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VIAGGIO IN IRAQ (2)

Post n°20 pubblicato il 15 Febbraio 2011 da unpersiano
Foto di unpersiano

Dopo Najaf siamo partiti per Samarra, situata sulla riva est del Tigri, a 100 km circa dalla capitale, in citta’ c’e` uno dei piu’ sacri siti per gli sciiti ed i fedeli vi si recano in pellegrinaggio, da tutto il mondo ma pure una citta` abbastanza pericolosa per la presenza dei fanatici, i quali  hanno gravemente danneggiato la cupola del santuario, ricoperta da 62 lastre d’oro, in un attentato il 22 febbraio 2006 mentre i 2 minareti, già fortemente compromessi, sono crollati nel giugno dell’anno successivo, e proprio per la mancanza della sicurezza si puo’ rimanere soltanto per qualche ora.

La citta’ in cui ci siamo fermati per il pranzo era Balade seyyed mohammad, un piccolo paese con un piccolo mausoleo amato tanto dalla gente locale, le persone che hanno problemi nella vita, qualsiasi che ci sia, ci vanno a pregare, specialmente chi vuole avere figli.

La notte dovevamo dormire in un albergo a Baghdad, la citta’ di “Mille e una notte” , ma era proibito stare fuori dall’albergo, figuriamoci andare a fare giri in citta’, a Baghdad sono spesso in giro i soldati stranieri, specialmente gli americani, mentre nelle altre parti ormai il controllo delle citta` viene fatto piuttosto dagli iracheni.

Il giorno dopo siamo partiti per la fase finale del viaggio: Karbala, passando pero` prima da Kazemein e poi da Mosayyeb; la prima localita`, un paese proprio attaccato alla capitale in cui c’e` un altro mausoleo con un bel panorama di belle case situate sul fiume Tigri e la seconda un paese vicino a Karbala , sul fiume Eufrate in cui c’e` un santuario e noi ci siamo fermati sia per visiatre il posto che per fare pranzo, una pioggia terribile ci ha fatto diventare bagnati fradici ……

La sera siamo arrivati a Karbala, situata a circa 100 km a sud-ovest di Baghdad, un posto importante, simbolico e molto amato dagli sciiti, il quale, anche L’Islam sunnita lo venera come città dell'ingiusto martirio del nipote del profeta Maometto, Hosseyn. In un argomento ho gia’ parlato della storia di Imam Hosseyn e potete trovarlo nel blog. Sul luogo del martirio di Hosseyn- considerato il terzo Imam dallo sciismo – e` stato costruito un santuario che, malgrado danneggiamenti, abbattimenti e riedificazioni nel corso dei secoli è sempre stato considerato dai fedeli sciiti un luogo di particolare sacerta', gli sciiti considerano questa citta’ forse inferiore solo alle citta’ sante: La Mecca, Medina e Najaf.

In citta` a parte il mausoleo di Hosseyn, c’e` pure il mausoleo di Abbas, il fratello minore di Hosseyn ed il capo del suo esercito in guerra contro le truppe di Yazid, e una strada che collega questi due posti, Beinol haramein, che significa “tra due mausolei”, in cui si puo` vedere tante persone arrivate in citta` (la maggior parte iracheni) dormite per terra e sui tappeti messi in questa via che e` ovviamente proibito a qualsiasi tipo di macchina, moto e bici. I controlli aumentano a Karbala, al minimo 3 o 4 posti di controllo da superare per entrare nel mausoleo, anche se con tutti questi controlli succedono ancora degli attentati, l’ultimo successo proprio nel primo giorno della nostra presenza in Iraq causando una strage dei pellegrini e della gente locale. La citta’ non e` molto grande e purtroppo non e` molto pulita, con il caldo estivo non so quanto sara` sopportabile, c’e` un’atmosfera triste in citta’ mentre dentro i mausolei, c’e` una strana tranquillita’ spirituale, specialmente in quello di Hosseyn.

Dopo 4 giorni e` arrivato il momento del ritorno, ogni viaggio ha il proprio sapore, come dicevo non so quanto potra’ essere intressante un viaggio in Iraq in un futuro quando il paese sara’ sicuro e normale, e` stata pure una bella esperienza per vari motivi, per esempio: 

- la guerra Iran-Iraq ha causato un odio tra i due popoli che ci vuole tempo per dimenticarlo, per esempio nel gruppo c’era una donna il cui figlio era stato ucciso dagli iracheni e credeva di non poter perdonare mai chi l’aveva ucciso ed ovviamente vicevrsa da parte gli iracheni verso iraniani.

 - Il paese e` diventato poverissimo, dal punto di vista economica, culturale ... , gli americani stanno sfruttando e stanno umiliando la gente, vedevo spesso in strade che quando passava una macchina americana (e spesso guidavano in mezzo alle strade) tutti dovevano essere fermi passassero loro.

Auguro a tutti gli iracheni un futuro splendido e tranquillo, loro hanno diritto di vivere bene in un ambiente piacevole, mi dispiace vedere dei bambini con un futuro che non sebra molto brillante, l’Iraq deve essere per gli iracheni.......

 

 
 
 
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