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Post N° 125

Post n°125 pubblicato il 16 Ottobre 2006 da perg

I francescani a Genova finanziano una moschea dell'Ucoii
gruppo fondamentalista che "predica la distruzione di Israele, esalta i terroristi palestinesi, iracheni e afghani" :

un articolo di Magdi Allam

Dal CORRIERE della SERA del 16 ottobre 2006:

Se vi raccontassi che il Papa avrebbe deciso di far costruire una moschea in Vaticano, restereste attoniti. Se aggiungessi che la moschea verrebbe ceduta a degli islamici radicali che predicano l'odio, mi prendereste per pazzo. Ma se vi riferisco, riportando dalla prima pagina del Secolo XIX,
che a «Genova i frati costruiranno la moschea», e che essa diventerà proprietà dell'Ucoii, chissà perché oggi in Italia il fatto viene esaltato come gesto di autentica carità cristiana e un modello di fratellanza umana.
«A Genova Cornigliano, o meglio a Campi, un minareto sorgerà a pochi metri da un campanile, e i frati che stanno sotto quello stesso campanile metteranno anche i soldi per costruire una vera e propria moschea», scrive il giornalista che non nasconde il suo entusiasmo: «Le braccia dell'incontro svetteranno nel cielo... e lanceranno un messaggio di pace inedito e sbalorditivo (...) Non è una favola, non è una chimera, è la realtà (...) Gli attori di questo film sono assessori comunali, preti, frati e un intraprendente imam». Nell'articolo si spiega che dopo il rifiuto della popolazione di Cornigliano di una moschea che sarebbe sorta nell'edificio di una vecchia fabbrica acquistata per circa 300 mila euro dall'Ucoii (l'Unione delle comunità e organizzazioni islamiche in Italia), «un bel giorno arrivano i frati del Sorriso Francescano, gli unici per capacità finanziarie in grado di avanzare un'ipotesi di "baratto". Si rendono disponibili a rilevare l'immobile di via Coronata 2 (quello di proprietà degli islamici), in cambio cederanno un pezzo di terreno che sorge proprio vicino al loro convento. Di più, prima di cederlo, per arrivare a un sostanziale equilibrio della permuta, costruiranno anche lo scheletro dell'edificio che ospiterà la preghiera dei fedeli di Allah. Perché questo sogno e questo grande esempio di civiltà e di incontro arrivi a reale realizzazione, manca solo la firma di una convenzione scritta».
A questo punto l'amministrazione comunale retta dal sindaco diessino Giuseppe Pericu, dopo essere stata costretta a invocare ragioni di «viabilità» per scongiurare la costruzione di una moschea che ha sollevato dure proteste popolari, si sente sollevata perché la questione si è trasformata in un fatto interno tra un ordine religioso cattolico e l'Ucoii.
Poco importa che la moschea sarà patrimonio del Waqf al Islami (Ente dei Beni islamici dell' Ucoii, che complessivamente ha investito circa 2 milioni di euro per l'acquisto di 13 moschee) e che, pertanto, sarà un bene inalienabile e incedibile. Poco importa che nelle moschee dell'Ucoii è diffusa una versione estremista del Corano, dove si criminalizzano i cristiani, gli ebrei, gli occidentali, le donne e i musulmani che non si sottomettono al loro arbitrio. Poco importa che l'Ucoii è un'organizzazione imparentata con i Fratelli Musulmani, che predica la distruzione di Israele, esalta i terroristi palestinesi, iracheni e afghani, mira a imporre il califfato islamico ovunque nel mondo. Poco importa che l'Ucoii si sia appena resa responsabile del sostanziale fallimento della Consulta per l'islam italiano, facendo prevalere l'oltranzismo ideologico alla moderazione necessaria per coniugare la religione alle leggi, ai valori e alla comune spiritualità degli italiani. Poco importa che il sedicente «imam della comunità islamica» Husein Salah, colui che sta gestendo le trattative per la moschea, sia il luogotenente dell' Ucoii a Genova, millantando un' autorità religiosa che suona come un'eresia nell'islam e una rappresentatività che non ha alcun fondamento democratico. Poco importa che lo stesso Salah abbia assunto dei toni perentori e inaccettabili nei confronti delle stesse autorità comunali totalmente disponibili e accondiscendenti nei suoi confronti: «Il Comune deve garantire un iter accelerato — un anno di tempo al massimo —- per l'approvazione della nuova pratica», ha detto al Secolo XIX, altrimenti «noi non ci stiamo».
Ed è così che a Genova sorgerà la quarta moschea d'Italia con tanto di cupola e minareto («potrebbe essere anche maggiore di tredici metri, dato che intorno all' area dei Cappuccini non ci sono case vicine», ha preannunciato Salah), dopo quelle di Roma, Milano Segrate (anch'essa dell'Ente patrimoniale dell'Ucoii) e Catania. In lista d'attesa c'è la moschea di Colle Val d'Elsa, anch'essa destinata all'Ucoii, con un cospicuo finanziamento di 500 mila euro concesso dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena. Sono le roccaforti dell'islam dei Fratelli Musulmani che, secondo l'auspicio espresso da Ali Abu Shwaima — responsabile della moschea di Segrate — in un'intervista che sarà pubblicata dal settimanale
Tempi, convertirà l'Italia all'islam nell'arco dei prossimi dieci anni. Noi è né da auspicare né da crederci. Ma è bene che lo sappiano i frati cappuccini, gli amministratori comunali di Genova e di Colle Val d'Elsa, l'esercito dei multiculturalisti che hanno fatto del buonismo la loro vera fede. I militanti islamici dell'Ucoii sanno quello che vogliono, hanno i mezzi per farlo e sono alquanto soddisfatti di ciò che realizzano. Ma le intenzioni e l'operato dell'Ucoii non stanno certo bene a tutti gli italiani.

