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Post n°5 pubblicato il 23 Aprile 2007 da AUS.GIORD
Tag: IL BENE PUBBLICO Molti italiani protendono per una privatizzazione dei pubblici sevizi: la sanità, la scuola ed altri ; insieme a questi, anche i beni culturali come monumenti, chiese, litirali, boschi e intere isole. E' da considerare, con Barberis, che l'immenso patrimonio artistico, unico primato italiano, rappresenta oltre il 40% de repertorio artistico mondiale. A proposito, Settis ci informa che agli occhi del mondo intero questo è il tratto identatario per eccellenza degli italiani. Secondo me, ciò è per noi italiani Storia Artistica ed è Patria, come espressione del progresso civile e culturale dell'Italia. In quanto detentori di tale ricchezza, abbiamo il diritto/dovere di difendere ciò che è parte integrante della nostra cività. Nessuna ricchezza al mondo può essere paragonata al prezioso contesto artistico italiano con i suoi numerosissimi reperti che tutti insieme raccontano l'Italia, ne disegnano il volto e ne raccontano la Storia.
Post n°4 pubblicato il 08 Dicembre 2006 da AUS.GIORD
Lo storico WALTER BARBERIS ci stimola a riflettere che spesso gli italiani hanno ignorato e tuttora ignorano il valore del grande patrimonio culturale paesistico e monumentale che il passato ha consegnato alla loro tutela. Questi beni, quali immense risorse della collettività, necessitano, invece, di essere protetti e conservati. SALVATORE SETTIS nel suo saggio "Italia S.p.A." denuncia che oggi ora un pezzo di storia patria potrebbe anche essere venduto, cessare di essere un bene della collettività e diventare cespite privato. Ciò significa privare la nazione di un pezzo della propria storia e a deplorevole decadenza della millenaria cultura artistica, morale e civile della Storia Italiana! Questo indica anche che l'Italia, non appena ha conquistato un proprio valore di Stato, ha cominciato a considerale le sue stesse ricchezze parte dei suoi stessi mali: ingombri e ostacoli di cui liberarsi.
Post n°3 pubblicato il 11 Settembre 2006 da AUS.GIORD
Tag: PIANETA TERRA <<Il degrado ambientale - sostiene M. L. Salvadori - è il risultato di processi produttivi che, per rispondere sia alle esigenze di una popolazione mondiale crescente>>, sia alla corsa incondizionata dei paesi ricchi di raggiungere e mantenere un livello di vita sempre più agiato, nonchè <<agli sforzi dei paesi poveri in direzione di un maggiore sviluppo>>, inquinano irrimediabilmente <<terre e mari, determiando effetti come il surriscaldamento dell'atmosfera, il buco nell'ozono e gravi alterazioni del clima.>> Altri motovi di allarme? <<Proliferazione degli armamenti e delle Centrali Nucleari>>, con relativo difficoltoso smaltimento delle scorie. <<Quali disastri possa causare la perdita di controllo degli impianti nucleari è stato dimostratto dai drammatici incidenti, quali quello di Cernobyl nell'Unione Sovietica>>. Ma non basta essere attenti nella gestione degli impianti. Occorre soprettutto essere responsabilizzati ad <<assumere energiche misure>> dirette a non incrementare, ma a ridurre i fattori inquinanti. I grandi della terra non possono correre il rischio di porre freni al consumismo e all'economia di mercato. I paesi poveri, da parte loro, antepongono alle esigenze di proteggere l'ambiente, le loro <<necessità di incrementare la produzione quanto mai più rapidamente>>, senza badare ai danni conseguenziali riversati sull'ambiente.
Post n°2 pubblicato il 06 Settembre 2006 da AUS.GIORD
Lo studioso D.S. Landes, nel suo testo: <<La ricchezza e la povertà delle nazioni>> sostiene che l'accelerato e indiscriminato svilippo tecnologico industriale ed economico <<infligge all'ambiente naturale un grave, potenziale e irrimediabile danno>>. E continua: <<Tale minaccia è interconnessa a sprechi, inquinamenti ambientali ed è desttinata ad aumentare>> in rapporto alla progressiva ricchezza produttrice e consumatrice. ...E il tutto si presenta direttamente proporzionale: + ricchezza produttrice e consumatrice = + danno ambientale. Con M.L. Salvadori è possibile confermare che <<lo sfruttamento indiscriminato delle risorse>> e le relative difficoltà di smaltimento di scorie del materiale non riutilizzabile, provoca l'inevitabile e conseguenziale <<deterioramento dell'ambiente naturale>>. ... E chi ha tempo per pensare, rifletta sull'ingenza del disastro ecologico che viene a crearsi a livello planetario!
Post n°1 pubblicato il 30 Luglio 2006 da AUS.GIORD
Tag: PATRIMONIO IN PIENA DEMOCRAZIA E IN PIENA LIBERTA' DI PENSIERO, DI PAROLA E DI AZIONE, CIASCUNO DI NOI E' PROPENSO A SOSTENERE, CON TUTTE LE PROPRIE FORZE, CHE IL PATRIMONIO ARTISTICO CITTADINO, NAZIONALE E MONDIALE E' DI TUTTI. .. AD ESCLUSIONE DI NESSUNO. E TUTTI SONO PROPENSI A DIFENDERE QUESTO PERSONALE DIRITTO. ... MA QUANTI DI QUESTI PROPRIETARI SONO DISPOSTI A DIFENDERE I DIRITTI DEL PATRIMONIO DI TUTTI E A NON VILLIPENDERNE LO STATO DI SALUTE E IL VALORE INTRINSECO?! SE CIASCUNO DI NOI NE E' PROPRIETARIO, L'INVITO A DIFENDERLO E' PER TUTTI.
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