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« dov'è finito il soleNulla di personale, ma... »

è stata dura...

Post n°86 pubblicato il 07 Aprile 2008 da Nuvik75
Foto di Nuvik75

...un'altra domenica a Roma, un'altra giornata di nuvole...

ovviamente devo riscrivere tutto, ovviamente non saranno le stesse parole che poco fa per un errore il pc mi ha cancellato, ma le emozzioni si, quelle sono le stesse e il vissuto non si dimentica...

ieri ci siamo svegliati ed il cielo era nuovamente velato: certo, anche se il sole fosse prepotentemente penetrato nella casa romana - evento questo che avrebbe dell'incredibile non soltanto perchè il sole pare stia diventando sempre più merce rara qua a Roma, ma soprattutto perchè infelicemente l'appartamento nel quale sto in affitto non è proprio luminosissimo - probabilmente non saremmo usciti a fare una passeggiata.

Eravamo parecchio stanchi e provati: già la nottata non era stata delle migliori, ci siamo svegliati nel cuore della notte e non riuscivamo a riprender sonno... ma questa volta il sapore era diverso rispetto a quello che più volte aveva accompagnato in altre occasioni il nostro dormire insieme. Entrambi avevamo fatto degli "strani sogni" - ricordo ancora il sapore inquietante del mio, pur non ricordando più nulla del sogno in sé - e protagonisti dei nostri rispettivi sogni eravamo "noi"... cosa che raramente ci capita... ma evidentemente il peso delle parole scambiate a cena la sera prima erano rimaste dentro di noi più  di quanto non fossero rimasti i sapori e gli odori di un'ottima cena in un ristorante romano molto carino...

già, quelle parole pesavano così tanto da toglierci il sonno, più o meno consapevolmente, ed hanno continuato a pesare sul nostro sentire anche la mattina quando ci siamo svegliati: per me era ormai il preludio di una fine raccontata che andava soltanto eseguita, senza possibilità di replica alcuna...

così in me la nausea era presente tanto quanto in lei le forze, forse anche a causa di una situazione generale più grande di noi, continuavano a venirle meno, tanto da farle provare quella paura dell'essere indifesi che spesso noi tutti sentiamo e che soltanto raramente riusciamo da soli a trovare le forze per andare oltre...

poi è arrivata inesorabile l'ora della partenza: dovevamo alzarci, seppur pieni di acciacchi, seppur sopra di noi le nuvole continuavano ad imperversare e sembrava di sentire nell'area l'odore forte e penetrante della terra bagnata dal temporale...

siamo arrivati alla stazione e lì ci siamo salutati: un saluto che mi ha rievocato il sapore amaro dell'arrivederci, divenuto poi un addio, fatto alla mia prima ragazza molti anni fa al termine di una settimana in Puglia...

il treno alla fine è partito, anche  se sembrava volesse restare a Roma semplicemente perchè a causa di un cartone che aveva fatto inceppare il meccanismo di chiusura di una delle porte, proprio quella della carrozza sulla quale viaggiava la mia ragazza, la partenza è stata rallentata: quella porta che sembrava volersi chiudere e allontanarci via per sempre stentava a farlo, si inceppava  e continuava ad aprirsi...

quando il treno ha abbandonato la stazione il sole aveva improvvisamente riconquistato il cielo di Roma: giunto a casa perchè non me la sentivo di andare in giro con quello stato d'animo pesante che avevo in me, ho trovato la forza di reagire: banalmente ho ripulito un po' casa...

ma mentre ripulivo e soprattutto dopo che ci siamo risentiti al telefono le ho detto, con quella vocina stupida "da bambino" che a volte utilizo quando parlo con lei, che avevo deciso che non era ancora finita e che non lo sarebbe stato finchè effettivamente non ce lo saremmo definitivamente detti: il sole così era ritornato su di noi, anche se era un sole un po' offuscato, ma comunque riprendeva a scaldarci...

e adesso? si continua ad inseguire i sogni ed il prossimo è molto vicino: venerdì un colloquio che potrebbe essere determinante per il mio rientro a Milano...

insomma il temporale, almeno per il momento si è allontanato: non è detto che il sole splenderà per sempre su di noi,  ma chissà, magari riusciremo, se lo vorremo, ad utilizzare un solo ombrello per ripararci e bagnarci solo quel tanto che basta per dopo riasciugarci al sole... oppure, se così non fosse, be' comunque sia potremo dire di averci provato, insieme, e penso sia questo ciò che conta...

 
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