Padre PaoloQuando il Signore chiama... |
Sei passato in mezzo a noi come una meteora! Ci hai rallegrati con il tuo aperto sorriso, il tuo entusiasmo, la tua grande voglia di vivere, la tua gioia di essere sacerdote, di essere "per gli altri", soprattutto per i poveri... poi ti sei sottratto al nostro sguardo perchè dovevi ripetere un sì generoso ed incondizionato a Colui al quale ti eri totalmente donato solo qualche anno prima e che ti ha voluto per sempre con sè.
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« Messaggio #14 | Tu es Sacerdos in aeternum » |
Quale il segreto di tanta riuscita nella vita di Paolo? Ce l'ha rivelato egli stesso in un articolo pubblicato su "PRESENZA VINCENZIANA" nel maggio 1986 (pag. 14-16). Ecco i passaggi più importanti.
"Se dovessi presentare a un gruppo di giovani o di preadolescenti la vocazione, partirei dalla mia esperienza personale, e, attraverso questa, cercherei di spiegare i motivi che mi hanno indotto alla grande scelta.
La mia vocazione, questo grande dono, è nata quando avevo 22 anni, ora ne ho 31. A dire il vero è sempre rimasta latente, ma non è mai svanita; forse non avevo il coraggio di decidermi al grande passo; nessuno mai mi aveva fatto una proposta chiara, nessuno mai mi aveva detto esplicitamente: "Vieni e seguimi!". Finalmente il Signore, stanco forse della mia indecisione e dei miei timori, è intervenuto Lui nella mia storia, ha sovvertito tutti i miei piani, mi ha afferrato e ha dato una svolta decisiva alla mia vita. Avevo allora 24 anni... e il Signore vinse la battaglia su di me.
Ebbene, cosa posso dire di quest’avventura? Posso dire che quando Dio chiama un giovane a realizzarsi in Cristo attraverso la consacrazione nel dono di sé ai fratelli, gli fa una proposta di vita e di gioia unica al mondo.
Ed è questa gioia che io oggi voglio irradiare a tutti i giovani come me e ai ragazzi che qui, a Lecce, come me sono alla ricerca del senso da dare alla vita, di una realizzazione in Cristo.
A volte comunicare la gioia di essere sacerdote, e quindi di essere realizzato in Cristo, è difficile, quasi fosse riservato solo a Dio, autore di ogni chiamata.
Se conoscessero il grande dono del Sacerdozio molti giovani oggi non esiterebbero a lasciare tutto per realizzarsi in Cristo.
Sicuramente Dio continua a chiamare i giovani a donare a Lui la loro vita per sempre, ma spesso essi hanno nel cuore quella grande paura che prendeva me nel 1977 quando, di fronte alla chiamata di Cristo, pensavo: "...ma io amo la vita, sono giovane, sarò felice? Non è forse troppo difficile per me? Riuscirò a perseverare su questa strada?...". Invece Lui ha fatto grandi cose in me, mi ha spianato la strada introducendomi nel suo amore.
Allo stesso modo tanti ragazzi, che pure hanno intercettato la chiamata di Dio, sono timorosi, hanno paura.
No, cari ragazzi, non dovete temere, anzi dovete rischiare con molta generosità perché è Lui che inizia, è Lui che fa, è ancora Lui che porta a compimento.
E' in questo che consiste l’amore, nello scoprirsi dono per un mondo migliore.
Sappiate che Lui chiama come e quando vuole, non ci sono età. Non è vero che solo gli adulti o i maggiorenni sono capaci di ascoltare l'invito di Dio; lo Spirito soffia dove vuole, pertanto non abbiate paura e non ponete limiti nè ostacoli al progetto di Dio.
Non ponetevi molti interrogativi dinanzi all’invito di Gesù. Piuttosto pregate ed innamoratevi di Lui; allora il vostro «sì» a Lui sarà una risposta di amore e non una infatuazione, sarà una vera realizzazione, sarà la scoperta del tesoro dinanzi al quale saprete rinunziare a tutto. La vera motivazione che mi ha portato a scegliere Cristo e quindi a donarmi a Lui è stata la certezza che in Lui avrei trovato la mia piena realizzazione.
Ebbene dal 30 giugno 1984 sono Missionario Vincenziano realizzato in Cristo e di questo ne sono contento.
Oggi realizzo la mia vocazione presso il Seminario Vincenziano di Lecce con alcuni ragazzi. Con essi condivido la mia vita, la mia vocazione, la mia gioia di essere prete.
A questi ragazzi cerco di dare il meglio di me stesso, di comunicare loro quel Cristo che realizza l'uomo e che io in prima persona sono chiamato ad amare.
I ragazzi di oggi non hanno bisogno di belle parole, ne ascoltano fin troppe; essi sono alla ricerca di modelli a cui rifarsi, di uomini credibili per la loro testimonianza."
Siamo convinti che con questo scritto padre Paolo intendeva semplicemente offrire un contributo alla causa della pastorale vocazionale e non si accorse di aver fatto dono, a quanti lo avrebbero letto, di una splendida testimonianza di vita sacerdotale autenticamente vissuta.
Questo blog nasce per raccogliere le testimonianze (ricordi, fotografie) di tutti coloro che hanno conosciuto padre Paolo Monterisi, Missionario Vincenziano originario di Trani scomparso all'età di 34 anni il 1 giugno 1988 stroncato da un male incurabile.
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