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CALCIO MARCIO

Post n°57 pubblicato il 26 Ottobre 2006 da parlu

Genoa in C dopo processo farsa
Ecco le prove in un libro bomba

Qualcosa di poco chiaro nella retrocessione dei rossoblù: l'anno scorso l'ex patron Enrico Preziosi aveva puntato il dito sulla giustizia sportiva di Franco Carraro. Ora un libro, intitolato F.I.G.C 2005 - IL FILE INGANNEVOLE DEL GENOA IN C, svela le anomalie giudiziarie, tra cui anche il giallo della sentenza Caf "stampata"
di Xavier Jacobelli



Genova, 7 ottobre 2006 - Enrico Preziosi aveva ragione: l'anno scorso il Genoa è stato retrocesso in C dalla giustizia sportiva di Franco Carraro al termine di un processo farsa.

Adesso ci sono le prove, nero su bianco. Sono contenute nel libro che ricostruisce tutto quello che di strano è accaduto nei processi sportivi di primo e secondo grado che hanno spedito il Genoa dalla A alla C. Atti, documenti e "gialli inediti" per arrivare a una verità che nessuno ha mai voluto raccontare, tranne il QN (La Nazione, Il Resto del Carlino Il Giorno) con gli editoriali di Xavier Jacobelli, i servizi di Giulio Mola accanto alla raffica di inchieste del Secolo XIX, lo storico giornale ligure diretto da Lanfranco Vaccari.

Ecco l'elenco di tutte le anomalie giudiziarie di una condanna mostruosa. Il giallo della sentenza Caf "stampata" prima dell'inizio del processo e il mistero di un atto ufficiale della Federcalcio, il Comunicato 6/C, pubblicato 5 giorni prima di essere "creato" e 8 giorni prima di essere trasmesso a chi avrebbe dovuto firmarlo. E poi i bigliettini scritti dai giudici, la Caf dimezzata, la sentenza scritta al mare, il doppio comunicato della Disciplinare, le "vicende extracalcistiche che devono, hanno pesato molto".

Tutto questo, ma non solo questo, riassunto in un unico libro corredato dei documenti della Federcalcio, dei suoi tribunali, del Garante per la privacy. Un libro snello, che vuole semplificare al massimo anche i passaggi più tecnici dei gialli irrisolti, scritto da due giornalisti de "Il Giornale" e "Il Secolo XIX" che hanno seguito dall'inizio questa vicenda e edito da Lo Sprint che in questo 2006 ha portato in libreria anche du apprezzati volumi firmati da Fabio e Luca Masotto sulle Olimpiadi Invernali (Giochi con i Fiochi) e sui Mondiali di calcio (Il Mondiale ai tuoi piedi).

"Non solo un'analisi, atti alla mano, di quello che già i tifosi genoani conoscono purtroppo bene”, spiega Diego Pistacchi. “Lavorando al testo di F.I.G.C 2005 - IL FILE INGANNEVOLE DEL GENOA IN C - sono emersi due fatti nuovi, due "perle inedite" che Lega e Federcalcio dovrebbero probabilmente spiegare. E' ancora una questione di date che non tornano mai. Ad esempio, il file della nota stampa della Federcalcio con cui l'8 agosto 2005 si annunciava la sentenza Caf ha un titolo significativo: notizia stampa del 05.08.2005. doc. Il 5 agosto era ancora il giorno di inizio del processo: oltre alla Caf sembra cioè che anche l'ufficio stampa della Federcalcio si fosse portato avanti con il lavoro”.

