Creato da: rosadelvento il 12/02/2005
Si dice che ognuno di noi emana un profumo e viene percepito solo da un’altra persona ... una soltanto. Cosa sei? Forse sei vento o solo un pensiero. Qualunque cosa tu sia, sei la parte migliore di me ...

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La fata delle nevi

Post n°636 pubblicato il 06 Febbraio 2017 da rosadelvento
 

La-fata-delle-nevi

barrinha_Pisca122.gif picture by ptrzmm56

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LA FATA DELLE NEVI


C'erano una volta, in un bosco incantato dalla neve che copriva tutto di bianco, gli gnometti del bosco, i quali, d'inverno, quando c'era la neve alta, erano molto  in difficoltà poichè, pur mettendo le racchette ai piccoli piedi, non riuscivano a camminare  e dovevano rimanere nella loro casetta sotto le radici del grosso albero. Sulla montagna vicina, viveva la Fata delle Nevi, amica degli gnometti. Tutti gli anni Babbo Natale le diceva "Oila' Fata delle nevi, è l'ora di andare ad aiutare gli gnometti del bosco" La Fata, vestita con abiti bianchi e leggeri, scendeva calma  dalla montagna, i suoi piedi toccavano appena la neve lasciando delle piccole impronte a forma di stella.
Nel silenzio del bosco incantato lei scivolava, volava, saltellava, incontrava qualche cerbiatto, i caprioli che cercavano il mangiare sotto la neve, vedeva gli scoiattoli che si affacciavano dalle loro tane degli alberi. La Fata delle nevi li salutava tutti, facendo loro un bel sorriso. Arrivata alla casetta degli gnomi, si mostrò alla finestra, subito gli gnomi la riconobbero ed uscirono fuori dicendo "Evviva, fata delle nevi, sei tornata ad aiutarci" La fata rispose "Sì, carissimi amici, andiamo! Babbo Natale vi sta aspettando per costruire tanti giocattoli per i bambini, venite con me" Gli gnometti salirono su di lei, chi sulle spalle, chi nelle tasche profonde del suo vestito, qualcuno si aggrappò ai capelli lunghi, altri sotto al cappellino di lana. La Fata delle Nevi disse "Bene, ci siete tutti?"
"Siiiii" risposero in coro. "Andiamo, allora"
Mentre risaliva la montagna la Fata si accorse che un uccellino variopinto sopra ad un grande albero, stava dicendo qualcosa e si avvicinò "Sono rimasto solo, i miei amici sono andati a cercare il caldo ed io sto morendo di freddo e di fame" La Fata chiese "Perchè non sei andato anche tu con loro" L'uccellino rispose "Dovevo stare qui sul Babbo Quercia perchè ho promesso di portargli le notizie dei suoi figlioli Quercino e Quercetta" "Vieni con me" disse la Fata "ti porterò da Babbo Natale, lui troverà la soluzione al tuo problema" L'uccellino seguì la Fata con tutti gli gnometti e presto  arrivarono alla casa di Babbo Natale. Gli gnometti del bosco andarono subito nel laboratorio dei giocattoli. "Andiamo amici" disse Babbo Natale "Dobbiamo lavorare tutto il giorno e anche la notte per finire di costruire i giocattoli per i bambini! Tra pochi giorni sarà Natale" In quel mentre, l'uccellino variopinto si posò sul cappello di Babbo Natale che chiese "E tu chi sei" L'uccellino raccontò chi era e cosa gli era successo. Babbo Natale si voltò verso la Fata delle Nevi che stava volteggiando tra gli abeti imbiancati "Fata delle Nevi, soffia la tua gelida aria sull'uccellino ed io la farò diventare calda come una morbida coperta che si poserà sulle sue piume"
La Fata soffiò e un vento caldo avvolse l'uccellino.
"Fata gentile" disse ancora Babbo Natale "porta questo sacco pieno di semini all'albero dove sta il nostro amico uccellino, così potrà mangiare fino a quando arriverà la Primavera" La Fata delle nevi, felice di aiutare il suo nuovo amico variopinto, ritornò insieme a lui nel bosco incantato. L'uccellino salutò con un lungo cinguettio Babbo Natale e poi la Fata, che appese il sacco dei semini sul ramo più alto di Babbo Quercia. La Fata delle Nevi, mentre saliva di nuovo la montagna, giocava con la neve che cadeva lentamente nel magico silenzio mentre aspettava un nuovo compito da svolgere.


(fiaba e gif animata trovate nel web) 

 

 
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