli, udienza già rinviata: al 24 marzo: ci saranno sorprese ? SEMBRA DI SI !!!!

di Redazione 20/01/2009
Napoli - Partenza falsa per Calciopoli. È stato rinviato al 24 marzo il processo penale di Calciopoli che si è aperto oggi davanti alla nona sezione del tribunale. Il rinvio è dovuto alla mancata notifica dell’udienza a diversi imputati. La breve udienza è stata dedicata all’esame delle costituzioni delle parti civili che saranno completate il 24 marzo. Il processo si trasferirà dopo quella data nella più capiente aula bunker di Poggioreale.

Mancate notifiche Sono 18 le mancate notifiche agli imputati che hanno determinato il rinvio del processo di Calciopoli Sono sei, invece, gli avvisi di udienza notificati regolarmente. L’avviso - come rilevato dal tribunale - è stato, infatti, notificato ai soli difensori e non anche agli imputati. Secondo una sentenza della Cassazione, come hanno rilevato i giudici della nona sezione del Tribunale, gli imputati - che erano assenti in aula durante l’udienza che si concluse con il loro rinvio a giudizio - devono essere avvisati personalmente e non è sufficiente la notifica ai legali.

Le parti civili Nel procedimento risultano costituite parti civili oltre alla Federazione italiana gioco calcio anche le società Brescia, Bologna (sia quella attuale, sia la società dichiarata fallita negli anni scorsi), Atalanta, Lecce, Roma e la società fallita della Salernitana. Quanto al fallimento del Bologna i legali indicati dal curatore, gli avvocati Arturo ed Enrico Frojo, hanno avanzato richiesta di risarcimento di 10 milioni di euro nei confronti della Juventus e di 32 nei confronti della Fiorentina. Si sono costituite parti civile anche alcune associazioni di consumatori. Istanze sono state presentate anche da privati cittadini e saranno esaminate dal tribunale nella prossima udienza.

Il legale di Moggi Un "processo normale" è quanto auspica Paolo Trofino, legale di Luciano Moggi preoccupato per "l’enorme pressione mediatica intorno alla vicenda. Il processo Gea a Roma era una costola di questo processo. Lì il teorema è stato distrutto e ci aspettiamo lo stesso a Napoli" lo ha affermato Trofino, al termine della prima udienza del processo di Calciopoli. "Ci aspettiamo - ha proseguito Trofino - un processo normale, Luciano Moggi vuole essere un cittadino normale che affronta le accuse in aula". Trofino ha confermato che Moggi sarà presente alle prossime udienze del dibattimento che si svolgeranno nell’aula bunker del tribunale di Napoli. "È ovvio - ha detto Trofino - che preoccupa tutta la pressione, anche mediatica, che c’è stata intorno a questa vicenda: mi ricordo che nel giorno dell’elezione del presidente della Repubblica c’erano quattro pagine sui giornali per la massima carica dello Stato e otto pagine su Calciopoli".

 
 
 

Einstein

Post n°41 pubblicato il 19 Gennaio 2009 da panta203

Einstein disse che sono due le cose infinite: la Juve OSSIA l'universo, da una parte, e la stupidità umana dall'altra ... inizio a pensare chi possa esserci in questa 2^ parte!!!  ... voi a chi pensate ? .... fosse che fosse quel club ....

 
 
 

Post N° 40

Post n°40 pubblicato il 19 Gennaio 2009 da panta203

 
 
 

Post N° 39

Post n°39 pubblicato il 18 Gennaio 2009 da panta203

SENTENZA GEA: ORA RIDATECI I 2 SCUDETTI SCIPPATI! JUVENTINI LOTTIAMO UNITI!