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Commenti al Post:
lucignolo_fumante
lucignolo_fumante il 16/10/06 alle 21:03 via WEB
^______^...UNA NOTTE SERENA...
 
 
perg
perg il 16/10/06 alle 21:11 via WEB
Grazie,altrettanto!
 
Notte31
Notte31 il 09/12/06 alle 02:13 via WEB
Ciao, non so se sei di genova o meno ma visto che parli di questa città ti invio questo scritto. Riguarda la gronda di ponente e l'abbattimento delle case... sei informato? viene nel mio blog e lasciami un commento... ne possiamo discutere... ciao a presto Lunedì 4 Dicembre 2007 ore 17. 00, Teatro Cargo di Voltri (Ge). E’ indetta riunione di Comitato Antigronda di Voltri. Sono presenti rappresentanti della circoscrizione, un paio di architetti del Comune e vasta rappresentanza di cittadini. La maggior parte sono anziani. Sono attesi anche l’Assessore ai Trasporti dott. Merlo e l’Assessore alle Infrastrutture dott. Margini. Ma di loro nessuna traccia. Per cui alle 17.30 si inizia. Il primo a prendere la parola è il Consigliere di Circoscrizione Paolo Casalino, che in breve offre un quadro sintetico ma esaustivo della situazione focalizzando l’attenzione sui punti nodali: accordo forze politiche avvenuto all’insaputa dei cittadini, demolizione delle abitazioni e sfratto di centinaia e centinaia di persone soprattutto anziane. – E tutto questo - ribadisce Casalino – ancora una volta a ponente… mai a levante. Genova nell’ultima quindicina di anni ha avuto ingenti finanziamenti in relazione a diversi avvenimenti, come i mondiali del ’90 piuttosto che il G8 del 2000 o in ultimo la proclamazione di Genova “Città della Cultura” del 2004… eppure il Ponente non hai mai visto il becco d’un quattrino per iniziative di arricchimento dei quartieri e tutela del patrimonio paesaggistico-naturale… sempre e solo privazioni!-. Casalino chiude il suo intervento fra scrosci di applausi e cenni di consenso da tutta la platea. Via via prendono la parola i cittadini. Il tutto si svolge con ordine e direi quasi seguendo un certo cerimoniale. Durante l’intervento di Casalino, infatti, la cittadinanza che desiderava prendere la parola è stata invitata a prenotare l’intervento lasciando il proprio nome e cognome, onde essere annunciati e presentati. Si succedono così diversi interventi brevi ma infuocati di impeto e passione. Ognuno visualizza un aspetto diverso della situazione con apporti anche dai quartieri circostanti: chi denuncia l’abbandono di tratti ferroviari iniziati e mai ultimati, chi afferma a gran voce che: - I progetti della gronda ci sono! E noi lo sappiamo… su internet se si naviga un po’ si trova tutto! E nel dettaglio! E’ inutile che Pericu e compagnia continuino a prenderci in giro!-. Altri scrosci di applausi. Intanto si sono fatte le 18 e dei rappresentanti istituzionali ancora nessuna traccia. - Impegni e traffico cittadino, vista l’ora, ne ritardano l’arrivo-, riferisce il mediatore… e fra le seggiole serpeggia il malumore… -sempre altro daffare… sempre in ritardo… quando si tratta di incontrare i cittadini…-, mormora qualcuno vicino a me. E un anziano poco oltre: - tutti uguali questi politici… gli dài una mano e si prendono il braccio!-. Nel frattempo al microfono una donna arrabbiata e preoccupata (si è appena comprata una casa in collina) denuncia che nei pressi della sua abitazioni si aggirano strani personaggi che compiono misurazioni e lasciano sul posto degli inquietanti cartelli “SID”. A questa testimonianza se ne aggiunge poco dopo,un’altra, dello stesso tono… allarmate si chiedono e noi con loro: - ma che succede? Diteci che sta succedendo? Ci costruiranno l’autostrada ad un palmo di naso o hanno intenzione di raderci la casa al suolo?