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Caulonia:elezioni amministrative 2007

Post n°38 pubblicato il 06 Maggio 2007 da pdmok

Chiediamo scusa a tutti per l'assenza di informazioni in un momento topico come quello che stiamo vivendo. Abbiamo richiesto il cambio di contratto, da TIN IT ad Alice Flat, ci avevano garantito che saremmo rimasti senza collegamento internet per due/tre giorni invece è già passato un mese e ancora siamo senza linea.

PERDONATECI!

 
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LE PARTI CHE ABBIAMO SOTTOLINEATO SONO FALSE! VEDI NOSTRO COMMENTO IN FONDO.

Post n°37 pubblicato il 03 Aprile 2007 da pdmok
Foto di pdmok

CAULONIA – E’ divenuta drammatica la situazione politica cauloniese. A meno di sessanta giorni dalle elezioni, fatta eccezione per un partito di centro (il PDM), non sono stati presentati e quindi “Non è dato da sapere” su: programmi, liste, candidati, strategie, intendimenti e riferimenti. Nell’area di centro – sinistra, dove si è resa evidente una spaccatura tra le maggiori forze che dovevano puntare alla costituzione dell’Unione, ieri, l’ennesimo rinvio delle consultazioni. Si pensava che ieri si giungesse all’epilogo ma si è registrata la pesante assenza dei Progressisti e del gruppo spontaneo che fa riferimento al dr. Cagliuso. Sembra che i due movimenti, stanchi di discutere, abbiano deciso di interrompere bruscamente la serie di incontri. Se si considera che pure Rifondazione aveva già abbandonato il tavolo delle trattative a discutere si sono trovati i rappresentanti della Margherita, dei DS, dei comunisti italiani, dell’Udeur, dei socialisti (non tutti) e dei riformisti. Questi ultimi, alla riunione hanno dato delle bacchettate. Il leader del movimento, il prof. Ilario Ammendolia, già Sindaco e consigliere provinciale, ha affermato: “Il criterio nella scelta della guida della coalizione deve essere oggettivo perché o dimostriamo di essere classe dirigente e creiamo un progetto condiviso oppure per domenica dopo pasqua organizzeremo le primarie e ci sarà chi vincerà e  chi perderà”. Non nascondendo il proprio non gradimento delle ultime prese di posizione della Margherita, in primis, e dei Ds, sulla immediata proposta di candidatura senza un programma alla base, Ammendolia ha riferito: “Non è possibile che si sia partiti con la discussione  sul programma e sui progetti da condividere e senza aver fatto nulla di tutto ciò, ci troviamo a discutere su un nome di un candidato senza poter contare su una base programmatica.” La  Margherita, assieme al Pdm e ad altre forze, invece ha manifestato ottimismo sulla possibilità di costruire un tavolo del  centro-sinistra sulla base di regole e criteri condivisi , vista la disponibilità dei Ds ad accettare i principi che la Margherita stessa ritiene indispensabili per la leadership amministrativa ovvero la scelta immediata di una personalità radicata in uno dei partiti o dei gruppi storicamente organizzati all’interno del centro sinistra, che rappresenti  discontinuità rispetto alle  esperienze di guida amministrativa del passato. “D’altra parte tali criteri sono stati confermati da un sondaggio popolare che la Margherita ha realizzato,” – affermano i sostenitori dei due partiti che asseriscono di  essere “Convinti che su queste basi potremo costruire un programma di governo per affrontare i grossi problemi in cui versa la nostra comunità , condividendo regole e criteri,  determinando già dalla  prossima riunione della costituente di centro-sinistra  la figura più condivisa tra le proposte indicate.” E mentre il tempo passa e la data delle elezioni si avvicina sempre di più, l’ex Sindaco Campisi, nel dichiararsi al di fuori dei poli che si stanno formando, a destra e a sinistra,  preannuncia clamorose rivelazioni, che potrebbero destabilizzare il quadro e gli assetti politici generali.  Alla luce dei fatti, da un lato le forze di centro – destra sembrano sempre più coese intorno ad un progetto comune di rilancio della coalizione e di aggregazione di diverse forze, in una lista civica, mentre nel centro – sinistra si evidenziano delle contraddizioni di fondo. Dovremmo chiudere affermando “Non ci resta che attendere per seguire l’evolversi della situazione” ma ci sentiamo di chiudere con una frase del compianto Troisi: “Non ci resta che piangere!”

