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Post n°85 pubblicato il 16 Marzo 2011 da alma_roma
Per molti anni, e la tradizione ancora continua, al mio compleanno i miei raccontavano a chi c'era, il momento della mia nascita, la corsa in 500, la mia testa a pera e via dicendo. Capirai che dopo averla sentita innumerevoli volte questa storia iniziava a darmi noia, poi sei arrivata tu e ho capito. Raccontare quei momenti, cosi unici e irripetibili, ti permette di rivivere molte volte quegli attimi, non è come gli altri ricordi, è qualcosa di molto più intenso e forte. Ecco perchè sono qui a ricordare, e festeggiare, questo giorno. Il 16 Marzo di 2 anni fa avemmo la prima udienza al trbunale polacco, mi ricordo ancora le impressioni di allora come se le stessi provando in questo momento. Ecco perchè il ricordo di una nascita, e la tua in fondo lo era, è cosi importante. Ricordo l'udienza iniziata con puntualità alle 08,00 spaccate, le tre giudici, Majka che chiede di rendere minimo il nostro soggiorno e poi la corsa a rivederti. Incontrarti nuovamente dopo un mese. Noi che ti aspettiamo davanti alla porta della tua stanza, tu che vieni portata in braccio dall'assistente, il riconoscerci ed il giocare insieme. Non stavi bene, avevi la febbre, e anche questo ci provoco lo shock del primo pranzo insieme dopo tu non mangiasti quasi nulla. Noi due impreparati e non pronti a gestirti. Mi ricordo le foto che scattammo, tu avevi in testa un copricapo a forma di pesce, i giochi che facemmo, tu non lo ricorderai ma mi facesti fare le scale non so quante decine di volte. Poi domani, il tuo onomastico ed il 18 l'anniversario del nostro vivere insieme. Sai, per quanto sia bella la vita di oggi, del tornare a casa e sentirti gridare Papà, ho nostalgia di quel periodo polacco. Sospesi in un momento senza tempo, imegnati solo a conoscerci ogni giorno di più. Sono ricordi che porterò sempre dentro e che sarà bello, ogni anno, raccontare a chi ci sarà. Come è stato il primo incontro, l'udienza e quel copricapo a forma di pesce. Ti amo, bambina. Per la canzone oggi andiamo su un classico. Bob Dylan con il suo Hurricane, un uragano proprio come te e proprio come il mio amore per te.
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