-. E’ triste e penoso sapere che qualcuno… qualcuno in aggiunta che hai votato e in cui hai riposto fiducia ti tradisca alle spalle! Di più! E’ inaccettabile! Non siamo né sudditi né schiavi! Siamo cittadini… se le parole hanno ancora un senso! Infine ancora un intervento con un contributo nuovo… Marco Alloisio, che a titolo degli anziani genitori residenti proprio sotto il ponte Morandi, il cui destino pare segnato dalla mannaia come le case d’intorno, parla dei pesanti danni economici che la sua, come le altre famiglie, stanno subendo a causa dell’azzeramento del valore delle case; avanza la richiesta di cospicui indennizzi e intavola il discorso sull’articolo 12 che il Ministro Di Pietro ha inserito, il 23.11.06, in aggiunta alla Legge Finanziaria. -Tale articolo di legge -, spiega Marco, - rischia di mettere in forse l’intero progetto, in quanto, introducendo una convenzione unica al posto di singole concessioni, fa passare i lavori di coloro che non si adeguano all’Anas. E il rischio deve essere alto, se in tutta Italia si è mosso immediatamente proprio il presidente della Sezione Civile del Tribunale di Genova rivolgendosi alla Corte di Giustizia Europea di Lussemburgo sulla base di una supposta violazione delle leggi di mercato. Lussemburgo voleva già chiudere il caso e deliberare ma ancora una volta Di Pietro, in data 30.11.06, ha fermato tutto sostenendo di non essere ancora riuscito a raccogliere tutto il materiale da presentare, causa inadempienza della stessa Società Autostrade. A questo punto-, conclude Marco, - si vedranno gli sviluppi ma le premesse, perlomeno, sono un poco incoraggianti…-. Altro fragoroso scroscio di applausi e poi la parola passa finalmente all’Assessore Dott. Merlo che, nel frattempo, aveva raggiunto il teatro… di Margini, invece, ormai perse le speranze. Cosa dice Merlo? Innanzitutto, ribadisce come allo stato attuale non ci sia alcun progetto. E aggiunge: - Il 3.08.06 è stato siglato un accordo tra Provincia, Regione e Comune con il ministro Di Pietro per ipotesi di tracciato. Ora Autostrade su indicazione di Anas sta stilando il progetto preliminare che consegnerà a primavera 2007-. Guarda caso… primavera 2007… dalla sala si alza un boato… ci sono le elezioni a primavera….! Ovviamente il Dott. Merlo nega… no… non c’entrano le elezioni… è il progetto che combinazione sarà pronto per quel periodo… poi timidamente aggiunge: -Se dovesse essere consegnato prima meglio…. Meglio per tutti ma …. Difficilmente…-. Appunto. In ogni caso al momento non si può discutere, secondo Merlo, di tracciati, di case da abbattere o cittadini da spostare…. Dice che è prematuro…. Intanto si parla anche del ponte… il ponte Morandi. Racconta il Dott. Merlo: - Prima si era pensato ad un affiancamento. Poi si è interpellato Calatrava, l’architetto spagnolo (il superesperto di turno-, visto che in patria come al solito, non c’è mai nessuno…. poi ci si chiede perché i nostri cervelli emigrano….- n.d.a.), che ha suggerito di fare un altro ponte sopra quello esistente… Sembra la soluzione ideale per occupare meno spazio…-, conclude. E meno male che non ci sono progetti! Circa i cittadini e la demolizione delle case, il Dott. Merlo ha annunciato che per dicembre ‘06 o gennaio ’07 dovrebbe essere approvata una legge regionale che si occupa di grandi opere e di indennizzi… E dalla sala s’innalza un coro : Vogliamo cifre! Cifre non parole!! Cifre!!!!-. E sul finire due domande e due risposte sono state molto significative e direi emblematiche di tutto l’incontro. La prima: -Ma lei è favorevole alla gronda?-. Risposta: - Certo che sì! Ci lavoro….comunque non che sia contrario agli altri interventi…-. E l’altra: -Perché è importante la gronda?-. A questa domanda, cui ci si aspettava un profluvio di parole ma soprattutto di dati alla mano, tangibili sui quali poter discutere, nulla… il Dott. Merlo ha farfugliato le solite parole di circostanza circa il volume di traffico della città, la necessità di decongestionarla dal transito dei veicoli pesanti… ma senza il supporto di studi, ricerche, statistiche e numeri… le parole contano poco… molto poco… Un dato, invece, è incontrovertibile quanto preoccupante… è stato fornito dal Sig. Pastorino, membro del Comitato di Voltri: a Genova, secondo quanto diffuso dalla Provincia, per 60 giorni all’anno l’aria è irrespirabile (dati della centralina). La legge consente di sforare massimo di 33 giorni… dopodiché occorre chiudere la città al traffico. Perché in tutta Italia si prendono simili provvedimenti e a Genova no? Alla prossima Silvia crosetto e marco alloisio
 
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