Una papera al pc

la "lumacata"

oggi è san giovanni... e qui da me è tradizione mangiare le lumache la sera della vigilia... infatti qualche ora fa ero a casa di mio fratello a sbafarmi un bel piattone (alla fine son stati due piattoni...) di lumache!!!

mmmmm... a parte che mia cognata le cucina benissimo... però ad essere sincera come le faceva mia mamma... non la batteva nessuna... e non perchè era mia mamma... io credo che le sue lumache fossero speciali per  l'amore e la passione che ci metteva nel farle...

ho avuto la fortuna di nascere e crescere in campagna fino ai 15 anni... e il 23 giugno c'era tanta di quella gente che anche se cerco di sforzarmi non ricordo mica chi c'era... per fortuna ho qualche vecchia foto che mi aiuta a ricordare l'evento...

la preparazione iniziava molto tempo prima... con il mio papà, la mia mamma, i miei fratelli, i vicini di casa, tutto il parentado, gli amici coinvolti nella cena e nel mio piccolo anche io... che andavano per campi a raccogliere le lumache... noi avevamo la nostra terra a disposizione, gli altri si spandevano per i campi e facevano quel che  potevano ma il mio papà era quello che raccoglieva le lumache più grosse e più belle e sicuramente anche le più buone di tuttiiiiiiiii...  e io gli trotterellavo accanto gongolando quando diceva a tutti che lo avevo aiutato nella raccolta!!!!

poi si mettevano tutte assieme in una rete metallica sospesa per aria... tipo una gabbia... e mio padre le faceva mangiare che mi veniva in mente la favola di hansel e gretel... con le lumache all'ingrasso per poi finire nel pentolone... in quel momento mi facevano un pò pena... ma poi pensavo al profumo che si spandeva per l'aria e l'acquolina prendeva il sopravvento e così... ogni tanto allungavo pure io la mia manciata di erba per pascerle a dovere...

qualche giorno prima che finissero in pentola le lumache non ricevevano più erba perchè dovevano "spurgare"... così diceva mio padre... e un paio di giorni prima della cottura venivano "insaporite" con delle erbe aromatiche, tra le quali la menta romana, la salvia e non ricordo quale altre, che gli venivano date da mangiare...

poi la sera del 23 giugno era una festa... venivano apparecchiati lunghi tavoli sulla terrazza esterna e arrivava mia madre con pentoloni fumanti pieni di questa delizia... mmmmmmmmmmmmmm mi sembra di sentirne ancora l'odore... sento anche le risate e il brusio delle voci come tante api ronzanti attorno all'alveare... vedo gli occhi ridenti di mia madre... il bianco sorriso del mio papà... le grida di noi bimbi... le corse attorno ai tavoli... ma quando le lumache finivano nel piatto... tutto diventava più sommesso... pochi rumori... solo il tintinnare delle bucce vuote lanciate nelle insalatiere... e il succhiare delle bocche incollate alle lumache (a noi bambini era vietato portare le lumache alla bocca... dovevamo tirarle fuori con uno "stuzzicadenti"* per evitare il rischio di risucchiare un guscio e rimanere soffocati)... e il pane intinto nel sugo... e il canto dei grilli che finalmente sovrastava tutti gli altri rumori ormai chetati delle bocche grondanti di sapori che non avevano tempo per parlare... ma assaporavano totalmente quella serata magica... come i baffi del mio papà... dipinti di sugo...

*lo "stuzzicadenti" in realtà era una spina... si si proprio una spina... lunga, nera, acuminata e resistentissima che mio padre prelevava da una pianta grassa enorme che si trovava all'esterno del cancello d'ingresso per le macchine... non vorrei dire castronerie ma credo che fosse un'agave... e tutti avevano la loro "spina"... ai grandi serviva per tirare fuori le lumache più ostinate, a noi piccoli come forchetta eheheheheheheh