GIUSEPPE CAVALLO

 

 

 
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CAULONIA: ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2007. COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO.

Post n°35 pubblicato il 02 Aprile 2007 da pdmok
Foto di pdmok

La  Margherita, assieme al Pdm e ad altre forze del centro-sinistra, è ottimista sulla possibilità di costruire un tavolo del  Centro-sinistra sulla base di regole e criteri condivisi , vista la disponibilità dei Ds ad accettare i principi che la Margherita stessa ritiene indispensabili per la leadership amministrativa e che sono:

 - una personalità radicata in uno dei partiti o dei gruppi storicamente organizzati all’interno del centro sinistra ;

 - che rappresenti  discontinuità rispetto alle  esperienze di guida amministrativa del passato .

D’altra parte tali criteri sono stati confermati da un sondaggio popolare che la Margherita ha realizzato , di cui pubblicherà a breve i risultati sul proprio foglio politico.

Siamo convinti che su queste basi potremo costruire un programma di governo per affrontare i grossi problemi in cui versa la nostra comunità , condividendo regole e criteri,  determinando già dalla  prossima riunione della Costituente di Centro-sinistra  la figura più condivisa tra le proposte indicate.

 
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I DS PRESENTANO LA LORO LEGITTIMA ED AUTOREVOLE PROPOSTA PER LA GUIDA DELLA COALIZIONE DI CENTRO-SINISTRA

Post n°34 pubblicato il 02 Aprile 2007 da pdmok

BELCASTRO CANDIDATA A SINDACO

CAULONIA – Caterina Belcastro dei DS, 33 anni, coniugata, laurea in giurisprudenza, pur non essendone stata sino ad ora data alcuna notizia ufficiale e salvo riaggiustamenti dell’ultimo momento, è il candidato a sindaco di Caulonia per ‘Uniti nell’Ulivo’. / La Belcastro è una dei nove consiglieri che, a dicembre dello scorso anno, si sono dimessi determinando la caduta dell’amministrazione Campisi. Il suo nominativo è prevalso a svantaggio di Domenico Lia, già primo cittadino con Forza Italia, dal 2000 e per cinque anni, e dallo scorso anno passato al partito della Quercia. / L’intesa, non unitaria, è stata raggiunta tra i vertici dei Democratici di sinistra e della Margherita dopo l’ennesimo incontro tra le due forze. / Se il nominativo della Belcastro sarà confermato, a Caulonia sarà la prima volta che una donna concorre per guidare l’amministrazione della cittadina. / La sua scelta, ad ogni modo, pare aver segnato un’evidente frattura all’interno della coalizione stante l’autoconvocazione di un’assemblea popolare capeggiata da Francesco Cagliuso, già consigliere comunale del gruppo Uniti nell’Ulivo. La riunione sino a tarda ora, ieri sera non si era conclusa e, dopo il “confronto civile e morale con la cittadinanza” che si proponeva, potrebbe portare ad una ricomposizione. / Non ha più fatto sentire la sua voce, invece, l’avvocato Ilario Maiolo, che già nello scorso gennaio si era proposto come candidato alla carica di primo cittadino alla guida di una coalizione civica. Si attendono ora le decisioni del Partito dei comunisti italiani e quelle di Rifondazione comunista che, al momento, non hanno aderito ad alcuna coalizione. / I partiti di centro destra, da parte loro, hanno optato, per come specificato nei giorni scorsi, per una lista civica aperta a chi concorderà su un programma di buon governo per Caulonia, ma ancora nessun nome di candidato alla carica di primo cittadino è stato avanzato.

