Tutto ciò che precede dimenticare.
Molte cose alla volta non riesco.
Così resta alla penna il tempo di prender nota,
non la vedo ma la sento laggiù dietro,
per dire il silenzio.
(Samuel.Beckett)
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p il 05/11/14 alle 15:19 via WEB
Avevo percorso questa strada innumerevoli volte, ne conoscevo ogni metro ogni buca, ogni cartello, era la strada che da sempre mi portava verso casa e che io percorrevo rilassato pensando alla meta ormai prossima. Questa sera vi era qualcosa di nuovo, non me ne ero accorto subito, troppo abituali erano i miei gesti per coglierne la nuova sfumatura, troppo familiare il panorama che velocemente mi si apriva dinanzi lasciandomi gentilmente passare troppo ipnotico il fruscio del vento che mi lasciavo alle spalle per accorgermi della nuova prospettiva che mi si parava dinanzi. Guardai il sole che alla mia destra stava lentamente scendendo lasciando in ombra le colline che poco prima scorgevo in lontananza, ma che adesso dopo che il vento e la pioggia della notte avevano reso più terso del solito questo cielo azzurro che stava lentamente assumendo nuovi colori, mi accorsi che le colline che per un attimo mi erano sembrate lontane sagome grigie ferme tra i tetti delle case e il cielo ancora luminoso si stavano riempiendo di luci anch’esse. A mano a mano che mi inoltravo nella sera quelle luci diventavano più nitide, come sottili fili di perle che una mano sconosciuta avesse voluto donare a quelle forme lontane, ma c’era di più, c’erano anche perle più luminose e multicolori, come aggrappate ai loro fianchi e sorrette solo da quei tenui fili. La strada che ora percorrevo si stava ora inoltrando tra alti muri di pietra, quelli che poco prima erano solo tetti di case nere, ora erano di nuovo familiari edifici di cui conoscevo la storia perché anch'io ne facevo parte ma l’improvvisa scomparsa dal mio orizzonte di quelle nuove sagome non era così totale come mi stavo rammaricando, rimaneva di fronte a me una piccola porzione di quello che fino al giorno prima erano le mie conosciute colline, che spesso avevo distrattamente osservato ma che sembravano ora rinate con nuova forza dopo che la stessa natura che le aveva create eoni fa le aveva tolto quell’opaco velo del tempo. Ora strette fra quei muri che mi scivolavano sui fianchi e la porzione di cielo scura ma ancora memore dell’azzurro che aveva sfoggiato durante tutto il pigro giorno domenicale, stava una singola forma che vezzosamente si era più delle altre cinta di gioielli. Mi fermai un ultimo attimo per imprimermi per sempre quell'immagine e poi ormai giunto voltai per la mia strada divenendo parte di quel paesaggio..
(Rispondi)
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il 14/11/2022 alle 19:03
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il 13/02/2020 alle 02:40
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il 20/11/2018 alle 15:06
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il 20/11/2018 alle 15:06
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