Daliadini
parole lette nel cuore sfogliando l'anima...Io non aspetto,
Io non subordino il mio tempo alla tua indecisione..
A maggior ragione perché sei la persona che amo..
Io non mi annullo in una lunga ed umiliante attesa,
in cui ad ogni istante fronteggio il dubbio di essere
meno, di valere meno dell'alternativa a me, di essere
più vecchia della precedente relazione, meno stimolante
di quella in cui non c'erano stimoli..
Un disperato passatempo, uno svago senza impegno..
C'è un tempo sacro e un tempo della convenienza..
Il tempo sacro è quello in cui, anche con grande comprensione,
si da alla persona amata, il tempo di riordinare la propria vita,
di apportare i giusti cambiamenti, di ristabilire i propri ruoli,
rimettere in ordine la gerarchia, limitare al minimo i danni,
i conflitti, le sofferenze e gli aspetti più spiacevoli..
C'è, al contrario, il tempo della convenienza in cui si crede
ad una promessa di cambiamento che non viene mai esaudita,
rimandata in eterno, essa viene alimentata dall'indebolimento
della stima in se, di chi è disposto ad attendere, fino
a rassegnarsi...
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Aspetto un segnale..
Il secondo tempo di un'esistenza avara di emozioni..
Aspetto ancora il mio turno, in fila,
allo sportello della felicità..
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Briciole..
per me son rimaste solo briciole di tempo ormai..
un tempo che sembrava infinito ed è finito...
che resta di ciò che ho vissuto.. amato.. odiato..
voluto.. lasciato.. perso o trovato..
nulla.. non resta nulla tranne queste poche righe..
forse qualche rimpianto mentre mi incammino..
qualche vago ricordo.. poi.. più nulla..
lasciate almeno un buon ricordo di voi stessi..
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E torno sui miei passi...
solcando quelle orme lasciate dietro me
che il tempo, nonostante tutto, non è riuscito a confondere..
Ho vissuto tra monti,laghi e campagne..
respirando il profumo della quiete...
ascoltando il rumore del silenzio..
ritrovando la fantasia intatta di allora..
ritrovo quei giorni trascorsi tra sogni e chimere..
tra musica e tramonti..
e torno a sfogliare quel libro così a lungo dimenticato..
Parole dal Cuore è tornata...
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Un tempo troppo lungo ormai mi divide
da questa canzone..
Quanti ricordi..
La giovinezza che è sfuggita in un lampo...
Fresca follia di un tempo fatto solo di
meravigliose illusioni..
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Meraviglioso....
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Splendido.. sulla mia isola che non c'è
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Dove sono quei piccoli sogni..
tanto piccoli da riuscire a stare tutti insieme
stipati in un cassetto..
Dove sono quei profumi di gelsomini
che stordivano i sensi con la loro intensità..
Dove sono quei ragazzi che camminavano
tenendosi per mano con gli occhi pieni di amore..
quell'assordante frinire di cicale nei pomeriggi assolati
e silenziosi di domeniche estive..
quando la città era vuota di vita e piena di caldo..
quando bastava guardarsi negli occhi per sentire il rumore del mare..
un gelato e 4 baci rubati.. un sorriso complice..
quando credevi che tutti i tuoi domani sarebbero stati felici..
dove sono... dove sono...
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Aspettando il tuo ritorno...
indosserò un raggio di sole sulla pelle nuda
per regalarti il calore che a lungo ti è mancato...
scioglierò i capelli pettinandoli col vento che ti riporta qui
e diverranno come morbide onde del mare tra le tue dita..
illuminerò i miei occhi con i sorrisi più radiosi
per illuminare queste stanze da troppo tempo vuote...
inebrierò le mie labbra del profumo più avvolgente
per farti desiderare di restare qui... tra le mie braccia...
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Scivola leggero un pensiero
lungo il monotono margine
di questa vita astratta...
Dove c'è tutto e non c'è niente..
Dove l'unico desiderio si assopisce stanco,
in un angolo nascosto..
Sbiadiscono lentamente i lividi dell'anima
ma restano i solchi profondi delle cicatrici del cuore...
Vorrei un sogno da vivere senza dover contare i giorni
e il tempo che, indifferente, scorre..
E tu..che sei così lontano...
dalle mie mani.. dai miei occhi..dalle mie labbra..
così lontano... così lontano...
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Stanotte il vento urla la sua rabbia a lungo repressa...
spirali di dolori intrecciati come edera sul traliccio dei ricordi..
troppi giorni sono tramontati da allora...
da quando chiusi la mia vita in una vecchia valigia stinta...
quante albe possono raccontare i miei occhi stanchi...
quante onde ho visto infrangersi su quegli scogli erosi..
quanti volti.. frammenti di parole..
tutto sembra essere stato inutile..
come un lottatore che stanco depone le sue armi e,
guardandoti, ti chiede perchè... perchè lottare ancora
quando non ci sono più nemici da affrontare...
volto le spalle a quei fantasmi fatti di coriandoli...
non ci sei più..
ora.. tornerò a vivere!!!!
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Ti Amo...
non per chi sei tu..
Ma per chi sono io quando sono con te...
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Il dolce sapor dei baci tuoi langue dalle labbra mie
come acqua nel deserto per il viandante stanco ed assetato..
Che sia così anche per te?
Nel desiderio di te vive la speranza..
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E il vento portava via con forza le ultime nubi..
quelle nubi dispettose ed intrise di pioggia
che si ostinavano a celare il calore del sole.. il suo splendore..
erano invidiose..
Ma il vento amava il sole.. amava la gioia che sapeva spandere,
con semplicità, intorno a se..
e finalmente il cielo terso torno a brillare..
azzurro.. così azzurro da inondarmi d'amore..
nel suo essere immenso mi perdevo..
lasciavo finalmente libero il mio respiro..
mi confondevo in quell'azzurro e ridevo felice..
come quando, da bambina, sdraiata tra campi d'oro di grano,
lasciavo che il mio sguardo si perdesse in quel mare azzurro..
ammirando i volteggi eleganti di cinguettanti passeretti..
che quiete.. che serenità.. sempre li..
tra quei monti che tentavano di dare un confine a quell'immensità...
e io, immersa in quel mondo meraviglioso,
ritrovavo Dio...
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Vagavo senza meta, stanotte, avvolta dal chiarore delle stelle...
le chiamavo una ad una.. per nome..
ma..quale nome si celava dietro la mia semplice fantasia..
quasi mi aspettavo che mi rispondessero.. mi sorridessero..
un passo dietro l'altro.. senza fretta.. con il viso rivolto al cielo..
cercando nell'oscurità quel barlume di coscienza
che avevo perso seguendo una follia.. un desiderio..
chiedendomi se mai sarebbe arrivato il giorno..
quell'agognato giorno, in cui finalmente sarebbe finito tutto..
il giorno in cui sarei finalmente tornata libera..
libera del mio tempo.. della mia vita.. delle mie ore.. dei miei giorni..
in cui avrei potuto cancellare, con un colpo di spugna,
anni di sofferenza.. di sacrifici.. di lacrime.. di sopportazione..
sperando di poter avere ancora abbastanza tempo per respirare liberamente..
senza sentire l'affanno.. la stanchezza..
libera di poter gioire delle piccole cose.. della semplice quotidianità..
di potermi cullare tra le braccia di un sogno divenuto realtà..
perchè c'è ancora un domani.. e poi ancora un'altro..
ed un'altro ancora..
finchè avrò vita.. fino all'ultimo respiro..
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