Vorrei sfrecciare, invisibile e veloce, nel vento.
Perchè il silenzio fa così paura? Se non si sa cosa dire, è un reato star zitti? Se non troviamo le parole per rispondere, perchè obbligarsi a farlo con termini che non ci corrispondono? Il vuoto è uno spazio pieno di possibilità. Siamo abituati ad aggiungere. Il pieno è rassicurante e alla fine lo preferiamo alla potenzialità del nulla.
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Non ho mai considerato la community un'agenzia matrimoniale. Anzi, un poco mi infastidisce che parecchi prendano questo posto come un sito di incontri. Credo ce ne siano di appositi e meglio organizzati. Trovo questo un luogo effimero, uno spazio di confronto, uno strumento per aprirsi ad altre visioni del mondo. Nonostante cio' e' capitato mi chiedessero di passare dal virtuale al reale. Stranamente sono sempre stati uomini e stranamente tutti professavano di farlo perche' interessati ad una semplice conoscenza. Passando dalla teoria al pratica, i pochissimi che mi hanno convinto, non sono poi stati in grado di evitare meccanismi...diciamo...di seduzione. Quindi non credo granche' alle "semplici" conoscenze. Credo nell'amicizia e nell'amore. Ma questo e' un altro discorso. Ciò premesso: non ho ragioni di status o altri limiti che mi impediscano di coltivare la "conoscenza" di una persona anche al di fuori della community. Lo faccio raramente perchè raramente sono indotta a farlo per le ragioni di cui sopra. Diversamente, molte persone, questi limiti li hanno. E, sovente, fanno finta di non averli.
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Post n°56 pubblicato il 01 Agosto 2013 da aster_43
Il bicchiere mezzo pieno. Oppure quello mezzo vuoto. A grandi linee e' come vediamo il mondo che fa la differenza. Il bicchiere e' li' a meta', quello che ci ronza nell'anima che decide la misura. Cosi' capita che la foto di un sorriso pubblicato su facebook induca a pensare che la vita sia un eterno party... al contario un commento piu' amaro viene letto come indice di suicidio imminente. Nella realta'...tra una festa e l'altra ci sono centinaia di ore in ufficio, multe, spese alla coop, pediatri, aulin, barbie, incazzature, lavatrici rotte. E tra una battuta acida e l'altra...centinaia di sorrisi, una decina di barzellettae, diverse pedalate, un paio di birre con gli amici, un fine settimana al mare. Insomma, con i social il rischio di rimanere intrappolati nel film di altri (e viceversa) aumenta. C'e' chi passa il tempo a lagnarsi e a scassare i cabbasisi al mondo (e magari si guarda bene dal farti sapere se gli accade una cosa bella). E c'e' chi preferisce condividere il buono e lasciar fuori il guasto, rischiando di passar da superficiale. Un post, un messaggio, un commento forniscono sempre suggestioni e indicazioni interessanti sulla visione del mondo di chi ci circonda. Diverso e', secondo me, utilizzarli per costruirsi convinzioni sul valore e sullo stato d'animo di una persona: un profilo, una foto, una battuta rappresentano (grazie a Dio) solo una piccola parte del vissuto, dei pensieri e delle emozioni di un essere umano. |
Inviato da: cassetta2
il 10/09/2023 alle 12:15
Inviato da: xentex
il 29/05/2015 alle 21:18
Inviato da: Adrian_Harkness
il 21/05/2015 alle 10:45
Inviato da: aster_43
il 04/04/2015 alle 13:53
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il 04/04/2015 alle 11:18