Salvatore Nunziata ha scritto il 11 gennaio 2009 alle 5.16

LA SENTENZA della deci­ma sezione del Tribunale pe­nale di Roma è destinata, fa­talmente, a riaprire il proces­so sportivo di calciopoli, cele­brato nell’estate mondiale del 2006. Nel corso di quel giudizio la Figc, allora com­missariata ed affidata a Gui­do Rossi, decise che si sareb­be dovuto arrivare rapida­mente ad una decisione, ri­ducendo arbitrariamente i termini della difesa, elimi­nando illegittimamente un grado di giudizio, scegliendo uno ad uno i giudici che han­no cancellato due campiona­ti di calcio e molto altro. Il presupposto su cui si reggeva tutto l’impianto accusatorio argomentato dal Procuratore federale Stefano Palazzi era l’esistenza di un sodalizio criminale, diretto e coordina­to da Moggi, capace di condi­zionare l’esito delle partite di calcio ed in ragione di que­sta ipotesi, certezza assoluta ed incontrovertibile per i giu­dici sportivi, si decise di pu­nire nel modo più rigoroso possibile Luciano Moggi e, conseguentemente, la società Juventus.
Tanto era solida la certezza dell’esistenza di questa asso­ciazione a delinquere ad esclusivo beneficio dell’ex Di­rettore Generale bianconero, che non venne ritenuto né utile né doveroso ascoltare tutte le intercettazioni telefo­niche (come invece avverrà nell’imminente processo pe­nale di Napoli), poiché per la Figc era incontestabile l’ope­ratività della struttura ever­siva diretta ad alterare il reale e leale andamento de­gli incontri di calcio.
Ebbene, tutto questo risulta smentito da una prima sen­tenza del giudice statale, ben più autorevole di quello spor­tivo, considerata la lunghez­za del processo e la comple­tezza delle prove emerse. Ra­gionevolmente lo stesso dato emergerà nel processo di Na­poli ed a quel punto, Luciano Moggi e la società Juventus sarebbero legittimati a chie­dere la riapertura del proces­so sportivo “calciopoli”, il pri­mo per chiedere ed ottenere la propria riabilitazione per­sonale e professionale, la se­conda per vedersi riattribui­ti gli scudetti ingiustamente sottratti ed entrambi per il ri­conoscimento di un ingente risarcimento del danno, se­condo il mio parere di molte decine di milioni di euro, for­se insostenibile per le finanze federali.
Questo ragionamento parte da un elemento che non oc­corre mai dimenticare e cioè che il processo Gea non ri­guarda in alcun modo la Ju­ventus, ma solo Luciano Moggi & co.. Tuttavia, esiste un minimo comun denomi­natore a sostegno di tutte le ipotesi accusatorie, tanto pe­nali quanto sportive, la già ricordata esistenza di una fa­migerata “cupola” del calcio, con carattere associativo ed organizzato che, da oggi, un Tribunale della Repubblica ha accertato non essere mai esistita. Semmai, si discuterà in appello se possono esserci stati singoli, sporadici ed oc­casionali comportamenti da giudicare con maggiore at­tenzione (prevedo, comunque, che nel prossimo giudizio la sentenza sarà di assoluzione con formula piena, poiché in caso contrario la pressoché totalità dei Direttori sportivi dovrebbero essere penalmen­te condannati per aver limi­tato le smanie pecuniarie ed affaristiche di giovani calcia­tori, nonché dei loro procura­tori, avvinti da delirio di on­nipotenza), che, al massimo si sarebbero dovuti tradurre in blande sanzioni di inibi­zione temporanea, senza al­cun coinvolgimento della so­cietà Juventus. Con amarez­za non può non rilevarsi il diverso atteggiamento, inve­ce, assunto dagli organi del­la Figc.
Nel famoso caso Recoba, al­l’epoca tesserato dell’Inter, la Figc chiese un illuminante parere all’allora Presidente Emerito della Corte Costitu­zionale Vincenzo Caianiello, che consigliò, per lo scandalo dei passaporti falsi, una san­zione sportiva lieve, in attesa della sentenza penale che avrebbe potuto smentire i giudici federali, esponendo la Figc a gravi conseguenze. Nel caso di Moggi e della Juven­tus è stato fatto l’esatto oppo­sto!

PACO D'ONOFRIO
(docente all’Università di Bolo­gna e legale di Luciano Moggi)

 
 
 

Post N° 38

Post n°38 pubblicato il 17 Gennaio 2009 da panta203

 

 
 
 
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