Pensieri sparsiVisioni del mondo |
La morte introdotta nel XX secolo non è soltanto quella delle decine di milioni di morti delle due guerre mondiali e dei campi di sterminio nazisti e sovietici, è anche quella delle due nuove potenze di morte.
La prima è la possibilità della morte globale di tutta l'umanità per mezzo dell'arma nucleare...
La seconda è la possiblità della morte ecologica...
La potenzialità di autoannientamento accompagna ormai la marcia dell'umanità.
Edgar Morin
Doppiaggio in italiano.
La Storia delle cose Pt. 1
La Storia delle cose Pt. 2
La Storia delle cose Pt. 3
Il successo sta in un Circuito
Troppo brillante per la nostra malferma Delizia
La superba sorpresa della Verità
Come un Fulmine ai Bambini chiarito
Con tenere spiegazioni
La Verità deve abbagliare gradualmente
O tutti sarebbero ciechi -
Emily Dickinson
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No nucleare, no carbone Monaco si riscopre ecologicaBERLINO - No al nucleare, no al carbone: siamo una metropoli tra le più moderne del mondo, vogliamo diventare una metropoli che usa e consuma solo energia ecologica, da fonti rinnovabili: eolica, solare, idroelettrica. La scelta è di Monaco di Baviera, la postmoderna, iperindustriale e ricchissima capitale bavarese. La quale ha deciso di approfittare del prossimo addio al nucleare per convertire a fondo la copertura del suo fabbisogno d'energia: prima, cioè dal 2015, la totalità delle utenze private, poi dieci anni più tardi, dal 2025, anche quelle industriali e commerciali dovranno ricevere dall'azienda dell'energia elettrica cittadina, la Stadtwerke Muenchen (SWM) soltanto energia ecologica. E' una scommessa nuova, probabilmente una novità in assoluto a livello mondiale: già esistono in Europa e altrove sulla Terra moltissimi villaggi e cittadine che usano solo energia ecologica e rinnovabile. Ma Monaco è una città di oltre un milione di abitanti nel cuore del vecchio continente, una metropoli prospera e pulsante, una locomotiva economica e finanziaria della Ue: ospita le case madri di aziende global player come Bmw o Siemens, come European Aerospace Eads o il colosso assicurativo Allianz, solo per citarne alcune. La Baviera, si sa, è uno degli Stati più conservatori della Germania, governato dalla Csu, unione cristianosociale, partito fratello locale della Cdu di Angela Merkel. Ma nel bastione cristianoconservatore la capitale Monaco è un'eccezione: la guida da anni il popolare borgomastro (sindaco) socialdemocratico (Spd) Christian Ude, alla testa di una giunta composta dal suo partito e dai Verdi. Ed è stata la giunta a lanciare il programma di riconversione totale della produzione di energia cittadina. SWM è l'unica azienda produttrice di elettricità a dimensione cittadina e non regionale o nazionale che in Germania sia rimasta proprietà del comune: le altre sono state privatizzate. E così SWM, di cui sono clienti il 95 per cento degli abitanti della città, negli anni del boom di Monaco, è diventata il quinto produttore tedesco di energia, dopo i colossi Eon, Enwb, Vattenfall e Rwe. Siccome la centrale nucleare di Isar 2, che attualmente fornisce il 25 per cento del fabbisogno di energia della città, verrà spenta nel 2020 nel quadro del programma tedesco di addio all'atomo civile, Monaco ha fretta. La SWM sta investendo alla grande in progetti per la produzione di energia rinnovabile ovunque: dall'Andalusia, dove finanzia al 50 per cento un'enorme centrale solare che sarà pronta nel 2011, fino a un enorme parco eolico nel Mare del Nord. Ironia della sorte: gli investimenti sono possibili grazie agli utili realizzati ancora dalla centrale nucleare. ANDREA TARQUINI |
INFO
Ogni essere, anche il più chiuso nella più banale delle vite, costituisce in se stesso un cosmo...Ciascuno contiene in se galassie di sogni e di fantasmi, slanci inappagati di desideri e di amori, abissi di infelicità, immensità di glaciale indifferenza, conflagrazioni di astri in fiamme, irruzioni di odio, smarrimenti stupidi, lampi di lucidità, burrasche dementi...Se scopriamo che siamo tutti esseri fallibili, insufficienti, carenzati, allora possiamo scoprire di avere tutti un reciproco bisogno di comprensione.
Edgar Morin
Inviato da: puzzle bubble
il 05/05/2012 alle 13:34
Inviato da: fronteverde
il 16/01/2010 alle 11:37
Inviato da: xavier1962
il 23/12/2009 alle 23:46
Inviato da: marziabel1
il 04/12/2009 alle 22:35
Inviato da: ioxamicizia
il 04/12/2009 alle 16:37