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« le cose che contano davv...un'attesa lunga e snervante... »

Strane sensazioni

Post n°83 pubblicato il 09 Novembre 2007 da Nuvik75

Oggi sono a casa: in realtà lo sono già da ieri sera, ma oggi ne ho maggiore consapevolezza, dopo aver trascorso la notte fra le mura di quella che è ormai diventata la mia "vera casa"...

Forse le mie parole potrebbero risultare un po' criptiche, per l'incauto viaggiatore internettiano lettore di blog che casualmente potrebbe imbattersi su di esse, ma credo che l'apparenza data dalle parole rispecchi abbastanza bene la confusione emozionale che mi attraversa ogni volta che mi capita di spostarmi da una "casa originaria" ad una "nuova casa" e viceversa...

Ma proverò a fare un po' di chiarezza, soprattutto a me stesso...

Ricordo i sentimenti che mi attraversavano anni fa e fino a pochi mese or sono, quando abbandonavo casa, quella di Milano intendo, per ritornare da studente universitario prima e da lavoratore poi per le vacanze giù in Sicilia nella casa dei miei genitori: mi sentivo un turista, spaesato, e soprattutto, paradossalmente, dopo un po' di tempo che stavo giù dai miei sentivo l'irresistibile voglia di ritornare su nella nuova "casa" milanese...

Solo oggi, dopo aver trascorso l'ultimo anno e mezzo spesso fuori da Milano per lavoro in giro per il nord Italia, periodo questo durante il quale non riuscivo spesso a capire bene dove fosse il mio "punto fermo" (a volte poteva diventare paradossalmente anche la solita stanza del solito albergo dove mi capitava di alloggiare nella "solita" città), oggi, dicevo, risento quel sentimento di accoglienza domestica ogni volta che, ritornando da Roma dove mi sono trasferito a luglio di quest'anno per lavoro, ritorno fra e mie mura domestiche milanesi...

certo questo strano sentimento si mescola ancor più con la presenza a Milano della mia "compagna di viaggio", anche se ieri sera per la prima volta, dopo tanto tempo, proprio per motivi di lavoro, mi sono trovato a dormire a casa senza di lei...

dovrei essermi ormai abituato,visto che a Roma vivo da solo e lei riesce a raggiungermi solo nei fine settimana... ma il dormire da solo a Milano ha un sapore diverso perchè sono a "casa mia", ma c'è un vuoto, pur se mi sento meglio che nella casa romana...

ed oggi sono qui e questo sentire, mentre lavoro comodamente fra le mura domestiche, mi attraaversa e mi rende un po' melanconico, un po' romantico, un po' debole forse... ma tutto ciò non mi spaventa, ma forse accresce a me la consapevolezza di ciò che mi piacerebbe fare in futuro...

 
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