AMARE
CIO' CHE SI DEVE AMARE
In questa vita, la virtù non è altro che amare ciò che si deve amare: sceglierlo è prudenza, non farsene staccare da qualche impedimento, è fortezza, da qualche lusinga è temperanza, da qualche sentimento di superbia, è giustizia.
Che cosa poi dovremmo scegliere come maggiormente degno del nostro amore se non quello di cui non si trova di meglio, cioè Dio?
Se nell'amore gli anteponiamo o gli mettiamo sullo stesso piano qualche altro oggetto, vuol dire che non sappiamo amare noi stessi.
Tanto meglio sarà per noi, quanto più ci avvicineremo a Colui del quale non c'è nulla di meglio; verso di lui, poi, ci andremo e non camminando, ma amando e avremo Dio tanto più vicino al cuore quanto più puro sarà l'amore che ci fà tendere a lui, che non si estende, nè è rinchiuso entro spazi fisici.
Non con i piedi, dunque, ma con i retti comportamenti si può andare a lui, che dappertutto è presente e dappertutto è intero.
I nostri comportamenti, poi, vengono in genere giudicati non in base a ciò che sappiamo, ma a ciò che amiamo, buono o cattivi a seconda che siano mossi da buoni o cattivi amori.
E' dunque per la nostra cattiveria se ci allontaniamo da Dio che è la rettitudine, ma poi ci correggiamo amando la rettitudine, per poter essere rettamente uniti alla rettitudine in persona.
Lettere di Giuliano Vigini
Inviato da: innamoratadiMaria0
il 10/08/2013 alle 19:27
Inviato da: susannacasta3
il 11/07/2013 alle 21:50
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il 26/06/2013 alle 09:08
Inviato da: nel_nome_di_Jesus
il 26/06/2013 alle 00:02
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il 18/06/2013 alle 10:41