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IL PIU' BEL GOAL MAI FATTO.....

 
Creato da: papessa7dgl il 16/09/2008
Il legame è, in alcuni preziosi casi, libertà......

 

 
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MAIL DA UNA COMPAGNA DI VIAGGIO....

Post n°577 pubblicato il 14 Aprile 2009 da papessa7dgl

(mail collettiva)

Giornata strana oggi, sabato di Pasqua, il sole
fuori  e voglia di starmene rintanata. Le onde di dolore arrivate dal
resto dell’Italia aleggiano nell’aria, riempiono la casa, fanno
scendere il silenzio tra il ramo di gelsomino fiorito d’azzurro che
ingioiella il mio salotto e il vaso dei tulipani bianchi che mi ha
regalato Irena (la mia vicina, tutta contenta che sono arrivati i suoi
parenti dalla Croazia) in segno di festa, di pace, di purezza. Cerco
leggerezza, arrivano lacrime, introspezione, comprensioni inaspettate
che sanno di preghiera.
Quando arriva l’onda scomoda bisogna nuotarci
dentro, non scappare.
Sono in connessione con tutte le persone sole che
in questi momenti si sentono ancora più sole, capisco, senza che il
pensiero passi per la mente, che le esperienze ci arrivano perché così,
dopo, SAPPIAMO. Questo mi aiuta a spostarmi dalla posizione di vittima
a quella di chi ha ricevuto un dono. L’esperienza, anche quella
scomoda, dolorosa, difficile, se la assaggio veramente, la ascolto, la
annuso, ci affondo dentro in tutte le sue sfumature, mi permette di
comprendere me e tutti quelli che ci si trovano/troveranno dentro, mi
permette di capire che va bene così, e che se mi rilasso l’onda passa.

Anche i terremoti, come le malattie, possono essere un regalo.
Ci
tolgono l’AVERE per riportarci all’ESSERE.
(che lo abbia capito anche
Berlusconi?)
Ci mostrano che è sempre possibile ricominciare.
Ci fanno
capire che siamo tutti piccoli e uguali.
Ci offrono una scusa per
fermarci, così, nel momento in cui l’abito non fa il monaco, in
ciabatte e pigiama, ci spezzano il cuore per farci sentire che ne
abbiamo uno, ci danno un alibi per avvicinarci come non mai a esseri
umani sconosciuti.
E quando salta il tappo del cuore l’amore e la
generosità non finiscono mai, è bello quando questo accade al di fuori
della famiglia e degli amici, è bello quando dai tutto a ESTRANEI e
capisci che sono come la famiglia e gli amici.
Questo è quello che io
chiamo l’ESPERIENZA DEL MINESTRONE: la comprensione che siamo tutti
verdurine di un'unica grande zuppa.
Quando io massaggio il cliente X
dell’albergo sento lo stesso amore che provo per mia mamma, due verdure
della stessa minestra, la testa non capisce ma il cuore lo sa.

In
mezzo ai milioni di parole dette in questi giorni sul terremoto, mai
avrei pensato di avere qualcosa da dire anch’io, ma le mani vanno da
sole sulla tastiera e io le lascio andare.

Con preghiera, soprattutto
in questi giorni di festa, di ricordarti delle persone sole che fanno
parte della tua vita. Dedica qualche minuto a una bella telefonata, a
una piccola visita, invitale a pranzo o a una passeggiata o a una
merenda.
Proprio come vorresti aiutare il terremotato che vedi alla
tivù


con amore e attenzione,

Aditi


“Una goccia d’acqua di mare
non può pretendere di venire da un fiume, un’altra goccia da un altro
fiume; il mare è un unico insieme omogeneo. Allo stesso modo tutti gli
esseri sono uno; non esiste essere che non venga dall’anima e non
appartenga all’anima”
(dalla “Chandogya Upanishad”)

 
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Commenti al Post:
tigerag
tigerag il 16/04/09 alle 14:27 via WEB
grazie cara di queste parole profonde e care... è proprio così.. le grandi disgrazie, se non ti annichiliscono del tutto, sono una grandeopportunità per capire la nostra vera natura umana.. nessuno è qualche cosa se l'altro non c'è. ti mando un grande abbraccio. alessandra
(Rispondi)
 
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Esclusività, intensità, unicità

   
 

Per Te...

 

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ANTINOO

 

Il compenso di fronte alla paura altrui....

 

LEGGEREZZA

                                                                   

 

 Con leggerezza,bimba,con leggerezza

Pensa con leggerezza,agisci con leggerezza

Sì , senti con leggerezza anche quando stai

Sentendo profondamente

 

Lascia che le cose accadano con leggerezza e

Con leggerezza affrontale

 

Con leggerezza, tesoro mio, con leggerezza

Anche quando si tratta di morire

 

Niente di ponderoso o di enfatico,

solo la realtà del morire e  la realtà della

luce

 

Getta via dunque tutto il tuo bagaglio e

Procedi

 

Ci sono sabbie mobili tutto intorno a te

Che ti risucchiano i piedi

Che cercano d’inghiottirti nella paura,nell’autocompatimento,

nella disperazione

 

Ecco perché devi camminare con tanta leggerezza,

Con leggerezza tesoro mio,

 

In punta di piedi e senza bagaglio

Completamente libera

 

Bruegel la caduta dei ciechi

 

 

John.....

 

Andrea Pazienza

 

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