IlpeloSulloStomaco

Un quadro d'autore in un mercatino è quello che intendo quando penso alla possibilità di trovare in queste pagine un commento casuale lasciato da qualcuno che abbia già attraversato un'esperienza simile a quello che mi attende. Per esempio potrebbe essere utile per avere un'idea di come affrontare i giorni che mi attendono, prima e dopo l'omologazione degli accordi di separazione... ma soprattutto, quello che mi preoccupa, ed è forse l'unica mia preoccupazione dal momento che ilpelosullostomaco... abitua a tutto, è lo sguardo di due bimbi. L'unico tradimento che non avrei voluto commettere.

Un mercatino?Un quadro famoso?Oh mio dio, cosa ti può capitare...adesso arriva la bella stagione e vedrai che cambia tutto. Anche le cose inafferrabili divengono di più facile lettura. E riprendere a vivere un po' come individuo, come la vedi??

Altrochè, Elafonissa, piangermi addosso è proprio l'opposto delle mie intenzioni. Nel sottotitolo del blog c'è proprio la rivoluzione delle priorità e delle prospettive che sento mutare di giorno in giorno. Nulla è per sempre, o quasi, ma oggi più che mai sto godendo una straordinaria vitalità che fortunatamente si contrappone a quello che di negativo sto attraversando. E che bello, inoltre, riuscire a trovare risorse ovunque! Sai, sul divano, in realtà ci ho pianto, con dei singhiozzi irrefrenabili da solo e per pochi secondi, la sera in cui ho visto l'email del mio avvocato che rispondeva al suo. È durato poco e dal giorno dopo non ne ho avuto più nè voglia nè bisogno. Ecco cosa intendo quando parlo delle risorse riposte ovunque. Come l'esprimersi in un blog, come trovare in un mercatino un quadro di un pittore famoso... Grazie Max

Ora. Posto che sia un fatto tremendo, la tua separazione. Sappiamo che il periodo che l'ha preceduta non è mai stato (mai)meno che faticoso. E allora, resisti alla tentazione di piangerti addosso.Anche perché, sul divano, se ti piangi addosso bisogna che tu lo porti dal tappezziere. A TUE SPESE. PENSACI BENE...BACI

Forse si, forse le ho tentate tutte; comprese quelle che non si dovrebbero tentare, come i compromessi a senso unico o, peggio ancora, quello che tu scrivi di odiare, cioè negare l'evidenza. Per anni ho pensato che mandar giù fosse un buon investimento e invece, ovviamente, sbagliavo perchè è un investimento rischioso, che può anche fruttare ma va impostato bene. A presto e grazie per il commento Max

Ciao Vedo che la mia risposta è andata smarrita... Avevo ringraziato per l'aggiunta, che da novellino non sapevo neppure che esistesse. Quanto al dormire sul divano, effettivamente non mi accorgo più della scomodità, anche se è più di un mese e, se fosse comodo, tutti useremmo divani anzichè letti. Però il fatto che questa condizione sia passata in secondo piano è una delle riflessioni che mi ha portato ad aprire il blog... Ho detto tutto e niente ma strada facendo probabilmente riuscirò a spiegarmi meglio. Almeno ci proverò. Grazie Max

Non ho vissuto questa esperienza e in tutta onestà spero di non doverla mai vivere. Per ovvi motivi giustamente non è possibile entrare nello specifico delle motivazioni, di certo avrai tentato anche tu di evitare l'inevitabile per cui, a mali estremi.....

buondì max....bè il divano è scomodo, come fai a dormirci: sai mio marito ha l'abitudine di russare, eppure non ho intenzione di lasciargli metà letto. Aggiungo il tuo blog fra amici per leggerti.....a presto

Ciao Ti ringrazio per il commento di benvenuto e per la buonanotte. In effetti è stata buona. Da quando non dormo più nel letto ma su un divano in sala non ho più mal di schiena al risveglio. Che ci sia un significato? Mi spiace non averti ringraziato subito ma avevo già spento. Alla prossima e buona giornata. Max

prima di tuto benvenuto tra i blog...sai, quante volte ho detto a mio marito "meglio separarci", a causa d'incomprensioni, di rabbia, di non aver vissuto una vita normale: ma una cosa è certa se non avessi avuto i figli, forse ci saremmo separati. Ti auguro buona notte