 

Armando Scuteri

Caulonia, 31.03.04

 
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La Calabria? Piace a 7 italiani su 10. Lo rileva un sondaggio dell' Eurispes

Post n°33 pubblicato il 30 Marzo 2007 da pdmok

28/3/07 ore 20:44 Calabria? Piace a 7 italiani su 10, ma c'è l'ombra 'ndrangheta



--IL VELINO CALABRIA-- Roma, 28 MAR (Velino) - La Calabria? Piace a sette italiani su dieci. È quanto emerge da un sondaggio realizzato dall'Eurispes in collaborazione con il corso di laurea specialistica in Teoria della prassi comunicativa e cognitiva dell'Universita' della Calabria. "Interrogare, oggi, l'opinione pubblica sul tema della Calabria e analizzare a fondo le impressioni maggiormente consolidate nell'immaginario collettivo - spiegano gli autori dell'indagine - equivale a interrogarsi sullo stato della Calabria stessa. Solo un'analisi superficiale e poco consapevole porterebbe a credere che l'opinione pubblica sia un mero indice lineare di cio' che accade nel paese. Al contrario - continuano i ricercatori - l'opinione pubblica e', in misura spesso rilevante, causa e conseguenza di cio' che accade, in una fitta rete di relazioni che soltanto un'attenta analisi puo' tentare di mettere in luce. Politiche di sviluppo e azioni di sostegno alla crescita economica non possono non tener conto della credibilita' iniziale, dell'immagine potenziale che la Regione assume tra gli italiani. In altri termini - concludono i ricercatori - il rilancio del sistema Calabria passa anche per la destrutturazione dei pregiudizi e la ricostruzione dell'immagine stessa della regione'. Alla domanda sulla percezione complessiva che si ha della regione, ben il 53,9 per cento non ha esitato a definirla 'abbastanza positiva' e il 15,4 per cento addirittura 'molto positiva'. Un dato sicuramente confortante che trova ulteriore evidenza se si sommano le due modalita' sopraindicate: la punta dello Stivale piace a sette italiani su dieci. Sul versante opposto, poco meno di un italiano su cinque (16,2 per cento) ha dichiarato di avere una percezione del tutto negativa: il 10,5 per cento degli intervistati ha scelto la modalita' di risposta 'abbastanza negativa' e il restante per cento 'molto negativa'. Un dato molto significativo emerge dall'incrocio del sentimento degli italiani sulla Calabria con la variabile relativa all'area di appartenenza. Il sondaggio indica in maniera evidente che percezioni negative, escludendo coloro che non hanno risposto, si riscontrano prevalentemente al Sud e via via meno al Centro e al Nord: il 21,8 per cento degli intervistati residenti nelle regioni meridionali ha manifestato una percezione 'abbastanza negativa' e 'molto negativa' contro il 19,2 per cento al Centro e il 16,4 per cento dei residenti al Nord".
"Analogamente, le percezioni positive trovano maggiore consistenza nelle aree settentrionali (83,6,2 per cento) e centrali del paese (80,8 per cento) e meno 'accoliti' in quelle del Mezzogiorno (78,2, per cento). 