Petali di Luna

Post N° 13

Malia senza peccato

 

Sento ancora il tuo sospiro d’amore

che lieve mi aleggia d’intorno,

e già un nuovo soffio

scompiglia il mio giorno.
 

Tra due fiamme arde la mia passione

che non sa prendere una decisione.

Dimenticare il tuo tocco vorrei

e annegare nei suoi occhi blu saprei,

ma ho il cuore sanguinante

che m’impedisce di accettare

l’imminente e insistente amante.
 

Il chiodo scaccia chiodo,

per scherzo agognato,

che scioglierebbe questo nodo

in un lampo si è avverato.

Neanche il tempo di ricucire

quest’animo lacerato

ed ecco presentarsi l’avvenire!
 

Oh, mio cuore sgangherato,

tu non fai niente per carpire

se non palpitare con tutto te stesso

eppure gli uomini del passato

ancora ti vengono a dire

di averti sempre amato.
 

Non riesci a prendere fiato,

non sei stato nemmeno ardito

che già si affaccia un altro favorito.

Sarà anche lui sterminato

dalla tua malia senza peccato?

Post N° 12

Dopo l'amore



Ho visto la luna
passeggiare nel cielo,
sparire e ricomparire
facendo capoccella
tra corvini presagi
e nivei auspici.

Scintillanti ed impassibili,
le stelle,
stavano a guardare,
mentre una sottile
e tagliente melodia
m’invadeva di malinconia,
che Tu hai spazzato via
abbracciandomi con tenerezza.

Nudo di uomo perfetto
giaci nel mio letto
ed io mi accuccio
al tuo petto.
Anche la Luna
ha smesso di girare
e quieta
ci guarda dormire.

Post N° 11

Ignara incoscienza

L’ignoranza
indossa atavici pregiudizi
e calza improbabili nozioni,
cieca crede di vedere
ma non conosce il sapere.
Incolta inforca paraocchi
e tira dritto
nella sua ottusa arroganza.
Scalpita e raglia
calcando l’umana fratellanza;
d’animo qualunquista ed egoista
non ha udito per la tolleranza.
Non c’è pace
né comprensione,
non c’è rispetto
né valore,
non c’è libertà
né coscienza,
non c’è evoluzione
né discussione
e ancor meno educazione,
ma solo sconfinata prepotenza
dove l’ignara incoscienza
regna in abbondanza.

Post N° 10

Di rosso mi colora

Era velo di cristallo,
diafano,
prezioso,
splendente.
Ma tu,
come esplosione,
hai frantumato
la spettacolare rarità
polverizzando
il leggiadro mantello.
Pioggia di scaglie
algide e taglienti
luccicano nell’aria
e nel cadere,
come strale
rovente e pungente,
di rosso mi colora.

Straziato merletto

Non ho mai provato
un impulso sì travagliato.
Un giorno mi scacci
e l’altro mi riallacci.
Non mi vuoi al tuo canto
e poi dormi nel rimpianto.
L’indomani
mi baci di passione
e mi chiedi perché
non ero al tuo fianco.
Mi cingi d’ossessione
come onda
che inonda,
confonde,
affonda.
Smonta
e rimonta.
Dov’è il tuo cuore?,
bastardo di un amore!
Lo strapperò dal tuo petto
con l’uncino del dolore,
lo sfilerò con l’ira del dispetto,
spremerò il suo sangue incolore
e ne farò straziato merletto.