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open arms

oggi è domenica 2 giugno, domani compleanno di mamma.../(56anni)la mia vita scorre...non sono sereno in questo periodo, sono molto molto stanco e quando si è stanchi fisicamente e mentalmente si finisce spesso per esserlo anche nello spirito e si è più fragili; ho lavorato tanto in questo periodo, la sorte non mi ha detto bene nonostante il mio impegno...in laboratorio si vive un abrutta aria, troppe risatine, troppe prese in giro verso e me e isardi e questo rende le mie 14/15 ore li dentro davvero dure, se penso che mi devo trattere i bisogni, e mi sento in colpa se isolo dal mondo...per 5 giorni poi il sabato e domenica mi ricordo che ...c'è una vita fuori...e io fuori tempo...non ho nessuno con cui cndividerla, monica è partita e torna a metà giugno.è un mondo cinico e esageratamente competitivo, e usa metodi anche subdoli come il mobbing per far si che i deboli si autoescludano...cosi non c'è più bisogno di fare o dire cose per mandare via la gente....io incasso i colpi...accetto che nella vita posso suiccedere le cose ma cerco di rimanere sereno e concetrato sul mio progetto di vita; lavorandoci ogni giorno;nella vita ne ho passate tante; e ho tanti fallimenti quante vittorie, ma una cosa la ho capita...io non sono in competizione, la battaglia la stanno facendo da soli; io non voglio diventare uno di loro, rubare,fare il falso, ridere, prednere per ilcuolo, fare la spia...sono cose che non fanno parte della mia persona....io faccio solo tre cose....la prima sono grato per la famiglia che ho e la onoro con ogni gesto e parola pulita che esce dalla mia bocca...non mi adeguo al mondo; secondo cerco di lavorare con passione momento per momento senza pensare al futuro troppo..ma convinto che ho il presente che può fare la differenza.., terzo accetto il negativo ma rimanendo concentrato sul mio progetto di vita, sul mio miglioramento...ovvero cerco di pensare chi sono . cosa so fare, e cosa posso fare in ogni situazione...questo terzo punto spesso non è condiviso...perchp significa disobbedire...ma se in ballo c'ìè la mia serenità penso che non si discuta; quando sto male io sto a letto...non vado più moribondo a lavoro; non lecco culi per chi vende il mio sacrificio senza riconoscerlo e quindi se devo andare in bagno prendo la moto vado a casa e ritorno..se mi dice qualcosa...rispondo educato dovevo andare al bagno; se poi non va bene...allora mancano le condizioni umane perchè io possa svolgere la mia funzione. io non responsabilità e ho ben capito che il prof mi vuole ma mi offre solo facilitazioni, non offre di più di quello che mi sta dando...per cui sto guardando in faccia la realtà; resto nei panni dell'umile studente di dottorato di ricerca, faccio quello che devo e basta, perchè per gli altri ha aperto cieli e però li ha anche messi nelle condizioni di farlo; hanno vari professori a supporto e tanti soldi....io ho solo lui e la regione sardegna...e le nozze coi fichi secchi non si fanno....io resto piccolo semplice e umile...e di valore a me, il resto è fuori luogo...non ci si può lamentare se non ci sono risultati se ho chi mi mette i bastoni tra le ruote e sono solo lavorando....gli altri hanno mille mani che lavorano...e loro stanno al pc a fare il lavoro pulito...io sono solo. io una carriera come la loro non la voglio....quindi la mia vita serenamente posso dire che devo imparare a prendere quello che mi si da senza invidia, rimanere semplice, umile, non sognare...ma nemmeno farmi mancare di rispetto.. e prendermi per il culo! vivere a roma è costoso, sono solo e pieno di acciacchi di salute, la mia vita insomma, quando finirò avrò in mano quello per cui mi sacrifico...posso dire ho scalato il K2 a mani nude, e nessuno capirà mai quanta merda mangio...ma io so che non è inutile....perchp cerco di essere una persona migliore non peggiore, più il mondo peggiora e meno lo seguo....penso che mi presenterò al prossimo concorso per una cattreda da insegnante delle superiori...e la sera verrò in negozio da te se mi vuoi...perchè ho toccato con mano quanto brutto sia il mondo della ricerca....quanto negletti siano i ricercatori che pensano al loro tornaconto e non insegnano nulla agli studenti illusi di imparare...tutti gelosi del loro sapere...e poi scopri che non sanno fare un cazzo....io ho dimostrato già a me stesso che so fare, sono io che do valore ai miei studi...non aspetto che sia l'universitàa dare valore...non ci crede lei per prima e non frega a nessuno della mia ricerca...nessuno ha interesse a risolver eil minimo problema....io non ho i soldi e sono stanco per andare all'estero a fare ricerca....detto questo chiudo questa laconica lettera con una cosa bella; mi manca il cappello verde che mettevo da piccolo mentre pescavo sugli scogli per imitare nonno gigi...lo stesso che mi accompagnava nelle case col furgone per sintonizzare le tv e i videoregistratori....lui aiutisca io tecnico...bei tempi...la gente mi voleva bene...mi mancate tanto