'L'anticalabresita' endogena - ha dichiarato il presidente dell'Eurispes Calabria, Raffaele Rio - si puo' definire come quell' approccio socio-culturale che influenza gli orientamenti di chi ne e' colpito secondo uno schema logico drammaticamente diffuso che provoca un crescente impoverimento progettuale ed intellettuale locale, produce nel tempo pigrizia istituzionale e sfiducia generalizzata a rendimenti crescenti di cui si autoalimenta nuovamente l'anticalabresita' endogena. Un atteggiamento - ha concluso Raffaele Rio - che pervade interi settori dell'opinione pubblica regionale e che trova preoccupanti risvolti tra i cosiddetti decision maker, tra coloro i quali, cioe', sono direttamente coinvolti nell'universo delle decisioni che contribuiscono a creare il cammino evolutivo o involutivo dell'intero sistema calabrese'. Donna, di eta' compresa tra i 18 e i 35 anni e residente al Nord. È l'identikit di chi fa maggiormente il tifo per la Calabria. Dal sondaggio, non considerando neanche in questa circostanza la modalita' di risposta 'non sa/non risponde', emerge, infatti, una maggiore percezione positiva tra le donne che hanno scelto i due items 'abbastanza positiva' e 'molto positiva' nel 83,1 per cento dei casi contro il 77,1 per cento degli uomini. La Calabria, inoltre, piace piu' alle nuove generazioni (83,7 per cento) che agli adulti (81,4 per cento) e alle persone ultrasessantaquattrenni (78,4 per cento). Un orientamento, quest'ultimo altrettanto evidente, se si analizzano le frequenze negative : anche in questo caso, i giovani manifestano i livelli minori di negativita' verso la Calabria (16,3 per cento), seguiti dagli adulti con il 18,5 per cento e dagli anziani con il 21,6 per cento".
"Al fine di permettere una definizione piu' approfondita della percezione, l'indagine realizzata ha chiesto al campione di italiani intervistato che cosa evocasse loro la Calabria. È stata prevista una risposta multipla per consentire di ottenere il maggior numero di informazioni possibili nella ricca stratificazione di elementi presenti all'interno della percezione collettiva, evitando il rischio della predominanza di una modalita' di risposta sull'altra. 'Bellezze ambientali e turismo' e' risultata la risposta piu' frequente raccogliendo il 45,6 per cento delle preferenze. Immediatamente dopo, anche se con un significativo scarto percentuale la 'criminalita' organizzata': per un italiano su quattro, ancora, Calabria fa rima con 'ndrangheta. Il 17,7 per cento pensa anche alle 'tradizioni culturali e alla cucina tipica', seguito immediatamente dal 'disagio sociale ed economico' e dall'arretratezza' rispettivamente con il 12,2 per cento e il 12,2 per cento. Una percezione, quest'ultima, tutt'altro che confortante soprattutto se si sommano le due precedenti modalita' di risposta (26,4 per cento). In coda nella percezione degli italiani 'le competenze dei giovani' che totalizzano un deludente 4,2 per cento. Pregiudizi in discesa: dai giovani piu' fiducia. Dall'osservazione attenta dei dati emerge una relazione direttamente proporzionale tra l'eta' del campione e una concezione negativa della Calabria.
Sono principalmente gli italiani di eta' compresa tra i 18 e i 35 anni a dichiarare che a loro la terra dei Bronzi di Riace fa venire in mente le bellezze ambientali e turistiche (55,3 per cento vs. 44,2 per cento degli adulti e il 40,5 per cento degli over 64), le tradizioni culturali e culinarie (20,3 per cento vs. il 19 per cento degli adulti e il 12,9 per cento degli over 64) piuttosto che la criminalita' organizzata (15,7 per cento vs. il 24 per cento degli adulti e il 27,3 per cento degli over 64), l'arretratezza (9,5 per cento vs. l'12,2 per cento degli adulti e il 14,6 per cento degli over 64) e il disagio sociale ed economico (9 per cento vs. 16,4 per cento degli adulti e il 13,6 per cento degli over 64)". (red/udg)

