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Malinconia

Post n°70 pubblicato il 21 Maggio 2011 da francie00
 

Incredibile come il dolore dell’anima non venga capito. Se ti becchi una pallottola o una scheggia si mettono subito a strillare presto-barellieri-il-plasma, se ti rompi una gamba te la ingessano, se hai la gola infiammata ti danno le medicine. Se hai il cuore pezzi e sei così disperato che non ti riesce aprir bocca, invece, non se ne accorgono neanche. Eppure il dolore dell’anima è una malattia molto più grave della gamba rotta e della gola infiammata, le sue ferite sono assai più profonde e pericolose di quelle procurate da una pallottola o da una scheggia. Sono ferite che non guariscono, quelle, ferite che ad ogni pretesto ricominciano a sanguinare. (Oriana Fallaci)

Nonostante sia una frase bellissima questa della Fallaci non ne condivido minimamente il finale. Ammettere che ferite passate possano avere ancora tale potere su di noi è un po' arrendersi guardando con occhi mesti al proprio passato e perdendo così di vista l'ora e il domani.Perchè dare al nostro passato o a chi ci ha procurato ferite tale potere sulla nostra di esistenza. Ho sofferto .. sono stata ferita a morte ... sono stata scuoiata dal dolore  .. e spesso ho volutamente mantenuto il silenzio. Non è stata impresa facile trasformare quelle ferite in cicatrici che rimangono visibili ma non piu' sanguinanti. Anzi io le porto come onorificenze poste al petto ... segno di un vivere fiero e dallo sguardo dritto. Come ricordo la mia adorata nonna diceva .. sei sprezzante  ... dolce e tenera. Che donna fantastica era mi manca come una madre come un amica cara. Come sapeva leggere e raccontare lei - donna che aveva si e no fatto la seconda elementare - pochi ne ho conosciuti. Aveva passato due guerre, cinque figli, la povertà e una vita difficile eppure aveva il sorriso di chi sapeva di aver sempre fatto la cosa giusta. Tutto si ridimensiona pensando alla sua di vita ..... e mi dona forza, speranza e fede ogni giorno nel futuro.

 
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le azzurre lontananze

 
 

Dammi il supremo conforto dell’amore,

questa è la mia preghiera.

Il conforto che mi permetterà di parlare,

agire, soffrire secondo la tua volontà,

e di abbandonare ogni cosa per non essere

lasciato a me stesso.

Fortificami nei pericoli, onorami con la tua sofferenza

aiutami a percorrere i cammini difficili

del sacrificio quotidiano.

 

Dammi la suprema confidenza dell’amore,

questa è la mia preghiera.

La confidenza nella vita che sfida la morte,

che cambia la debolezza in forza,

la sconfitta in vittoria.

Innalzami, perché la mia dignità, accettando l’offesa,

disdegni di renderla.

 

 

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