Nihil

Vogliamo dimenticare che per il nostro benessere, le nostre certezze, la nostra libertà e la nostra pretesa di felicità qualcuno paga un prezzo più alto di altri? Vogliamo continuare ad essere così ipocriti da non riconoscere che la nostra presunta felicità dev'essere sostenuta da qualcuno che produca, con le proprie sofferenze e privazioni, le condizioni per le quali ogni giorno lottiamo e nelle quali ogni giorno ci è consentito proclamare a gran voce la parola libertà, parola a noi tanto cara proprio perché negata ad una massa enorme ed informe di uomini che ci piace immaginare senz'anima? Perché si diviene umani solo quando ad un urlo agonizzante viene data voce, mentre nel silenzio ci scordiamo che quell'urlo c'è, continua ad esistere, si estende, si moltiplica, si riproduce ed amplifica la propria intensità, senza che vi sia speranza alcuna che questo possa essere ascoltato? Se vogliamo isolarci dalla crudezza della realtà e cullarci nel beatificante sogno che tutto ciò che facciamo, pensiamo e produciamo non produca vittima alcuna, non produca sofferenza, dolore, morte, devastazione... Se così vogliamo essere, così vogliamo pensare, continuando a ritenerci moralmente inattaccabili e neppure lontanamente complici di ciò che nel mondo accade, allora cancelliamo dalla nostra memoria questo blog, perché questo sarà sempre accompagnato dall'immagine brutale di uno dei tanti escrementi che produciamo, un escremento che in pochi avrebbero il coraggio di guardare negli occhi. Se vogliamo dimenticare continuiamo a disumanizzare chi ci permette di avere il guardaroba sempre in ordine, i capi firmati, il cibo pronto da mettere nel microonde, i biglietti aerei low cost, il tempo di scrivere un blog.......Se vogliamo continuare a chiamarci esseri morali fingendo a noi stessi che la nostra crudele indifferenza sia solo un'illazione di qualche pazzo, allora dimentichiamoci dell'esistenza di questo dolcissimo e fragile petalo che non abbiamo il coraggio di chiamare bimbo... Lui resterà qui come testimonianza del mondo che abbiamo voluto sommergere... Lui non ci accusa di nulla. Lui sa che abbiamo ereditato come lui questa posizione, sa che milioni di secoli hanno contribuito a creare questa distanza tra il suo ed il nostro mondo... Sa che prima che noi nascessimo la fame esisteva già, come esistevano la violenza, lo sfruttamento, la segregazione... Lui vuole solo, con la sua presenza, aiutarci a non dimenticare. Perché l'unica speranza che lui ha sta proprio lì, nella nostra purtroppo labile memoria....

I.B