 
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E' IN ATTO, DA PARTE DI QUALCUNO, IL TENTATIVO DI CALPESTARE LE PIU' ELEMENTARI REGOLE DELLA DEMOCRAZIA?

Post n°32 pubblicato il 29 Marzo 2007 da pdmok

Unione: consultazioni sul candidato a sindaco

     Caulonia, i partiti di sinistra stabiliscono le regole

  Politica
I partiti del centro sinistra di Caulonia si sono riuniti per discutere sui criteri da seguire per decidere il nuovo candidato a sindaco dell'Unione.

All'incontro sembra che ci sia stata una convergenza di vedute che lascia ben sperare i protagonisti riuniti al tavolo delle trattative, dove erano presenti Giamba, Frammartino e Tucci

n                             CAULONIA

 

E' uscita una fumata quasi bianca dal comignolo dell'Unione cauloniese.

La manifestata volontà dei raggruppamenti che avevano palesato, in origine, una diversità di vedute su alcuni aspetti Organizzativi e pro-grammatici della politica locale, di convergere su una li­nea comune, induce a pensare che il raggruppamento di centro -sinistra verrà forma­to. Infatti, dalla preannun­ciata riunione, che ha avuto luogo ieri, tra le maggiori formazioni unioniste a Caulonia, ovvero: i DS., la Margherita, i Progressisti e i Riformisti, si è deciso di stabi­lire delle regole per la scelta del programma, degli indirizzi politici e del candidato sentendo tutte le altre forze politiche interessate. " Il tutto finalizzato alla costruzione della casa comune -   ha dichiarato Attilio Tucci, capogruppo in provincia della Margherita nonché dirigente del circolo locale – tant’è che si è ribadita la volontà – ha continuato – di costruire il centro-sinistra, così come aveva indicati all’origine il nostro partito. Sembra che ci sia stata, dunque, una convergenza di vedute, che fa ben sperare per il futuro dell’aggregazione di centro-sinistra. E mantre Tucci ha palesato tranquillità e sicurezza, il prof. llario Ammendolia ha espresso la propria soddisfa­zione, "Per il fatto che l'uni­tà non è fittizia - ha detto - ma finalizzata ad un proget­to di paese che negli anni precedenti è stato patrimo­nio della sinistra”.

Il leader dei Riformisti ha aggiunto: "Si è discusso di criteri oggettivi per la scelta del Sindaco e la formazione della lista e abbiamo ribadito, per quanto ci riguarda, che tali criteri debbano essere discussi ed accettati dai fondamentali gruppi che in questi ultimi tempi hanno avuto una comune strategia per portare Caulonia fuori dalla crisi».

Anche i progressisti hanno evidenziato il loro gradimento per l'esito della riu­nione anche perché, proprio i leader del movimento, a co­minciare da Nicola Frammartino, Teresa Giamba e Pasquale Montagna, si sono adoperati per una ricostituzione del tavolo del confronto costruttivo

Proprio Montagna, nella sua veste di capo delegazio­ne dei progressisti ha affer­mato Se si fossero mantenute divisioni tra le maggio­ri forze politiche locali, avremmo avuto difficoltà a partecipare attivamente alla campagna elettorale perché essa avrebbe rappresentato una sorta di suicidio politico”. Dalla discussione invece - ha tenuto a precisare - è emersa la volontà comune di fare una lista con tutte le for­ze del centro - sinistra. Ciò, ci porterà certamente - ha concluso - a percorrere un sentiero in discesa perché questo era ciò che il paese si attendeva da noi.

Giuseppe Cavallo

 
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Senato: Pietro Fuda è componente della commissione finanze e tesoro.