“Un altro punto oscuro – aggiunge Marco Menduni - riguarda il ricorso al Garante per la Privacy, cui si rivolsero gli avvocati per impedire l'uso delle intercettazioni. Ebbene, per legge chi invia al Garante atti falsi è punibile con il carcere fino a due anni. La Lega Calcio inviò al Garante il comunicato ufficiale C.U.10. Quello che dava conto di una pre-riunione della Disciplinare avvenuta ancor prima dell'apertura del processo. Un comunicato che fece arrossire la stessa Lega, tanto che in pochi minuti ne fu emesso un secondo, il C.U.10 bis, in cui si correggeva il primo, dicendo che le date di riunione erano diverse (e successive). Al Garante, che anche sulla base di quelle carte autorizzò l'uso delle intercettazioni spianando la strada alla Caf, venne inviato il primo comunicato, quello che per stessa ammissione della Lega, ufficialmente, non era buono. E chissà che non ci sia sfuggito ancora qualcosa".
Alla presentazione hanno partecipato il Presidente Onorario Aggiunto della Corte di Cassazione, Dott. Mario Sossi che - negli Anni Settanta venne rapito dalle Brigate Rosse - e il Difensore Civico di Genova, On. Fulvio Cerofolini. Le loro parole hanno chiuso l’incontro, dopo la presentazione degli autori, e sono state particolarmente chiare e dure.
“Per quel poco di esperienza che ho maturato – ha ironizzato Sossi – questo processo sarebbe stato dichiarato nullo in Cassazione. Anzi, più che di nullità parlerei di abnormità. Probabilmente dalla Cassazione lo avremmo rispedito a più uffici di pm per verificare eventuali reati. Sono tali e tante le enormità che questo libro evidenzia e prova – prosegue Sossi – che il giurista che è in me rimane sconvolto. Siamo di fronte a un collegio che anticipa all’ufficio stampa le sue decisioni, a soggetti che si permettono di deridere un certo Franco Coppi, alla motificante vicenda dei pizzini inneggianti alla camorra e in generale c’è una società che non conosce prima del processo quali saranno i suoi giudici, salvo poi scoprire che il collegio della Caf si è magicamente dimezzato, passando da 10 a 5 soli elementi…”.
“La lettura di questo volume – chiude Sossi – permette anche a chi come me non è un grande conoscitore di calcio di capire quanto è realmente avvenuto in quella torrida estate del 2005. Ho trovato grossolane incompatibilità e in generale un processo che in tanti anni di carriera non mi è mai capitato di vedere con analoghe anomalie”.
Chiamato a dare un proprio contributo alla discussione, Fulvio Cerofolini, Difensore Civico di Genova ed ex parlamentare, ha così sintetizzato: “Più che un difensore civico, in questo caso ci vorrebbe un attaccante bellico… Il Genoa ha vissuto nella sua ultracentenaria storia due enormi e incredibili ingiustizie. Quella del decimo scudetto sottratto in epoca fascista dal Bologna e dall’allora dirigente felsineo Arpinati e quella della passata estate. Questo libro testimonia chiaramente e senza ombre che il Genoa ha subito un processo ingiusto, da annullare. Così oggi rendiamo onore e dignità a una società,alla sua tifoseria e all’intera città di Genova. Se mi è consentito – ha chiuso Cerofolini – vorrei sottolineare come le istituzioni cittadine e regionali non abbiano reagito nel caso Genoa così come un anno più tardi hanno fatto a Torino, Firenze e Roma. Quel silenzio sarà stato motivato da mille ragioni e forse da rapporti con il presidente Preziosi mai allacciati. Ma nessuna di tutte le possibili ragioni, sommate insieme, hanno potuto reggere di fronte alla clamorosa ingiustizia subita dal Genoa e dalla città di Genova”.
A pochi giorni dall'arbitrato, che quasi certamente darà un ulteriore colpo di spugna a calciopoli, esce cpsì in edicola e nelle migliori librerie il volume che ripercorre la via crucis giudiziaria del Grifone con documenti inediti e carte scottanti sui processi alla Disciplinare e alla Caf.
Ora i tifosi rossoblù potranno davvero capire se era stato già tutto scritto!

di Xavier Jacobelli

Articolo tratto dal sito http://qn.quotidiano.net (sito del Quotidiano Nazionale)

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Commenti al Post:
simoveganblu
simoveganblu il 19/04/07 alle 14:06 via WEB
Dove sei?... Sono rimasta l'unica, fedele, affezionata. Mi manchi, lo sai? Purtroppo Libero non mi consente di avere tutti i miei amici "visibili" e ora ti sposto, solo momentaneamente, nella mia lista interna. Sarà solo una cosa momentanea. Volevo però dirtelo, onde evitare che tu pensassi che non ti voglia più bene!! Ti sposto solo nella mia lista interna. Tutto qua. Così potrò ripassare comunque a salutarti!! Un bacione. Kiss. simo^_^
 
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