Pendolari Ottavia
Roma: andare e tornare coi mezzi pubblici
Post n°12 pubblicato il 23 Luglio 2007 da pendolariottavia
Venerdì 20 luglio, ore 9.30 circa. Vado a prendere il treno a Ipogeo degli Ottavi e, incredibilmente, altoparlanti e tabelloni elettronici funzionano di nuovo. Certo, scala mobile del binario 1 e ascensore sono ancora bloccati, ma almeno un segnale di ripresa c'è. Che sia stato l'sms inviato al numero che pubblicavo nel precedente post? Mah... sognare, spesso, rappresenta l'ultima risorsa. |
Post n°11 pubblicato il 18 Luglio 2007 da pendolariottavia
Stamattina ho visto che alla stazione di Ipogeo degli Ottavi è comparso un cartello (forse c'era anche prima ma non l'avevo mai notato) che informa che la stazione è curata nella pulizia e nel decoro (sic!) da... Cosa più importante, si invitano i viaggiatori a segnalare problemi e difetti inviando un sms al numero: 313 800 800 1 Naturalmente ne ho subito scritto uno dove segnalavo che, a Ipogeo, siamo semplicemente al disastro e chiedevo lumi sul responsabile del funzionamento di scale mobili, ascensori, tabelloni elettronici e altoparlanti. Dopo pochi secondi mi è arrivato un messaggino nel quale mi ringraziavano per la segnalazione e promettevano di darsi da fare. Sarà mantenuta la promessa? Ho qualche giorno di viaggi Ottavia-Valle Aurelia in programma, quindi terrò d'occhio la situazione. Se qualcuno legge queste righe e vuol fare anche lui la sua parte, magari pubblicando un breve commento col testo del messaggio inviato... |
Post n°10 pubblicato il 15 Luglio 2007 da pendolariottavia
Avevo dato notizia che l'Agenzia per la mobilità aveva messo a disposizione per segnalazioni e reclami un numero cui inviare SMS. In realtà, anche se ne avevo inviati in po', nessuno si è mai preso la briga di rispondere. Ho provato a vedere che succedeva chiamando quel numero e, pensate un po', risponde un messaggio vocale che mi informa che la numerazione non è attiva. Interessante, no? Sembra una costante che caratterizza, ovviamente, non solo le Agenzie per la mobilità, le aziende di trasporto pubblico e i fornitori di servizi in generale. La diffusissima, vergognosa abitudine di ignorare chi si mette in contatto per segnalare malfunzionamenti, per protestare, ma anche chi chiede lavoro o fornisce proposte di vario genere. In Italia, ahimé, è così. Puoi scrivere a chi vuoi, ben difficilmente ricevi risposta. In altri paesi europei è ben diverso. Mi è capitato spesso di inviare curriculum via e-mail ad aziende inglesi. Rispondono subito e cortesemente, magari per dirti di no, ma rispondono. In questo paese, ben lungi dall'essere "un paese normale", la maleducazione è la norma.
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Post n°9 pubblicato il 12 Luglio 2007 da kleombroto
Non è poi un dramma muoversi coi mezzi pubblici in città. Biglietti integrati a tempo e abbonamenti di tutti i tipi permettono una buona flessibilità negli spostamenti. Ho qualche perplessità: le paline del tram 8 e i display a bordo delle vetture non funzionano mai. Sono costati un sacco di soldi a tutti quanti i romani, perché non è possibile usufruirne? Sulla metro A c'è, nei treni CAF, la voce registrata di un tizio che, quando deve annunciare l'uscita lato destro, rimane così, "in sospeso", come se dovesse dire ancora qualcosa. Probabilmente, quando hanno registrato la serie degli annunci, il tizio diceva "destro", "sinistro". Ecco perché l'annuncio sembra non essere finito. Un responsabile di questa scemata ci sarà pure, no? Non credo che la Met.Ro Roma vada in fallimento per registrare di nuovo i messaggi (magari con una voce un po' più gradevole di quella, che sembra di uno che si fa tre pacchetti di Nazionali senza filtro al giorno). |
Post n°8 pubblicato il 03 Luglio 2007 da pendolariottavia
Da ieri gli orari in vigore, su molte linee autofilotranviarie, sono quelli del sabato. Si considera che in questo periodo si muova molto meno gente che negli altri mesi dell'anno. Sarà così, ma per quelli come me che lavorano soprattutto d'estate (o comunque quando gli altri si riposano) muoversi coi mezzi pubblici diventa più complicato, specie se i miei orari di lavoro sono un po' diversi dal canonico 9-18. Esempio pratico: in questi giorni sto lavorando in via Novaro (quartiere Prati, non estrema periferia urbana). Se dovessi, per essere al lavoro alle 6,30, prendere la macchina, da Ottavia mi basterebbero 15 minuti scarsi. Il costo del parcheggio e la consapevolezza di dover fare la mia parte mi suggeriscono di lasciare l'auto a casa e servirmi di autobus, metropolitana etc., ma i tempi si dilatano a dismisura. Uscendo di casa mezz'ora prima (5,45 contro le 6,15), corro in auto fino alla metro di Battistini, da lì raggiungo Ottaviano e, col 32, scendo a viale Angelico angolo via Durazzo. 15 minuti, il tempo che ci vuole per raggiungere il lavoro in macchina, sono quelli che da ieri spreco per attendere il 32 alla fermata di via Barletta. C'è qualcosa che non funziona, no? Lascio perdere quello che accadrà dopodomani e venerdì, quando sarò di turno 16-24.30. Sorvolando sullo sciopero degli autisti Tevere in programma venerdì (quindi riguarda anche il 998, che mi servirebbe per raggiungere casa, fuori fasce di garanzia, perché i turnisti, quelli che fanno orari disagiati, sono quelli che non hanno la priorità), la situazione non induce davvero all'ottimismo. Niente navette sostitutive della Metro A (il servizio a Roma, capitale europea, finisce a mezzanotte), mi rimane il bus notturno (che non passa da queste parti, né tantomeno da vicino casa mia; secondo quello che mi dice il servizio "calcola il percorso" del sito http://www.atac.roma.it dovrei farmi 1.300 metri a piedi fino a via delle Milizie/angolo viale Angelico per prendere il 99N o il 913, scendere su via Trionfale/Angolo via Monfortani per salire sul 998 e aggiungere un'ulteriore passeggiata di 300 metri da via Casal del Marmo/angolo Cusano Milanino fino a casa) o, nonostante la buona volontà, l'automobile... Quando si parla di incentivare l'uso del mezzo pubblico, forse, occorrerebbe pensare a situazioni come la mia, che non sono poi al limite. L'accesso a questo blog è libero nella massima misura consentita dalle regole della Community di Libero. Vale a dire che tutti possono pubblicare commenti e che gli utenti registrati nella Community possono scrivere anche i post. L'amministratore del blog può cancellare in qualunque momento i post e relativi commenti che non fossero attinenti all'argomento trattato (vita da pendolari tra Viterbo e Ostiense) o che contenessero affermazioni ingiuriose, razziste, propagandistiche e/o ritenute in grado di venire perseguite civilmente o penalmente. |
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il 23/03/2008 alle 16:16
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