Post n°31 pubblicato il 29 Marzo 2007 da pdmok
Foto di pdmok

28/3/07 ore 19:21 SENATO: FUDA ELETTO COMPONENTE COMMISSIONE FINANZE E TESORO

(ANSA) - CATANZARO, 28 MAR - Il senatore Pietro Fuda, gia' componente dell' ottava Commissione permanente Lavori Pubblici e Comunicazione del Senato e presidente della Commissione parlamentare per la Semplificazione della Legislazione, e' stato nominato componente effettivo della sesta Commissione permanente Finanze e Tesoro di Palazzo Madama.
'Non esistono materie piu' o meno importanti tra quelle di competenza delle 14 Commissioni permanenti al Senato - afferma Fuda - ciascuna ha un ruolo fondamentale nel proprio ambito specifico, dall' esame dei disegni di legge e delle interrogazioni rivolte al Governo in Commissione ai pareri sugli atti normativi del Governo e sui vari lavori parlamentari.Eppure personalmente sono molto contento di essere entrato a far parte della sesta Commissione. Sono convinto, infatti, che le materie finanziarie all' esame rappresentino per il Mezzogiorno, e per la Calabria in particolare, un passaggio fondamentale per poter recuperare non solo il tempo perso, ma anche e soprattutto per assottigliare, fino ad estinguerlo, quel divario tra Nord e Sud che impedisce un vero rilancio ed un vero sviluppo del nostro territorio'.
'Da quando sono in Parlamento - aggiunge il parlamentare - ho potuto constatare ancora piu' approfonditamente quanti siano i casi in cui si possa e si debba intervenire per ottimizzare ogni singola azione, locale e nazionale, ed iniziare a far in modo che le innumerevoli risorse del nostro territorio non rimangano mere elencazioni di fattibilita' su documenti progettuali, ma diventino punti di forza dell' economia del Paese. Finora ho avuto la possibilita' di intervenire solo con atti parlamentari, come le interrogazioni, o con rapporti personali. Da oggi, con questo nuovo incarico interno alla sesta Commissione - conclude Fuda - ho la speranza di poter portare avanti azioni ancora piu' concrete'. (ANSA).
 
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Caulonia: la denuncia di Timpano -Pdm- coordinatore delle frazioni interne

Post n°30 pubblicato il 24 Marzo 2007 da pdmok

La denuncia di Timpano: frazioni abbandonate
Caulonia,l'esponente del Pdm critico sullo stato in cui versano le piccole borgate
•   CAULONIA


E' vergognoso! E' da anni che ci stiamo battendo per richiamare l'attenzione pubblica sullo stato di
abbandono delle frazioni interne disseminate per il vasto territorio del comune di Caulonia. Ad affermarlo Giuseppe Timpano, membro, del direttivo locali' del
Partito democratico meridionale di Serafino. Proprio quest'ultimo, in merito alle continue proteste sollevate dal proprio collaboratore ha
dichiarato: .'Timpano, che è stato, nella sua veste di carabiniere paracadutista, in missione nel Libano e in Iraq, ha constatato che il degrado e le problematiche di alcune nostre frazioni sono simili a quelle dei Paesi da lui visitati. Effettivamente, in molte frazioni non esiste l'illuminazione pubblica, alcune strade sono interrotte, manca il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani, la rete idrica è fatiscente e, in alcune aree inesistente. per raggiungere agevolmente le scuole i fanciulli e le loro, famiglie devono patire disagi indescrivibili. «Per non parlare dello stato dei cimiteri - ha espresso Timpano -. Infatti, tanto per fare un esempio a Crochi non c'è energia elettrica, esistono degli ossari comuni. Questo è il momento in cui molti politici preparano i programmi elettorali. Io lancio un appello affinchè finalmente si punti alla soluzione dei problemi perché al termine del mandato elettorale dell'allora Sindaco Scicchitano, negli anni '70, le frazioni sono cadute nel dimenticatoio. lo ritengo - ha concluso il dirigente del Pdm - che le grandi risorse delle zone interne vadano utilizzate
 per creare posti di lavoro».

 

Giuseppe Cavallo

«E' vergognoso! E' da anni che ci stiamo battendo contro il degrado di alcune zone»

