Creato da: StraccioButtato il 01/08/2005
Trascrizioni casuali di pensieri senza senso

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Saggezza

Post n°27 pubblicato il 20 Gennaio 2006 da StraccioButtato

Fin qui aveva fatto tante esperienze, conosciuto paure e gioie, tristezze e trionfi; era passato dalla realizzazione di un desiderio all'altra, senza un attimo di sosta. Ma in realtà nulla di ciò che aveva provato gli aveva dato la vera serenità dello spirito, la soddisfazione interiore. Ma essere saggi, questo voleva dire stare al di sopra della gioia e del dolore, della paura e della compassione, dell'ambizione e dell'orgoglio ferito. Essere saggi significava portarsi al di sopra di tutte le cose, non odiare e anche non amare più nessuno, accettare imperturbabili sia il rifiuto sia la simpatia degli altri. Colui che è veramente saggio non è più toccato da niente e da nessuno. Diventa irraggiungibile e nulla può più levarsi al di sopra di lui. Sì, essere così, quella sarebbe stata una cosa desiderabile.

(M. Ende: La Storia Infinita)

 
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Dipendenza affettiva

Post n°26 pubblicato il 08 Gennaio 2006 da StraccioButtato

Cazzo! E voi sareste degli amici? Non una telefonata, un sms o uno straccio di mail. Non vi interessa come ho passato il Natale? O con chi sono stato a capodanno?
Se sono cascato in un tombino o scappato in Brasile?

...ma devo fare tutto io? mi sembrava vi facessero piacere i miei auguri...bah! Forse mi sbagliavo, forse tutti quanti pensavate: "ma guarda questo che palle, ora mi tocca pure rispondergli!"

...a quanto pare era così, anzi forse questa volta eravate pure sollevati...certo potevate dirmelo che non ve ne batteva niente...

...boh! proprio non vi capisco, l'anno scorso ci siamo scambiati regali come fossimo una famiglia, quest'anno manco gli auguri...si può sapere che cosa è cambiato?!?! Io non riesco proprio a capirlo...e non capisco come mai a voi non faccia nessun effetto...per voi sembra tutto normale...

...ma vi sembra normale non vedersi e non sentirsi proprio prima della vostra partenza? ...ok lo ammetto sono egoista, vorrei che i miei amici rimanessero qui...ma non vi sto impedendo di partire, non sto limitando la vostra libertà...chiedo solo di essere salutato...almeno in nome di quell'unità che avete sempre sbandierato...chiedo troppo forse?

...sembra di di si...o forse ho solo creduto in qualcosa che non c'è mai stato...

Ma quando imparerò?  C'è una cura per questa malattia? ...forse l'unica cura è rimanere soli...una sorta di contrappasso per chi ha paura di rimanere solo...

Voglio liberarmene.

 
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Odio il Natale...

Post n°25 pubblicato il 20 Dicembre 2005 da StraccioButtato
Foto di StraccioButtato




Come il Grinch rubò il Natale
di Theodore S. Diesel (il dottor Suess)

Ogni Chi
Giù a Chi-burgo
Adorava il Natale…

Ma il Grinch,
Che viveva poco a nord di Chi-burgo
Non lo amava AFFATTO!

Il Grinch odiava il Natale! Il Natale e tutte le feste!
Adesso non mi chiedete il perché. Non lo sa nessuno.
Magari gli mancava qualche venerdì.
O forse aveva le scarpe troppo strette.
Ma credo che il motivo principale
Era il fatto che aveva il cuore di due misure troppo piccolo.

Ma,
Quale che fosse il motivo,
Il cuore o le scarpe,
La notte di Natale se ne stava lì a odiare i Chi,
Guardando giù dalla sua caverna, con un grugno grincioso,
Le finestre illuminate e calde della città.
Perché sapeva che tutti i Chi di Chi-burgo
Erano impegnati ad appendere corone di vischio.

