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Il profeta nella sua patria
Post n°68 pubblicato il 04 Aprile 2011 da mariangela64p
Dal Vangelo di Giovanni ( Gv 4,43-54 ) Gesù partì per andare in Galilea.[44] Ma Gesù stesso aveva dichiarato che un profeta non riceve onore nella sua patria. [45] Quando però giunse in Galilea, i Galilei lo accolsero con gioia, poiché avevano visto tutto quello che aveva fatto a Gerusalemme durante la festa; anch'essi infatti erano andati alla festa. [46] Andò dunque di nuovo a Cana di Galilea, dove aveva cambiato l'acqua in vino. Vi era un funzionario del re, che aveva un figlio malato a Cafarnao. [47] Costui, udito che Gesù era venuto dalla Giudea in Galilea, si recò da lui e lo pregò di scendere a guarire suo figlio poiché stava per morire. 48] Gesù gli disse: "Se non vedete segni e prodigi, voi non credete". [49] Ma il funzionario del re insistette: "Signore, scendi prima che il mio bambino muoia". [50] Gesù gli risponde: "Và, tuo figlio vive". Quell'uomo credette alla parola che gli aveva detto Gesù e si mise in cammino. [51] Proprio mentre scendeva, gli vennero incontro i servi a dirgli: "Tuo figlio vive!". [52] S'informò poi a che ora avesse cominciato a star meglio. Gli dissero: "Ieri, un'ora dopo mezzogiorno la febbre lo ha lasciato". 53] Il padre riconobbe che proprio in quell'ora Gesù gli aveva detto: "Tuo figlio vive" e credette lui con tutta la sua famiglia. [54] Questo fu il secondo miracolo che Gesù fece tornando dalla Giudea in Galilea. |
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