 
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IL PRESIDENTE LOIERO: INTERROTTA LA DIPENDENZA

Post n°29 pubblicato il 21 Marzo 2007 da pdmok
Foto di pdmok

20/3/07 ore 14:07 DOGANE: LOIERO, CON DIREZIONE REGIONALE INTERROTTA DIPENDENZA

(ANSA) - CATANZARO, 20 MAR - 'Siamo riusciti a interrompere una dipendenza che si traduceva in un danno economico enorme e ne avrebbe causato ancor di piu' in periodo di federalismo fiscale. Ma il lavoro mio e della Giunta regionale, voglio dirlo, senza Prodi al Governo e senza l'impegno specifico del viceministro Vincenzo Visco, non avrebbe ottenuto lo stesso risultato'. A distanza di un mese dall'annuncio ufficiale fatto dal viceministro dell'Economia e delle Finanze, il presidente della Regione, Agazio Loiero, si sofferma nuovamente sui vantaggi che avra' la Calabria con l'istituzione ormai definitiva della Direzione regionale delle Dogane, cosa che lo aveva spinto ad assumere sulle proprie spalle il peso della richiesta di autonomia.
'Di tali vantaggi ¨ spiega Loiero in una nota del portavoce ¨ ho avuto conferma gia' una diecina di giorni fa quando ho incontrato la dottoressa De Robertis, che dirige la dogana regionale di Napoli da cui la Calabria e' finora dipesa, la quale mi aveva anticipato l'imminente decisione del Comitato di gestione dell'agenzia nazionale, ultimo sigillo ad una volonta' gia' espressa dal Governo. E' un successo inseguito con mesi e mesi di lavoro tenace e silenzioso e fa piacere rilevare che la sua importanza venga riconosciuta dal mondo politico, che ha messo in rilievo le ricadute positive che la Calabria ne avra''.
'Nei diversi colloqui con Prodi - ha detto ancora Loiero - l'argomento della Direzione regionale autonoma delle dogane ha fatto spesso capolino ed il Presidente del Consiglio, che ben conosce il potenziale della portualita' calabrese (ne fa fede la sua continua attenzione per Gioia Tauro), ha sempre manifestato la disponibilita' ad accogliere la nostra richiesta, giudicandola un passaggio necessario per dare alla Calabria quel che alla Calabria tocca in termini di introiti fiscali. Con la crescita delle attivita' determinata dai flussi commerciali che toccano Gioia Tauro e gli altri porti calabresi era diventato non solo anacronistico, soprattutto in tempi di regionalismo accentuato, ma fortemente penalizzante il mantenimento di una direzione unica per la Campania e la Calabria. Abbiamo posto il problema a diversi livelli istituzionali. Il governo Prodi vi ha posto riparo'.
'La Calabria, dunque - ha concluso Loiero - avra' la direzione regionale e un sistema di dogane articolato sul territorio. Come presidente della Regione, che all'obiettivo lavorava da quasi due anni, debbo esprimere il mio ringraziamento non formale al premier e a Visco per avere accolto la nostra giusta istanza'. (ANSA).
 
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IMPORTANTISSIMO: VIA LIBERA ALL'AGENZIA DELLE DOGANE CON DIREZIONE CALABRIA

Post n°28 pubblicato il 20 Marzo 2007 da pdmok
Foto di pdmok

19/3/07 ore 16:23 DOGANE: FUDA, CON DIREZIONE CALABRIA RICADUTE POSITIVE

(AGI) - Catanzaro, 19 mar. - Il senatore Pietro Fuda esprime il proprio plauso e la propria soddisfazione per l'istituzione odierna della Direzione regionale della Calabria dell'Agenzia delle Dogane. "Si tratta di una conquista meritata, di un fatto tangibile - afferma Fuda - che portera' sicure ed importanti ricadute positive sull'economia e sullo sviluppo del nostro territorio. E' l'ottimo risultato di una battaglia portata avanti da tempo, da parte di molti politici e parlamentari che, come me, hanno preferito non dare vita alle pur giuste ed importanti battaglie mediatiche, ed hanno scelto la strada di spingere nelle sedi opportune, fino alla fine, per arrivare alla concretezza dell'istituzione di una Direzione Regionale. La nuova Direzione ci consentira' di snellire le procedure di sdoganamento, accorciare i tempi di attesa e, di conseguenza, di sviluppare tutte le potenzialita' del Porto di Gioia Tauro, oltre che, come immediata ricaduta, delle realta' imprenditoriali della nostra regione. Alla soddisfazione si aggiunge la gratitudine nei confronti dell'Agenzia delle Dogane - conclude il senatore Fuda che ha dimostrato di condividere con noi la necessita' di sburocratizzare e rendere concrete le potenzialita' di un'area con enormi possibilita' di sviluppo non solo per la nostra regione, ma anche per il Mezzogiorno e la nazione". (AGI) Ros
 
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