"E appendono le loro calze!" sbuffata.
"Domani è Natale! Ormai ci siamo!"
Poi ringhiava con le dita grinciose che tamburellavano nervosamente
"DEVO trovare un modo per evitare che arrivi il Natale!"
Perché sapeva che il giorno dopo…

…tutte le ragazze e tutti i ragazzi Chi
Si sarebbero svegliati presto, tutti allegri, e sarebbero corsi vero i loro regali!
E poi! Oh, quel rumore! Quel rumore! Rumore! Rumore! Rumore!
Ecco cosa odiava di più! Il RUMORE! RUMORE! RUMORE!

Poi i Chi, giovani e vecchi, si sarebbero seduti a banchettare.
E avrebbero banchettato! E avrebbero banchettato!
E avrebbero BANCHETTATO! BANCHETTATO! BANCHETTATO! BANCHETTATO!
Si sarebbero gettati sui loro chi-panettoni e sui loro chi-arrosti
E il Grinch questa cosa non la poteva proprio sopportare!

E POI
Avrebbero fatto la cosa che odiava più di tutto!
Tutti i Chi di Chi-burgo, alti e bassi,
Si sarebbero alzati fianco a fianco, al suono delle campane natalizie.
Si sarebbero presi per mano. E i Chi avrebbero iniziato a cantare!
Avrebbero cantato! E avrebbero cantato!
E avrebbero CANTATO! CANTATO! CANTATO! CANTATO!

E più il Grinch pensava ai chi-canti-natalizi
Più pensava: "Devo impedire tutta questa faccenda!
Perché l'ho lasciata andare avanti per cinquantatre anni?!
Devo evitare che arrivi il Natale!
…Ma COME?"

E poi gli venne un'idea!
Un'idea orribile!
AL GRINCH
VENNE UN'IDEA MERAVIGLIOSAMENTE ORRIBILE!

 
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Ritorno a colori

Post n°24 pubblicato il 20 Dicembre 2005 da StraccioButtato
Foto di StraccioButtato

E' possibile rimanere ipnotizzati da uno spot? A me è capitato.
Sarà la musica, i colori, o forse il fatto che non ci sono effetti speciali. Magari è solo perché è un'idea semplice, in fondo sono solo palline che cadono...

 
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Equazioni

Post n°23 pubblicato il 16 Novembre 2005 da StraccioButtato

Sono stato molte volte a casa sua e ogni volta ho osservato la libreria, più o meno sempre affollata dagli stessi oggetti. Ma questa volta c'è qualcosa in più: una cornice, e dentro la cornice una foto.
Vedere quella foto avvia una serie di pensieri incredibile. Le chiedo che foto è quella, lei risponde vagamente sul luogo. Io invece so perfettamente quando e dove è stata scattata.

Istantaneamente ritorno a quella sera...e la rivedo tutta...con tutti i suoi colori, con i suoni e le voci. Lei al centro, illuminata da tutta la luce disponibile. I riflessi rossi dei suoi capelli. Non guarda nessun altro, sembra che io sia l'unico degno del suo sguardo. Cerco di capire quanto è profondo ma mi perdo nei suoi occhi giganteschi, il posto più rassicurante e sincero in cui perdersi. E' splendido. Riesco a vedere ogni cosa da qui, persino i suoi pensieri.
Pochi minuti dopo lo scatto lei pronuncia le parole più dolci del mondo. Quelle che qualsiasi uomo vorrebbe sentire. Quelle che ti fanno capire che anche tu sei desiderato. Quelle che ti pongono al centro dell'universo. Quelle che ti fanno salire al settimo cielo. Quelle che aspettavi da una vita. Quelle che ti rendono vivo. Le escono dalla bocca soffici e calde come il sole.

Era venerdì 13 febbraio 2004. Il giorno più bello della mia vita.

Sabato 14 febbraio 2004: lei bacia un altro davanti ai miei occhi. Il giorno più brutto della mia vita.

La vita è un'equazione. Se oggi provi molto amore, domani dovrai provare molto odio, altrimenti sbilancerai l'equazione. La felicità ha una durata inversamente proporzionale alla sua intensità. Più sarai felice e meno durerà. La mia è durata meno di 24 ore.

 
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