NAVIGANDO NELL'ANIMA

LA PROPOSTA DI CONFINDUSTRIA


                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  Dopo le sanguinose stragi avvenute in questi giorni sulle strade del Salento, Confindustria lancia la sua iniziativa, appoggiando la proposta dell’assessore provinciale ai Lavori pubblici, Flavio FasanoAlla luce dell’ennesima tragedia sulle strade, Confindustria Lecce vuole fare la sua parte. “E’ necessario –dice il presidente della Sezione Comunicazione di Confindustria Lecce, Giovanni Lagioia- che si avviino iniziative serie e concrete per arginare e ridurre le morti sull’asfalto. E’ un’ottima idea, che condivido e rilancio, quella dell’assessore provinciale ai Lavori pubblici, Flavio Fasano, di costituire un Comitato permanente che individui e metta in pratica iniziative di prevenzione. E’ opportuno far partecipare al tavolo gli Enti, le Associazioni dei familiari delle vittime della strada, le autoscuole e le forze dell’ordine. Costituiamo però un tavolo operativo, non burocratico, che parta da un’analisi attenta dei molteplici fattori (alcol, strade, velocità, distrazione, etc.) e giunga a mettere in campo iniziative efficaci ed efficienti per ridurre il problema fino a cercare di arginarlo. Un tavolo che collabori fattivamente anche con l’Osservatorio provinciale per la prevenzione e la sicurezza stradale nel quale chiederemo al prefetto di entrare a farne parte.Siamo dinanzi ad un’epidemia che va fermata. Non si può morire a 20 anni, né a 30, né a 40 per cause assolutamente evitabili. Così come, poi, è bene mettere mano alle problematiche stradali in modo da migliorare la sicurezza delle nostre strade: penso alle rettifiche di alcune curve, alla modifica di incroci pericolosi, all’impiego di asfalti drenanti e così via, sarebbe anche opportuno aumentare i controlli, avere il coraggio di chiedere, con forza, alle case automobilistiche di rendere accessori “di serie” il viva voce ed il limitatore di velocità, di dotare ogni auto di un etilometro affinché i ragazzi inizino ad abituarsi all’idea di un autocontrollo, lanciare campagne di informazione serie, ripetute nel tempo ed anche campagne di formazione: penso alle scuole guida, alle stesse scuole dell’obbligo. Cerchiamo di dire basta alle stragi del “sabato sera” che tali non sono più. Le vittime, purtroppo, si contano ogni giorno. Rilanciamo, concretizzandola, l’idea che, un anno fa, il consigliere regionale Antonio Buccoliero aveva proposto sull’adozione di un Piano regionale della sicurezza stradale. Uniamo le forze e le risorse. Per una volta, almeno quando di mezzo c’è la vita di giovani innocenti, dei nostri fratelli, dei nostri figli, facciamo sistema. E non pensiamo che si tratti di episodi che a noi non accadranno mai. Perché la sorte, o meglio, la tragedia è dietro l’angolo.Proporrò alla Provincia di Lecce, al Comune, ai Sindaci salentini ed alla stessa Regione Puglia di prendere le carcasse delle auto incidentate e posizionarle al centro dei rondò o nei punti nevralgici delle nostre strade, magari proprio quelle interessate da incidenti mortali. Facciamone un vero e proprio Monumento alla vita, un monito reale a tutelare la nostra esistenza. E che nessuno venga a dirci che facciamo “terrorismo psicologico”. Sono certo che vedersi dinanzi un ammasso di lamiere, con un cartello gigante che, a caratteri cubitali, descriva cosa sia accaduto ed inviti alla prudenza, ci farà alzare il piede dall’acceleratore, pensare due volte quando si ordina un superalcolico di troppo, spegnere il cellulare quando si entra in un’auto senza vivavoce, non mettersi alla guida se si ha sonno. E ben venga anche la proposta dell’onorevole Poli Bortone sulla creazione di un codice di autoregolamentazione nelle discoteche. Mettiamo insieme le varie idee e proposte e facciamo in modo che non siano più slogan elettorali o parole di circostanza dinanzi ad una tragedia. Così come si costituiscono –conclude Lagioia- le task force per l’ambiente, quelle per il dopo terremoto, così è bene che se ne costituisca una per salvare i nostri giovani da una morte tanto assurda quanto evitabile. Partiamo alla conquista della vita. Gli imprenditori ci sono”.